Quindici minuti di crust black senza fronzoli né compromessi vanno a comporre questo primo lavoro degli udinesi Rest. Un lavoro animato da un sentimento di nichilismo, come dimostra il fatto che le canzoni sono private di titolo e relegate all’anonimato di un numero. E come dimostrano anche (e forse soprattutto) le linee vocali, poste quasi in lontananza come se i nostri volessero mantenere una sorta di velo tra loro e l’ascoltatore.

Picchiano forte i Rest, suonano veloci e urlano aggressivi. Poi ogni tanto tirano il freno a mano e inchiodano bruscamente, come la miglior tradizione di stampo hardcore vuole (si senta il finale di ‘III’ in proposito). Quattro brani tirati e rabbiosi poi, di colpo, le atmosfere si aprono e con l’ultima traccia strumentale i nostri ci regalano un ottimo concentrato di black metal melodico, timido e intrigante, tremolante nei ritmi e sognante negli arpeggi. Un’ottima chiusura, quasi un proclama: come se i Rest ci stessero dicendo «hey, guardate che sappiamo anche fare altro oltre a picchiare forte!».

Adesso, la domanda è una: cosa dobbiamo aspettarci dal futuro dei Rest? Personalmente, spero che seguano la vena melodico-atmosferica mostrata nell’ultimo brano, ma qua si entra nella sfera dei gusti individuali. Credo però che, a questo punto, sia doveroso in futuro dare spazio anche a questa indole: dare voce solo all’istinto aggressivo significherebbe, almeno secondo il mio punto di vista, sacrificare alcune delle proprie potenzialità.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. I
  2. II
  3. III
  4. IV
  5. V

 

  • Anno: 2016
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Black Metal

 

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