Skyscrapers and Firefalls‘ è un meta-concept album svilupato lungo il corso di 8 tracce musicali, un intro e un outro. “L’avvio” avviene in modo vero e proprio attraverso un Mac e poi il susseguirsi di vari rumori di apparecchi informatici che creano un’atmosfera confusionale e frenetica, fino a quando un letto di tastiere tiene a bada la tempesta per rasserenare l’atmosfera.

Apparel makes the man‘, parte impulsivamente e con un riff eccessivamente cadenzato anche se ben incastonato con la solida sezione ritmica. Questo non facilita l’entrata della voce che risulta un po’ forzata e non riesce a creare il senso di progressione atteso durante la canzone. Questo è un problema che cito da subito in quanto si ripeterà più volte lungo il corso dell’album. Nel pezzo si susseguono diverse fasi progressive disconnesse, in cui la voce funge più da accompagnatore narrativo che vero e proprio cantato. Le tastiere potevano essere leggermente più basse.

Waking hour‘ si propone molto diversamente: un brano molto calmo ma con la giusta intensità. I richiami ai Dream Theater sono evidenti ma non eccessivi; le partiture di tutti i musicisti sono solide e trovano il giusto equilibrio. ‘Craziness‘ non ha troppe pretese ma è bene interpretata: una ballata chitarra e voce che mira a trovare risposte a dubbi esistenziali: ”silence find me, kill me or tell me how to be”. Il pezzo è molto semplice e di passaggio per introdurre ‘Round Canvas‘ e tornare più sul prog-metal classico di metà anni ‘90. Questo per me è il brano migliore dell’album: metriche giuste e cadenzate, sezione ritmica solida e quadrata, con tastiere dure e incisive e non di accompagnamento, inoltre la voce dimostra di poter giocare anche su fattori ritmici senza dover per forza risolvere con note di testa e sostenute. 8 minuti e 40 secondi che non si fanno sentire troppo, questo è davvero raro per la maggior parte dei gruppi prog della scena underground.

Hope for breakfast‘ trasmette immediatamente una sensazione di frenesia, molto vicina all’intro ‘Monday‘. La chitarra ha delle belle partiture e il piano accompagna la voce trovando le giuste metriche tra una sincope e l’altra. Canzone molto riuscita e vocalmente bene interpretata. A differenza del pezzo precedente però risulta essere un po’ più pesante. ‘Breaking news‘ è gradevole e proporzionata, dura circa 4 minuti ma tutti i membri trovano il tempo per elaborare le proprie partiture. Rimane particolarmente interessante lo stacco finale tra le stoppate di chitarra e la tastiera semi distorta.

Climax‘ fa calare decisamente la media e pecca di ambizione: il brano dura 9 minuti e mezzo e lo stacco al minuto 5.30 trova una soluzione di sospensione già utilizzata in precedenza che non solo risulta scontata, ma porta a una totale confusione per circa 2 minuti. Per quante volte si ascolti questo brano non si riesce a memorizzarlo.  ‘Constant dropping‘, è l’ultimo pezzo suonato che verrà seguito dai 30 secondi di chiusura ‘Monday,3.21‘. Il pezzo iniziale è molto bello, soprattutto la parte tra chitarra e mog. Il cantato si inserisce bene sulla strofa. Si riesce a intravedere qualche richiamo ai Queensryche di ‘Silent Lucidity‘. Di tutti i brani questo è quello cantato meglio soprattutto nei passaggi di testa che sono ben interpretati. In precedenza questi sono risultati precisi e intonati, ma spesso poco intepretati, sfociando più in un bisogno di… piuttosto che una vera e propria necessità di espressione vocale. Peccato perché la voce dimostra di avere un potenziale che si sarebbe potuto sfruttare meglio.

Concludo dicendo che, questo può risultare un album piacevole per gli appassionati del progressive metal underground, ma solo per quelli che sono più orientati alla melodia e alle pause sonore piuttosto che alla progressione pura, alla psichedelia o alla potenza e all’impatto sonoro. Un disco quindi, che non sfocia in tecnicismi inutili e che suona dall’inizio alla fine senza risultare pesante o fastidioso, ma allo stesso tempo non rimane particolarmente impresso, sia nelle parti musicali che nelle melodie vocali.

 

Paolo Prosil

 

TrackList

  1. Monday, 3.13
  2. Appareal Makes the Man
  3. Waking Hour
  4. Craziness
  5. Round Canvas
  6. Hope for Breakfast
  7. Breaking News
  8. Climax
  9. Constant Dropping
  10. Monday, 3.21
  • Anno: 2017
  • Etichetta: Sliptrick Records
  • Genere: Progressive

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