Sporchi, brutti e cattivi ma non soltanto (non me ne vogliano) perchè questa teppaglia variopinta si presenta con dei giovin virgulti che sbeffeggiano le dodici note che danzano sul pentagramma. Irriverenti quanto basta, con quella leggiadra bellezza tipica della spensieratezza di quella vita che apparentemente non ti presenterà mai il conto. Provengono da Pescara, da quella zona della nostra Italia che ha visto (a meno di cento chilometri più a Nord), ormai nel secolo scorso, eruttare una band come gli Stige che prepotentemente ha devastato palchi su e giù per lo Stivale.

Attivi dal 2013 arrivano soltanto nell’ottobre dell’anno passato alla registrazione del loro primo full – length: una quarantina di minuti di musica in presentazione di questi undici brani in puro stile American Rock and Roll (but I like it).

La proposta prende a pieni mani dalla tradizione del Glam Metal anni 80: Motley CrueRattPoisonBon JoviWhite Lion (a volte anche Brian Adams) e così via. Insomma se avete voglia di fare un salto indietro nel tempo di circa quattro decadi, allora non dubitate che con questo “Godspeed” vi divertirete assai; sia ben chiaro nulla di trascendentale e nemmeno si può gridare alla nascita di chissà quale alchimia armonica, però il tutto suona bene e va via canzone dopo canzone che è un piacere: cori accattivanti, assoli mai fuori contesto, linea ritmica pulita ed essenziale, look calzante e persuasivo.

Immancabile la ballad collocata saggiamente a metà rotazione del disco: “The Lesson” è una canzone mielosa, piena di melodia, con pianoforte e archi, un po’ bostoniana e con un cantato che somiglia vagamente a quello di Cherone. Una song che in alcuni frangenti rasenta il Pop a causa forse dell’ampio respiro che presenta. Sicuramente una composizione azzeccata che riesce a spezzare il susseguirsi dei pezzi e che fa cambiare ambientazione ed atmosfere al paziente ascoltatore.

Infine da ricordare che hanno suonato al Traffic di Roma ed al Legend di Milano facendo l’opener a gruppi del calibro di Skid RowReckless LoveDavid EllefsonPino Scotto, quindi si presume che sappiano tenere il palco come veri animali da spettacolo circense, sempre pronti ad intrattenere il variegato pubblico metal con show pieni di divertimento, sudore e adrenalina: è bastevole ascoltare la coinvolgente “Roll The Dice” con il potente coro, oppure la potentissima e tiratissima track conclusiva. Se avete ancora qualche dubbio, fate come me, date un’occhiata su YouTube (dove fra l’altro è presente il video di “Adrenaline” girato insieme a componenti di una squadra di Football Americano) ai loro concerti e ne rimarrete piacevolmente colpiti.

 

Leonardo Tomei

 

TrackList

  1. Godspeed
  2. Adrenaline
  3. Rock You Till I Die
  4. Break The Walls
  5. No Way Out
  6. Give Me Hell
  7. The Lesson
  8. Dance With The Devil
  9. Strike Hard
  10. Roll The Dice
  11. Born To Die Free

 

  • Anno: 2022
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Glam/Hard Rock

 

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