Non ci siamo per niente!
Ma andiamo con ordine: ‘Space‘ è il titolo dell’album di debutto degli Hand On Heart che debuttanti non sono vista la lunga militanza sulla scena italiana di Alessandro Moschini e Sergio Leonetti coadiuvati in questo progetto da Gianluca Niccoli e Christian Evans. Provenienti da Montecatini i nostri si cimentano in un hard (?) rock anni ’80 che purtroppo fatica a distinguersi sia per originalità che per incisività.

I nove pezzi di ‘Space‘ sono saldamenti ancorati ai modelli del passato, senza riuscire a offrire una vera evoluzione del genere. Potrebbe non essere un difetto anche perchè si millantano influenze di Van Halen, Whitesnake e Bon Jovi; peccato che tutto questo rimanga un desiderio trasformandosi piuttosto in una anonima sequenza di canzoni brutte.
Il sound di ‘Space‘ è pulito, troppo pulito, manca di energia, mordente e freschezza. Le tracce scorrono senza particolari guizzi, alternando brani rock e ballate che, invece di coinvolgere, risultano prevedibili e prive di impatto emotivo. L’album soffre di una certa monotonia, con arrangiamenti che raramente sorprendono e una scrittura che si affida troppo ai cliché dell’hard rock e dell’AOR, senza mai osare davvero. Vorrei indicare almeno un brano per cui valga la pena provare a farveli ascoltare, ma faccio fatica.

Provate con ‘Roses‘, il pezzo iniziale: avete presente quando al termine di un corso di musica viene eseguita una canzone per un saggio di fine anno? Ecco, ‘Roses‘ mi dà quella sensazione, riff e strofa banale, assolo improvvisato, ritornello quasi inesistente, basso e batteria più scolastici che non si può.
La voce di Gianluca Niccoli non è rock, è inutile girarci intorno, e talvolta appare completamente avulsa dal mood degli strumenti..
A ‘Space‘ manca identità, non riesce a trasmettere energia o a coinvolgere davvero l’ascoltatore; anche la produzione, seppur curata, non basta a mascherare la carenza di idee fresche e di brani realmente incisivi.

Gli amanti del rock più classico (ma non hard) potrebbero apprezzarne la nostalgia, ma chi cerca novità o emozioni hard resterà fortemente deluso.

 

Filippo Marroni

 

Tracklist:

  1. Roses
  2. For You
  3. Space
  4. I’m Lazy
  5. Angel
  6. Agony
  7. Love Theme for Debora
  8. When You Fall in Love
  9. You Are the One

 

  • Anno: 2024
  • Etichetta: Metal Zone Italia
  • Genere: Rock

 

Links:

Spotify

Youtube

Facebook

Bandcamp

 

Autore

Vecchia versione del sito (archiviata)