Decimo studio album per gli Anguish Force, onore alla loro perseveranza e coerenza che si staglia in queste dieci tracce di puro e semplice heavy metal, senza compromessi, così come la loro carriera da veri defenders.
Mentre scrivo è uscita da pochi giorni un’altra releases, di cui spero vi parleremo presto.
Venendo a questo ‘Ten Reasons To Die‘ diciamo che la partenza è prettamente tagliente con la title track che sfodera il miglior heavy metal proposto dai pards borchie e pelle negli ultimi anni, cadenzata stile Scorpions degli anni d’oro la successiva ‘To The Mirror‘, e vicina al thrash la scatenata ‘Work Or Thrash In The Uncle’s Garage‘, un trittico iniziale da far invidia a chiunque. Luigi ‘LGD’ Guarino icona del metal rilancia con riff incandescenti la propria band nel firmamento tricolore del metallo.
‘Born To Die‘ sembra uscire dagli anni 80, potente, sinceramente heavy metal, niente fronzoli, tanta energia che fa da intro all’adrenalinica speed thrash ‘Deep Coma State‘, altra botta devastante che immagino in sede live scatenerà un pogo clamoroso.
Ho sempre pensato nel corso degli anni che gli Anguish Force hanno raccolto meno della metà di quanto seminato, e non ne capisco il motivo, ho visto gruppi ben inferiori idolatrati dalla critica, vai a capire il perchè.. Anche su queste pagine non sempre sono stati apprezzati, ma sono giustamente gusti, di sicuro non si può criticare la mentalità e l’attitudine da sempre avuta nonostante i vari cambi di line-up, anche questa volta vi è un nuovo componente rispetto all’album precedente, troviamo infatti Masar Ramon all’altra chitarra. Confermati l’ottimo cantante Desmo e la parte ritmica con Tumbler al basso e Pemmel alla batteria.
La registrazione, in alcune parti non impeccabile, ha comunque il suo fascino, grezzi come gli eighties insegnano, e come piace a noi della vecchia guardia.
Si torna all’hard rock cadenzato di ‘I Know‘ che ci fa scatenare l’headbanging prima di immergersi nella violenza sonora di ‘Wuhan‘, un titolo un programma… ritmo incalzante, riff taglienti, cori potenti, batteria che pesta durissimo, grande brano!
Hard’n’Heavy oscuro quello di ‘Life Is The Real Nightmare‘, che esce un po’ dai canoni ma lo fa con estrema cura e capacità, si torna al classic heavy metal con ‘Brother Kills His Brother‘ con tutta la sua carica.
Si chiude con la ritmata ‘Pool Of Sins‘, meno tellurica e thrasheggiante ma non meno affascinante e coinvolgente, che chiude degnamente questo album.
Dopo 30 anni di carriera, festeggiati in questi giorni, gli Anguish Force sono a mio avviso tra le migliori band di heavy metal italiano con i loro difetti ma anche con tantissimi pregi, questa forse è la loro migliore realizzazione e di sicuro la miglior formazione, onore e stima per LGD e i suoi pards!
Klaus Petrovic
Tracklist:
- Ten Reasons To Die
- To The Mirror
- Work Or Thrash In The Uncle’s Garage
- Born To Die
- Deep Coma State
- I Know
- Wuhan
- Life Is The Real Nightmare
- Brother Kills His Brother
- Pool Of Sins
- Anno: 2024
- Etichetta: Wanikyia Records
- Genere: Heavy Metal
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