Voto: 7.5
Dal versante nord-orientale gli Psychotomy nascono come thrash/death trio: Lory (voce e chitarra), Nene (chitarra) e Marco (batteria). Dall’esordio la band matura un sound più personale inserendo elementi gradualmente più estremi rivolti al death grind; il bassista Jack viene inserito in formazione e si arriva alle prime releases: una demo del 2011 e il primo EP del 2012 “Transcend the Absolution”.
Nel 2015 Psychotomy, tornati al trio originario, presentano il loro debutto su lunga distanza per The Spew Records: “Antinomia”.
Un album feroce, muscolare ma altrettanto affascinante ed ispirato, valorizzato da un attitudine eccellente.
Decidere di esordire un disco, relativamente di breve durata, con una introduzione “parlata”, si tratta di un estratto del film “Life and Death of a Serial Killer” di Nick Broomfield (2003), poi rimarcata anche sul brano successivo “The Worship of Contempt” appare una scelta azzardata. Dopo aver ascoltato ripetutamente ed interiorizzato il messaggio musicale ma anche concettuale di questo “Antinomia”, è lampante come invece gli Psychotomy abbiano affrescato con macabre tinte il loro grido rabbioso e violento contro la piaghe della società. “The Worship of Contempt” diviene un emblema rabbioso e violento, molto violento; una bordata death/grind selvaggia e misurata su ritmiche esuberanti mai sguaiate o imprecise. Grande merito anche al drumming ferale di Marco Zambon che riesce a scolpire ed evidenziare il gran lavoro delle chitarre che caratterizzano la sonorità degli Psychotomy. Ogni brano porta avanti un tema lirico che parte dalla condizione sociale individuale in rapporto al marciume delle istituzioni e delle manipolazioni del “senso comune”. Si intravedono molteplici influenze che non inficiano la bontà della proposta: i Napalm Death di ‘Harmony Corruption’ (su tutte “Neglected Entropy”) ma anche i Nasum di Human 2.0 e Dying Fetus. La profondità del growl di Lory, unito alla oppressione sonora del colosso Psychotomy, rendono il tutto molto opprimente ma sicuramente l’intenzione di scuotere fortemente l’ascoltatore era nei piani per questo “Antinomia”. Tutto funziona egregiamente con un buon coinvolgimento dai brani più death oriented come “No Guilt No Loss”, all’eclettismo sui cambi di tempo di “Reprieve” fino alla ottima cover “Resurrection” dal masterpiece “World Downfall” dei Terrorizer. Ci sono anche alcuni episodi che mi hanno convinto meno proprio a causa del sentore oppressivo ed asfissiante che riveste questo album di un aura oscura e malvagia, ma sono sfaccettature che non cambiano il valore di questo “Antinomia”. Probabilmente anche la produzione sonora, seppur valida e di ottimo livello (Luca Panebianco @ Pink Sound Studio), tende a penalizzare leggermente le chitarre in virtù del gran lavoro di batteria, ma anche questa è una scelta ponderata per seguire la concettualità dell’album.
In conclusione “Antinomia” è un ottimo debut, un lavoro di spessore e di grande maturità per una band di sicuro avvenire nel panorama metal estremo nazionale. Teniamo d’occhio gli Psychotomy e soprattutto acquistiamo il disco!
Fourarms
TrackList
- Antinomia
- The Worship of Contempt
- Reprieve
- Neglected Entropy
- The Primeval Inoculation
- No guilt No Loss
- In Dissolution
- Reticence
- Epidemic Cerebral Sterility
- Resurrection (Terrorizer cover)
- Anno: 2024
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Industrial Metal
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