A Circus è un progettone hard rock potenziato al progressive nato dalla mente di Luca Federici, talentuoso chitarrista che si è circondato di musicisti top-tiers per dare vita alla creatura musicale di cui vi sto parlando: a partire dal comparto più esteriore (mastering e cover), dove è sufficiente controllare il curriculum stellato di Peter Hewitt-Dutton per la masterizzazione e del celeberrimo Hugh Syme per la copertina (andatevi a vedere per curiosità cosa abbia fatto in 50 anni di carriera e troverete il volto del Rock e del Metal mondiale) per capire l’impegno e la dedizione riposta in questo progetto. Avvicinandosi al cuore pulsante del gruppo troviamo, ad accompagnare il nostro axe-man, Ronnie Romero alla voce, Shane Gaalaas alla batteria, Gian Marco Verdone alle tastiere e Alfredo Federici al basso.

Il disco è stato registrato in giro per il mondo, tra la California, la Romania e l’Italia e fortunatamente questo afflato internazionale traspare dalle tracce che accolgono e preparano l’ascoltatore ad affrontare un viaggio musicale che si trasforma traccia dopo traccia: se l’adesione al canone Blackmore all’inizio del disco è totale (“Burn The Witch”, “A Snow Covered Road” e “Two Ghosts”, la band, pian piano nella seconda parte si distacca da esso, imboccando un sentiero progressivo che si fa sempre più ampio, fino a culminare nella “disneyana” traccia finale (“Swing Little Girl”)che non sarebbe sfigurata nell’eponimo disco solista di Gene Simmons accanto alla sua versione di “When You Wish Upon A Star” – un bijou teatrale e sognante che ci congeda dalla band con le stelle negli occhi.

Il disco è permeato, al principio, di quell’hard rock che ha fatto la fortuna di molte band (Deep Purple, Rainbow, Alcatrazz, MSG e grandi discorrendo) e questa sensazione di continuità è aiutata molto dall’aver arruolato nelle proprie fila Ronnie Romero, cantante al servizio proprio del nume Ritchie Blackmore nei Rainbow e del superbo Michael Schenker e del batterista Shane Gaalaas, che ritrovo personalmente e con molto piacere a distanza di anni, dopo averne apprezzato l’operato sul disco dell’appena citato fratello di Rudolph, nel potentissimo – a mio parere – The Unforgiven. Il lavoro svolto dalla chitarra di Luca Federici e delle tastiere di Gian Marco Verdone è ineccepibile per tutta la durata del disco; i loro strumenti si rincorrono, si incrociano, si sfidano e vincono entrambi, ma il piacere è tutto nostro, di chi fruisce e si appassiona al genere: sicuramente troverà di che stare bene.

Se non avete ancora l’acquolina in bocca vuol dire che un certo tipo di hard rock non fa per voi; per tutti gli altri la tavola è apparecchiata, preparate dunque le orecchie e godetevi la musica!

 

Cristian Angelini

 

Tracklist:

  1. Out Of The Hat
  2. Burn The Witch
  3. A Snow Covered Road
  4. Two Ghosts
  5. Rainbow Tears
  6. The Sleeper
  7. Judas
  8. Shadowy Man
  9. Swing Little Girl
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Rockshots.eu
  • Genere: Hard Rock, Progressive

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