Produzione: Rusty | Co-produzione e registrazioni: Jarno Bellasio
Mix & Master: Federico Ascari | Artwork: Charli Aldrighi

Dopo sette lunghi anni di attesa e una serie di eventi che avrebbero potuto mettere in ginocchio qualunque band, i KLOGR (pronuncia Key-Log-Are) tornano a riaffermare la loro presenza nel panorama alternative metal internazionale con ‘Fractured Realities, un album che non è solo un ritorno, ma un vero e proprio manifesto di rinascita artistica e umana.

Chi ha seguito la carriera della band, fin dai tempi di ‘Till You Decay (2011) fino al precedente ‘Keystone (2017) prodotto nientemeno che da David Bottrill, sa quanto i KLOGR siano sempre stati attenti tanto al suono quanto al messaggio. Nel mezzo, dischi come ‘Black Snow (2014), con le sue tematiche ambientaliste, e il più recente ‘Make Your Stand’, un interessante mix di brani inediti e registrazioni live, avevano confermato la capacità del gruppo di evolversi senza mai perdere identità.

Con ‘Fractured Realities, la band italo-americana non solo aggiorna la propria proposta sonora, ma osa. E lo fa introducendo elementi elettronici e sintetizzatori, che si fondono armonicamente con il groove metal e l’alternative rock delle origini. L’introduzione di queste nuove sfumature dona all’album un’aura moderna, senza rinunciare all’intensità emotiva e alla potenza dei riff che hanno reso il progetto riconoscibile negli anni. Il lavoro si presenta come un viaggio nelle fragilità della psiche umana, tra ansie, pressioni sociali e smarrimento, raccontati con una sincerità disarmante.

La produzione, curata direttamente dal frontman Rusty insieme a Jarno Bellasio, è cristallina e potente, capace di valorizzare ogni sfumatura del sound. Il contributo della sezione ritmica (Pivo al basso e Fil alla batteria) è determinante nel dare corpo e sostanza ai brani, mentre le chitarre di Criez e Rusty alternano momenti di pura aggressività a passaggi più atmosferici.

Nonostante la qualità compositiva si mantenga alta lungo tutta la tracklist, è innegabile che ‘Fractured Realities apra con le sue carte più forti: ‘The Twisted Art, ‘Unspoken Words e Fractured sono brani immediati, potenti e melodicamente accattivanti. Il disco parte con il piede schiacciato sull’acceleratore, ma nella seconda metà tende ad appiattirsi leggermente in termini di impatto emotivo, pur mantenendo sempre un’eccellente attenzione ai dettagli.

Ed è proprio nei dettagli che risiede uno dei punti di forza dell’intero lavoro: il disco è letteralmente colmo di finezze chitarristiche, giochi di armonici, controtempi e riff secondari che emergono solo dopo più ascolti. Ogni brano nasconde piccole sorprese che invitano a tornare, riascoltare, scavare.

Brani come The Twisted Art’ e ‘Unspoken Words mostrano tutta la maturità raggiunta dalla band: il primo con un groove martellante che esplode in un ritornello memorabile, il secondo con un equilibrio perfetto tra melodia e intensità. Non mancano momenti più introspettivi, come in ‘Fractured o ‘Reality is Not Enough, che mettono in luce anche la versatilità vocale di Rusty, capace di passare con naturalezza da un canto graffiante ad aperture più melodiche e toccanti.
La voce di Rusty si conferma ancora una volta come una delle più espressive della scena alternative metal europea: graffiante, dinamica, capace di passare dalla rabbia all’introspezione con naturalezza. In diversi momenti — ‘
Unspoken Words in primis — si colgono venature che ricordano da vicino il timbro di David Draiman dei Disturbed, soprattutto nella gestione dei crescendo e nell’uso percussivo delle sillabe.

Nel brano di apertura, ‘The Twisted Art, le backing vocals in growl aggiungono una profondità sorprendente e per certi versi evocano l’aggressività vocale degli Slipknot nei loro momenti più melodici ma disturbati. Un’accoppiata vincente tra accessibilità e ferocia.

Una menzione d’onore merita ‘One of Eight, brano che rischiava di scivolare nella prevedibilità, ma che viene completamente salvato da un bridge inaspettato: il giro di basso di Pivo entra in punta di piedi, ma cattura subito l’attenzione con un groove sinuoso e coinvolgente, riportando l’ascoltatore nel vivo del pezzo. Un momento di classe, una piccola “chicca” che dimostra quanta cura sia stata riposta anche nelle parti meno esposte.

L’apparato lirico di ‘Fractured Realities è denso di riflessioni esistenziali e critica sociale. Si parla di disagio mentale, alienazione, pressioni interiori e relazioni tossiche con se stessi e con il mondo. In ‘Gravity of Fear il testo scava nelle paure paralizzanti che condizionano le nostre azioni; in ‘Early Wounds si raccontano le ferite dell’infanzia che riaffiorano nell’età adulta. Ogni brano è una pagina di diario condivisa con onestà e vulnerabilità, rendendo l’ascolto ancora più coinvolgente.

L’artwork, firmato da Charli Aldrighi, raffigura un mondo caotico e frammentato, immerso in atmosfere spaziali e disturbanti. Un’immagine che ben rappresenta le tensioni emotive affrontate nei testi dell’album, dove la protagonista del progetto video, Lila, attraversa un percorso interiore fatto di confusione, dolore e riscoperta personale. Il concept visivo accompagna la narrazione musicale, rafforzando il legame tra immaginazione e realtà, tra suono e visione

Il 2025 si preannuncia un anno cruciale per i KLOGR. Dopo aver calcato i palchi europei insieme agli Evergrey (43 show in giro per il continente), la band tornerà a breve on the road con Eleine in aprile, e sarà opening act del tour invernale di Katatonia ed Evergrey, con ben 31 date in programma. Un riconoscimento importante che consacra la band tra le realtà più promettenti e solide della scena metal europea.

Con ‘Fractured Realities, i KLOGR non solo confermano di essere una band tecnicamente matura e artisticamente ispirata, ma ribadiscono il loro ruolo come portabandiera di un alternative metal consapevole, emotivo, moderno. Una gemma rara nel panorama musicale italiano, che merita tutto il supporto possibile.

KLOGR – Fractured Realities Live

Passando invece ad analizzare “Fracture  Realities Live”  non si può che definire un’esplosione di energia e intensità che riesce a catturare l’essenza del rock alternativo.  La scelta di catturare questa energia in un contesto live sottolinea la potenza dei brani, evidenziando come le canzoni, già forti in studio, guadagnino nuovo vigore e impatto sul palcoscenico e non solo mette in luce le capacità tecniche della band, ma anche la loro abilità di coinvolgere e comunicare emozioni forti.

 

Martina Manca

 

Tracklist:

  1. Early Wounds
  2. Gravity Of Fear
  3. The Twisted Art
  4. Face The Unknown
  5. One Of Eight
  6. Lead Wings
  7. Unspoken Words
  8. Hysterical Blindness
  9. Waking World
  10. Whale Fall

 

Tracklist: Fractured Realities Live

  1. Intro
  2. Hysterical Blindness
  3. One Of Eight
  4. Face The Unknown
  5. Lead Wings
  6. Whale Fall
  7. Gravity Of Fear
  8. Early Wounds
  9. Waking World
  10. Unspoken Words
  11. The Twisted Art
  12. Guinea Pigs
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Zeta Factory
  • Genere: Alternative Metal

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