Voto: 6.5
<<Buone potenzialità, ma in parte inespresse>>
Esordio tutto sommato positivo quello dei Quasar Post Mortem, band Thrash/Death Metal originaria del salernitano e trasferitasi poi a roma composta da Giuseppe Fiscina, chitarra e voce, Claudio Contrada, chitarra, Silvio Benvenuto, basso, e Rocco Benevento, batteria.
Dal punto di vista musicale i Quasar Post Mortem propongono un Thrash Metal a tratti Death, ma in ogni caso scevro e scarno, senza inutili orpelli, seppur presentando una spiccata personalità individuale di gruppo. Il disco è strutturato come un ConceptAlbum, cosa alquanto singolare nel genere, in cui ogni canzone vuole sfatare un concetto comune della vita quotidiana, fino a suggerire la soluzione per la redenzione nella rivolta violenta. Le 10 tracce dell’album scorrono lisce e senza intoppi, e già dalla opening track “Blow Away” veniamo catapultati all’interno del massacro sonoro di questo album. Le tracce si susseguono senza sosta, fra un pata-pata alla Slayer ed un 1-2 al limite del Doom, fino a “Tribute to The Northern Breeze”, che a primo impatto mi aveva ricordato una “Voice of The Soul” dei Death, ma che è sicuramente molto più vicina come sonorità agli Opeth di “Benighted”. In ogni caso il tempo per indugiare è poco, anzi è già tanto se questi ragazzi vi hanno donato un minuto e mezzo per riprendere fiato e far riposare il collo dall’headbanging e quindi si riparte subito con “Face to Face” il cui intro riprende i classici del Thrash’80 quali Megadeth e Anthrax, e la pompatissima “Phenomenon of Coscience”. “Redemption”, prima di arrivare all’atto conclusivo, prima di sfociare nella “Violent Revolt” ci fa raccogliere le forze e prendere coscienza della situazione. A questo punto l’archetipo è stato svelato e l’album ci accompagna dolcemente fuori, al contrario del burrascoso ingresso, con un altro pezzo di chitarra acustica.
Complessivamente il lavoro non è male, ma alcune cose vanno sicuramente perfezionate. In primis la voce andrebbe forse resa più profonda e spessa, anche se questo può essere un gusto personale. Critica più oggettiva invece riguarda il writing dei riff di chitarra che si susseguono in maniera a volte un po’ monotona e senza sviluppi, e a volte anche senza soluzione di continuità. Non è comunque una tragedia in questo caso, ma va aggiustato meglio il tiro. Anche perché sul songwriting in generale, alcune chicche come i controcanti in “Demon Destruction”, o le tastiere in “Face to Face”, o ancora il coro femminile in “Phenomen of Coscience” (quest’ultimo un po’ moscio però), fanno pensare che la band sia capace di molto di più. Sicuramente ci sono le potenzialità per ampliare ancora il campo di genere pur rimanendo fedeli ai canoni del Thrash e del Death. Quindi concludo con un in bocca al lupo per i prossimi lavori, e…
Buon Ascolto!
Francesco Cacciante
TrackList
01. Blow Away
02. Salvation
03. Demon Destruction
04. Godless
05. Tribute to the Northern Breeze
06. Face to Face
07. Phenomenon of Coscience
08. Redemption
09. Violent Revolt
10. Unveiling the Archetype
- Anno: 2014
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Thrash/Death Metal
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