Qui dentro in questo progetto c’è tantissima qualità, ma non soltanto: si percepisce una profonda conoscenza tecnica, un variegato approccio al mondo del Metal, una leggerezza spensierata nel produrre le composizioni dove l’estro e la fantasia vanno a braccetto con le rigide regole dell’armonia; c’è anche, e questo ci tengo molto a sottolinearlo, un legame fortissino ad un senso di seriosità (perchè la serietà a volte sottende un qualcosa in più che può sconfinare in mancanza di umiltà), una seriosità che emerge nel prendere con evidente impegno le richieste che una futuribile o ipotetica carriera musicale impone e, data la giovane età, non è da escludere a priori. Perchè oltre alle doti di musicisti, traspare da questi dieci pezzi una professionalità paragonabile a quella dei più quotati gruppi stranieri già esistenti. Una dedizione lodevole che dimostra come nel nostro Paese ci siano ancora persone che credono a tutt’oggi nella buona riuscita della musica inedita quella suonata con il cuore, con la passione e con l’intelligenza. Ma ci vuole, da una parte, che chi inizia ad affacciarsi a questo universo abbia voglia, sopportazione, applicazione allo studio, tanta pazienza e senso organizzativo e manageriale (e per tutto questo i romani possono essere presi da guida) ed ovviamente anche una minima base finanziaria non guasta, ed occorre dall’altra parte che i gestori dei locali, appurata la buona fede delle band e la qualità fuori discussione proposta, abbiano il coraggio di fare delle scelte volte a premiare l’intraprendenza delle nuove leve che a ben guardare ce ne sono ancora tante e sicuramente a breve ed in un futuro vicino ne possono sbocciare altrettanto. C’è necessità inoltre da parte della vecchia classe dei metallari musicisti (io in primis) di onestà intellettuale e riconoscere che è giunto il tempo di fare un piccolo passo indietro, di farsi leggermente da parte (come nelle foto con tutti i parenti) e lasciare più spazio a chi ha fra i venti e trenta anni in meno rispetto per esempio a chi sta scrivendo.

Evito di tediarvi oltre; questo cd va comprato ad occhi chiusi principalmente perchè supportate le spese sostenute dalla band (e non sono poche per fare un eufemismo), poi perchè potreste portare avanti quel tanto citato, un po’ ambiguo e a volte vituperato, mondo dell’underground ed infine, e soprattutto, perchè questo album è proprio bello, ed un altro aggettivo non calza meglio di questo, non riesce a sintetizzare la quinta essenza della perfezione estetica. Può darsi che potrete riscontare dei rimandi per esempio, e molto sinteticamente, ad una band come i Nevermore, ma sarebbe semplice e riduttivo. Perchè la band capitolina ha una sua precisa identità, una stabile collocazione musicale e spero, con tutto il cuore, che questi ragazzi riescano a ritagliarsi un posto di prim’ordine nel panorama nazionale della musica metal.

Un cd da ascoltare più volte, addentrandosi sempre più nella ricerca delle finezze stilistiche, nei cambi, nei passaggi, da far capire, da far girare, da pubblicizzare, da divorare pezzo dopo pezzo. Se potessi dare un voto, darei un dieci con la lode sub iudice. Bravi ragazzi continuate così!

 

Leonardo Tomei

TrackList

  1. Timeless Despise
  2. Orbit
  3. Trial
  4. Mainmast (Craving Silence)
  5. Everlasting Sight
  6. Dream Like Surface
  7. Wait For The Sun
  8. Maximum
  9. Kuma
  10. Away From The Sun

 

  • Anno: 2021
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Heavy Metal

 

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