OTHISMOS – Sottrazione

Anno: 2024
Etichetta: Autoprodotto
Genere: Blackened Crust/Punk/Hardcore

Disturbante.
E’ questa la prima sensazione che ti lasciano i 30 minuti scarsi di questo ‘Sottrazione‘ , terzo disco dei toscani Othismos; si evolve anche il suono e, rispetto a ‘L’Odio Necessario‘ e in ‘Separazione‘, la stessa band ci dice che ‘abbiamo in parte circoscritto le sonorità più prettamente black metal che caratterizzavano il nostro disco precedente, per tornare maggiormente verso le nostre radici più vicine al punk e al crust, concedendo però qualcosa in più anche alla melodia.’

Tutto vero se non ci fosse l’interpretazione vocale del bassista Filippo Masina che graffia costantemente l’ascoltatore con parossismo urticante, risucchiandoci in un vortice di rabbia e disperazione; Luca Migliorucci alla chitarra e Matteo Maroni alla batteria completano la line-up.
L’album è stato registrato da Emanuele Ferrari, poi mixato e masterizzato da Danilo Battocchio.

Otto canzoni brevi ma veementi danno forma a un suono che si nutre di furia e riflessione, dove l’arte del rumore si fa voce dell’angoscia umana.
La composizione, più asciutta rispetto al passato, rinuncia ai virtuosismi neri del black metal per tornare a un’essenza più ruvida, più terrena. Il crust, il punk e l’eco dolente dello sludge si fondono in un insieme originale e indubbiamente interessante.

I testi, in lingua inglese, non cercano redenzione ma denunciano, travolgono, maledicono. Vi è in essi un disincanto totale, quasi una rinuncia alla speranza: l’uomo è nulla, il potere è corrotto, il tempo cancella ogni traccia. L’esecuzione sonora accompagna questa visione, senza orpelli, senza inutili digressioni che spiegano il rapido svolgersi di questo disco: quasi un EP, una ‘Sottrazione‘ di parti più strutturate a vantaggio di una cruenta e diretta dichiarazione di pessimismo.

P.S. un plauso alla splendida copertina di Giulia Ajmone-Cat.

Filippo Marroni

Tracklist: