Voto: 6

C’è qualcosa che non mi convince in questo “Sapere Aspettare”, esordio solista di Roberto Tiranti. Questo il motivo del voto relativamente basso assegnato a questa recensione.

Prima di entrare nel merito e nell’analisi di questo album, premetto che le qualità canore di Roberto non si discutono, anzi, se possibile vengono ancora più rimarcate in questo lavoro; mio compito è però analizzare in modo obiettivo quello che mi viene assegnato e se da un punto di vista tecnico, compositivo, esecutivo non posso fare altro che tessere lodi, quello a cui proprio non riesco a passare sopra è quella voglia di schiacciare il tasto skip su molti dei brani che compongono questo esordio.

E vi assicuro che questa non è data dal genere affrontato, molto più soft rispetto ai lavori a cui ci ha abituato il cantante genovese, ma proprio da una certa noia di fondo che affiora (purtroppo) ben più di una volta. Ed è un peccato, perchè onestamente la prima traccia “Non è più tempo” mi aveva ben predisposto, presentandomi un bel brano pop rock col giusto impatto e un ottimo ritornello. Di negativo c’è che è stata solo un’illusione in quanto questi binari vengono persi praticamente subito e ripresi (o ritrovati, fate voi) solo motlo più avanti con “Know how to wait” (grazie anche alla presenza di Stef Burns come ospite) e nella conclusiva (ottima) “Percorso obbligato“.

Per il resto bisogna ammettere che alcune idee non sono affatto male, come ad esempio la vocale “Vado a male“, che strizza l’occhio a tango della gelosia ma in una veste nuova e ironica, che alcuni spunti di “Sinceramente” sono validi e che forse (forse!) alcuni di voi potrebbero apprezzare il rifacimento di “Crazy” degli Gnarls Barkley, così come le ballad presenti (troppe) su questo disco.

In definitiva, 2 brani di pop rock, 1 di class rock 1 cover, 2 brani a cappella e 4 (!!) ballad o slow che dir si voglia abbsatanza privi di personalità. E ribadisco ancora che a livello tecnico, esecutivo e soprattutto vocale non si può che dire bene. Ma non mi discosto da quanto detto in apertura: nel suo complesso questo disco non mi ha nè convinto nè lasciato qualcosa. Ecco, forse questo ultimo punto è la chiave di lettura di questa recensione. Poi fate vobis….

 

Enrico Pulze

 

TrackList

  1. Non è più tempo
  2. Non lo so
  3. Conta fino a 3
  4. Nero cenere
  5. Crazy
  6. Sinceramente
  7. Vado a male
  8. I remember
  9. Know how to wait
  10. Più di ieri
  11. Percorso obbligato

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Old Mill Records
  • Genere: Rock

 

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