Nati nel 2005 come cover band del gruppo marchigiano/fiorentino che forse in Italia (al pari dei Mortuary Drape) è stato il capostipite di questo genere, cambiano dopo un anno il nome nell’attuale moniker e soltanto dopo circa una decade riescono a pubblicare il loro primo album. Da quel lontano 2014 la band è stata protagonista di un tour con Rob Zombie, ha partecipato al Wacken Open Air ed al sesto appuntamento del Faust Extreme Fest.

Questa del 2022 è la loro sesta fatica che si apre con l’iconica “Ora Pro Nobis” song potente ed allo stesso tempo molto melodica, supportata dal video girato presso il cimitero monumentale di Staglieno a Genova. Il gioco a contrasto fra luce e buio, fra chiaro e scuro segue magistralmente la dinamica del pezzo. Il ritornello è tanto semplice quanto efficace e l’assolo in minore getta uno spazio di riflessione e di apertura all’interno della canzone stessa.

Altro video è quello di “Moonless Night” di ispirazione dantesca e con vaghi riferimenti ad un certo Edward di Tim Burton. Le notti senza chiarori, quelle durante le quali nuvole minacciose si divertono a coprire la luna, sono quasi fatte apposta per far ballare le streghe che compaiono sotto le spoglie della cantante (nonchè fondatrice della band insieme al batterista Andrea Falaschi), la bella Eleonora Vaiana ed a quelle della performance Alessia Vannini. Il pezzo è un buon mid tempo molto carico di energia, di atmosfere orrorifiche e pesantezza.

Il terzo singolo estratto da questo “Mater Larvarum” è “Absolution” un pezzo che racchiude chiari richiami ad un sound più moderno tipico di band come i Nightwish.

Questa band si è sempre contraddistinta per la cura maniacale dei dettagli: dal vivo sono di una precisione impeccabile, hanno una presenza scenica da far invidia ai più e che potrebbe far arrossire tanti gruppi esteri; sanno muoversi e si percepisce che sono completamente a proprio agio sul palco. Inoltre, cosa non da poco, il make up sta alla pari con la musica offerta e difficilmente si può dire che ci sia nel gruppo un personaggio fuori posto oppure che il look di tal musicista possa stonare con il resto della formazione (come se fosse passato lì per caso…). Andate su Youtube, guardate i loro video (anche quelli meno recenti) e capirete di cosa sto parlando.

Tutto l’impianto musicale comunque non fa gridare al nuovo miracolo occidentale, ma è suonato con dedizione, tecnica e passione, ed è veramente un piacere ascoltare tutte le tracce che riescono, nell’insieme, a fare allusioni a volte velate (si può udire in lontananza gli echi delle lezioni impartite dal maestro Claudio Simonetti) oppure in talune occasioni vanno in direzione chiara e netta su argomentazioni già trattate da King Diamond con i Mercyful Fate. Vi è un buon equilibrio tra l’uso delle tastiere, quello del doppio pedale intercalato nei momenti più opportuni per dare maggior enfasi al pezzo, vi è un saggio bilanciamento che rende interessante il contrasto fra il suono pulito delle chitarre con quello distorto; “Fade Into The Dark” per esempio ne è il risultato sommo, perfetta sintesi di questo continuo miscelare atmosfere barocche e decadenti con stacchi imperiosi e sferzanti.

Non sta certo a me scoprire il valore della band pisana, ma se sono riusciti a ritagliarsi una buona fetta di pubblico, bhè allora un motivo ci sarà.

 

Leonardo Tomei

 

TrackList

  1. Ora Pro Nobis
  2. Nightfall
  3. Hollow
  4. Fade Into The Dark
  5. The Coven
  6. Absolution
  7. Moonless Night
  8. Queen Of The Infernal Pantheon
  9. Altar Of Bones
  10. Run
  11. Mater Larvarum

 

  • Anno: 2022
  • Genere:  Occult Horror Metal
  • Etichetta: Scarlet Records

 

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