Voto: 7

Vedono la luce nel 2010 i Reasons Behind, quintetto bolognese che giunge al debutto nel 2012 con un EP autoprodotto (Ouverture), mentre ora ci propone l’ LP ‘The Alpha Memory‘, concept album forte di dieci tracce, e rilasciato nel dicembre dell’anno passato sotto Maple Metal Records.  Ciò che possiamo udire in questa release è un power metal con percettibili richiami al gothic e al symphonic, ma la band si auto definisce modern melodic metal.

Bene, andiamo subito a cominciare.

‘A Broken Melody’ apre le danze, cercando di incuriosire basandosi su effetti e suoni, ma confesso di non essermi sentito particolarmente intrigato dalla intro in sé.  Ascoltando i brani veri e propri proposti dai nostri, sono senza dubbio velocità ed energia le due caratteristiche che immediatamente saltano all’orecchio, a cominciare dalla pariglia iniziale (‘Under The Surface’ , The Chemical Theater‘), non omettendo episodi più lunghi e/o complessi che propongono anche ritmi meno movimentati, per brani dalla struttura ugualmente articolata (‘With Your Light‘‘Starlight In The Shades‘). Abbiamo anche  un breve bridge dai rimandi piuttosto malinconici (‘On Butterfly Wings‘), dal buon incipit, ma che tristemente ci allieta per poco. Un ritmo martellante ma calzante mette in risalto le già evidenti capacità del batterista Fabio, che dà il meglio di sé soprattutto in ‘The Ghost Under My Skin‘ , traccia che fa leva anche su linee vocali più orecchiabili ed una solida ritmica. Ho trovato più scorrevole, rispetto alle altre, ’1000 Fading Lives‘, grazie ad un cantato che scivola dolcemente sul più grezzo e deciso versante strumentale. Ad anticipare l’outro è la title track, ‘The Alpha Memory’, una ballad che fa leva sul pianoforte e la voce calda di Elisa, che si sposa adeguatamente con i compagni, in particolare abbiamo un buon assolo chitarristico perfettamente connesso  al nuovo tipo di atmosfera, che elimina totalmente la velocità, in favore di un brano che mette in risalto il lato più soffice della band. ‘In the End‘ chiude il disco così come si è aperto, abbassando il sipario.

Tiriamo ora le somme…  ‘The Alpha Memory‘ è un disco per palati specifici, e si basa, sopratutto, su sonorità cupe che a tratti mi hanno ricordato un po’ i Kamelot. Certamente, la band è ancora attaccata ad un sound anche gothicheggiante, che non riesce ad essere lineare in alcun modo: i pezzi composti da questi ragazzi, infatti, non sono semplicemente canzoni “veloci”, no. Al proprio interno, sono presenti una miriade di piccole linee che vanno in tante direzioni diverse, che scoppiettano separandosi, fin dall’apertura, sino a tornare perfettamente allineate alla chiusura di ogni pezzo, dando alla luce episodi interessanti. Sul cantato, alti e alcuni bassi. Se le linee vocali sono generalmente buone e melodiose, la voce sembra, talvolta, essere sotto sforzo nelle parti più concitate, altre volte un po’ soffocata dal resto. Si tratta, in ogni caso, di un buon lavoro, e se il power melodico con tinte di goth vi alletta, potrebbe essere il disco che fa per voi.

Francesco Longo

 

TrackList

01. A Broken Melody

02. Under The Surface

03. The Chemical Theater

04. With Your Light

05. Starlight In The Shades

06. On Butterfly Wings

07. The Ghost Under My Skin

08. 1000 Fading Lives

09. The Alpha Memory

10. In The End

  • Anno: 2014
  • Etichetta:  Maple Metal Records
  • Genere: Power Gothic Symphonic Modern melodic Metal

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