Ennesima gita fuoriporta per ItaliaDiMetallo sulle tracce di una delle più grandi heavy metal band del belpaese, gli Ancillotti che iniziano una piccola tournée da Santomato (PT): impossibile mancare e impossibile non raccontarvi, a quattro mani, come è andata la lunga giornata.
Sabato 23 Novembre.
Questa storia ha inizio nel luglio del 2023, quando al Luppolo In Rock ci sono anche i nostrani Ancillotti.
La band mi ha sempre affascinato, anche grazie al tam-tam mediatico che amici e conoscenti in comune hanno divulgato sui vari canali social.
Proseguendo nel racconto (e vi farò la storia breve, lo giuro) al Luppolo di quest’anno tra il pubblico notiamo Luciano Toscani detto ‘Ciano‘ che, questa volta da semplice spettatore, è in attesa di godersi la serata. Portati i dovuti saluti del nostro mitico redattore capo e scambiate due parole sui Brainstorm che avevano appena suonato, la mia curiosità verso la band in questione aumenta in maniera esponenziale.
Il caso ha voluto che di lì a poco venisse annunciato un concerto della Strana Officina in quel di Livorno; vado super motivata e in quell’occasione ho avuto modo di apprezzare anche le doti del mitico ‘Bud‘.
Quindi, ecco l’ultimo tassellino del puzzle, per il 15° anno di carriera i tanto agognati Ancillotti annunciano un tour, e la data del 23 novembre fa tappa nella vicina (a noi) Pistoia, occasione irrinunciabile per vederli finalmente all’opera.
Essendo un sabato (giornata meravigliosa tra l’altro), approfittiamo per fare una mini gita lungo la costa.
Pausa pranzo (superlativa) a Livorno e poi via, verso Pistoia dove (almeno a memoria) nessuno dei due era mai stato.
La giornata è piuttosto fredda ma noi, ben imbacuccati, ci addentriamo per le viuzze del centro storico aspettando l’ora X per spostarci a Santomato dove si terrà l’attesissima serata.
Arriviamo in piazza Duomo; dopo una breve occhiata in giro e soffermandosi sul mega palazzo del Monte dei Paschi di Siena, il Marroni mi dice: ma lo sai che io in questa piazza ci sono già stato? Sono venuto qui a vedere il concerto dei Dream Theater! (era il 2015, con Queensryche e Vision Divine, una figata pazzesca – nota del Marroni)
Ma come si fa a non ricordarsi una cosa del genere, mi domando e dico?!
Poco importa, i ricordi si sono sbloccati e da lì inizia la nostra esperienza pistoiese dove già alle 16:30 eravamo seduti con le gambe sotto ad un tavolo a degustarci (per scaldarci, almeno quello era l’apparente motivo) un buon bicchiere di vino rosso, mentre intorno a noi, nelle vie centrali, si stava preparando l’accensione delle luminarie natalizie.
Uno spettacolo incredibile, bello bellissimo.
Nel frattempo, dai vari canali social, la band ci notificava tenendoci aggiornati che tutto stava filando liscio come l’olio.
L’ora è giunta, prendiamo l’auto ed impostiamo il navigatore su Santomato Live Club.
Ci avventuriamo in stradine veramente allucinanti (causa lavori di manutenzione delle vie principali) e mentre temevano di trovaci a Frittole, appare il cartello Santomato.
Siamo arrivati.
Il locale è veramente il classico circolino Arci anni ’70-’80.
All’ingresso il locale bar con adiacente una sala adibita al gioco (ma anche guardaroba), sull’altro lato la vera e propria sala concerti, devo dire notevole.
Sbrigate le formalità del caso, (paghiamo quello che c’era da pagare: cena a buffet + spettacolo musicale € 26,00, non male devo dire), ci fanno il timbro sulla mano come quando da ragazzina andavo in discoteca!
La cena si svolge in un’altra sala, tipo mensa, diverse file di tavoloni lunghi, dove si mangia uno accanto all’altro. Ci sta tutto, il cibo è di discreta qualità e poi puoi fare il “giro” del buffet tutte le volte che vuoi. Alla fine abbiamo mangiato anche troppo.
Finito anche quello, ci spostiamo al tavolo a noi riservato nella sala concerti e di lì a poco lo spettacolo ha inizio.
Nell’ordine salgono sul palco Mr. Jack, autore e produttore discografico che scalda la platea con 4 brani inediti e 2 cover, e gli Hellblade che ci presentano dei loro pezzi, un heavy metal contaminato da tanti sottogeneri ma ancora in cerca di una precisa identità. Quello che non ho capito è il motivo per cui all’inizio della performance la voce era ben udibile mentre nel proseguo, era totalmente inesistente.
Alle 23:00 circa il momento tanto atteso, gli Ancillotti salgono sul palco, ma di questo vi parlerà dettagliatamente il mio socio.
Dal canto mio mi ha impressionato ‘Bud’ che è veramente un ‘animale’ da palcoscenico, il suo entusiasmo trascina il pubblico e lo incita a scaldarsi a dovere anche con colorite ‘parolacce’ volate sul palco.
Ma anche vedere gli artisti, ‘Ciano’ in primo luogo, interpretare con l’espressione del viso il suono prodotto dagli strumenti. Una mimica facciale da premio Oscar.
Altra chicca della serata, è stata quella di chiamare sul palco tutta la crew (‘o come cazzo si dice’ cit.) per festeggiare tutti insieme un anniversario importante (suppongo il compleanno del mitico Francesco Noli-nd. Klaus), dando voce alla ‘Legacy Of Rock‘. Una festa riuscitissima.
(Francesca Faenzi)
Dopo una lunga giornata, è il momento degli Ancillotti!
Introdotti dalla celebre citazione presa da ‘I Guerrieri Della Notte‘ salgono sul palco uno ad uno, prendendosi la prima dose di applausi e assaporando la febbrile attesa che serpeggia al Santomato Live Club: Francesco Jovino è circondato dalla sua imponente batteria isolata acusticamente dal resto del palco dal ‘Drum Shield’, uno schermo di pannelli di plexiglas che permette una maggiore pulizia dei suoni; ‘Ciano’ e ‘Bid’ si piazzano ai lati lasciando il centro della scena a ‘Bud’ che scatena tutta la voglia di ripartire dopo una lunga pausa forzata, dovuta anche all’uscita dalla band di suo figlio Brian, più volte ricordato durante il concerto.
C’è voglia di festeggiare il 15ennale della formazione ma c’è soprattutto la voglia di ricominciare e ‘Bud‘ lo sottolinea introducendo ‘We’re Coming‘ che fa decollare il concerto dopo la introduttiva ‘Firewind‘, ormai il classico opener degli Ancillotti.
I volumi sono ottimi, volendo fare i pignoli la chitarra appare bassa rispetto alla sezione ritmica, dove la batteria di Jovino giganteggia: non avevamo dubbi sulla resa di uno dei batteristi italiani più famosi ma vederlo dal vivo inserito in una già rodatissima band ci fa pensare che forse il tanto anelato salto di popolarità internazionale potrebbe avvenire molto presto.
Mentre la nostra mente divaga su queste riflessioni scorrono dagli altoparlanti i grandi classici: ‘Broken Arrow‘, ‘Revolution‘, ‘Bang Your Head‘ alternati a vecchi pezzi nuovamente inseriti in scaletta come ‘The Hunter‘ e ‘Living For The Night Time‘ dove aumenta l’interazione con il pubblico, sempre partecipe e entusiasta.
Il concerto è una festa e si trasforma in un vero party al momento dell’esecuzione di ‘Legacy Of Rock‘, vero anthem cantato da tutto il pubblico e dalla road-crew al gran completo che sale sul palco. E’ anche il momento di festeggiare il 50° compleanno dello scatenato Francesco Noli, uno dei membri dello staff.
C’è spazio anche per un inedito, ‘Stand Your Ground‘, un classico mid-tempo che si lascia memorizzare dopo pochi minuti.
La splendida ‘Warrior‘ chiude la setlist e ci permette di omaggiare un ottimo nuovo ‘inizio’ per uno dei nomi di spicco del metal tricolore.
Ultima personale riflessione: l’aggiunta di un altro chitarrista ritmico, soprattutto in sede live, darebbe maggiore impatto e dinamicità alla band, fornendo maggiore spazio ai virtuosismi di ‘Ciano‘.
Ma per ora va bene così, viva gli Ancillotti!
(Filippo Marroni)