È a Modena che si vedono nascere i Detached, una band costituita da quattro elementi i cui fondatori, Federico e Riccardo Tioli, hanno un’idea ben chiara e diversa dal solito gruppo classico del panorama metal.
Infatti, i Detached, si basano su una linea molto chiara, sinfonica ma con cenni e mix fra power metal, tocchi dark, colpi epici e sorprese.
Ebbene si, sorprese perché quando si ascoltano le note iniziali della musica, ben costruita e ben eseguita, ci aspettiamo una tonalità vocale specifica o un proseguo sicuro ed è qua, che questa fantastica band ci coglie di sorpresa, regalandoci uno stile prettamente proprio e con grande personalità ci mostrano una via più unica che rara.
Questo album, che tra l’altro porta il nome della band, è il primo che incidono, “Detached” decreta il loro esordio nel panorama italiano del metal. È composto da dieci pezzi, tutti molto interessanti ma andiamo a vedere di che cosa stiamo parlando.
L’album si apre con una canzone breve rispetto a tutte le altre e subito fa intuire in che cosa ci stiamo imbattendo. Una voce del tutto inaspettata, che non è canonica per il genere sinfonico, apre le danze, cupa e profonda che lascia un senso di dubbio in questa breve apparizione iniziale; proseguendo però prende spazio questo sound power e la voce di Riccardo Tioli calza questo ritmo.
Subito torniamo a captare un suono sinfonico con tratti dark ed ancora una volta la voce si alterna tra oscurità e bassi con stacchi puliti.
“Break me down” torna a ripercorrere la strada del secondo brano, più potenza ma con “Help”, a metà del brano decifra un ulteriore mix che vede un sound sinfonico, tendente al dark, con una voce soprana in sottofondo per poi mutare con chitarra rockeggiante e sezione ritmica lenta, tutto questo accompagnato da Riccardo che interpreta tonalità basse e graffiate; un lento di una bellezza molto particolare.
La sorpresa arriva ancora una volta con “Lost in Your Heart”, una voce femminile soprano, canta note eccelse e si alterna alle corde vocali mutabili di Tioli creando un brano molto interessante. La musica che li accompagna, le esaltano e la chitarra, molto presente, riesce a mettere un tocco in più (da perdersi davvero nel cuore)
Sembra ormai definito l’LP ed invece con l’inizio della fine, arriva “Floating Clock” che modula ritmo e voce nell’arco dei suoi poco più di sei minuti. Tenendoci con le orecchie ben aperte.
Adesso ci aspettiamo di tutto e i Detached, quasi alla chiusura ci regalano la loro “ballad”, in duetto con una vocal femminile. Una “ballad horror” che ci porta alla canzone che porta il nome dell’album e della band. Anch’essa modula all’interno del suo contesto. Dark, lento hard rock e sinfonia.
Con “Howling at the Wall” si chiude questo album. Una voce soprano apre con un arrangiamento sinfonico per poi finire, con un piano e Riccardo, che riporta la sua voce bassa, a concludere in poco meno di due minuti.
“Detached” è un album che vede molti colpi di scena e possiamo definirlo un album Psicologico. Un LP che colpisce fino in fondo, che ci tiene fermi e concentrati ad ascoltarlo ma possiamo anche dire che non è un album per tutti i gusti.
Onestamente i Detached ci hanno donato una musica ben fatta e ben arrangiata, eseguita al meglio che rispecchia il tema “horror” sinfonico con sorprese molto interessanti.
Nel complesso è un album che merita un’alta considerazione nonostante un orecchio che non è abituato a questo tipo di musica, può trovare difficoltà ma sicuramente riuscirà a far avvicinare molti amanti del metal e non.
Fefo Wylde
Tracklist:
- Somewhere Around Me
- Brand New Day
- Building Tension
- Break Me Down
- Help
- Lost In Your Heart
- Floating Clock
- If Only An Angel
- Detached
- Howling At The Wall
- Anno: 2024
- Etichetta: Power Blast Records
- Genere: Power/Symphonic Metal
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