Le tappe del pellegrinaggio narrate nel disco ‘On the Road to Santiago‘ assumono un profondo significato simbolico, che va ben oltre la mera dimensione geografica o storica del Cammino di Santiago. Nel concept di Parris Hyde With Mark Stone, il viaggio rappresenta la metafora della condizione umana: un percorso esistenziale che dall’inizio alla fine si configura come ricerca di senso, redenzione e trasformazione interiore.

Nel simbolismo tradizionale, il pellegrinaggio è visto come un cammino dalla nascita alla morte, in cui ogni tappa diventa occasione di confronto con i propri limiti, le proprie ombre e le proprie luci, in un continuo gioco di polarità tra materia e spirito, vita e morte, luce e tenebra. Ogni episodio musicale del disco corrisponde così a una fase di questo viaggio interiore, in cui il pellegrino affronta ostacoli, tenta la penitenza, cerca la redenzione e infine giunge a una meta che è sì geografica (Santiago, Finisterre), ma soprattutto simbolica: il confine ultimo, la fine e insieme il fine, ovvero il senso più profondo dell’esistenza.

On the Road to Santiago‘ segna il ritorno di Parris Hyde, figura storica dell’hard rock e heavy metal italiano, in una veste solista dopo una carriera trentennale e una decade di successi con la band omonima. In questo nuovo capitolo, Hyde si affianca a Mark Stone, anch’egli milanese, noto per i suoi progetti dark rock e gothic (StoneMoon) e numerose incursioni nel noise e nell’ambient. Il risultato è un concept album che si muove tra tradizione e sperimentazione, raccontando un pellegrinaggio che è insieme fisico, spirituale ed esistenziale, ispirato al celebre Cammino di Santiago.

Il disco si compone di dodici tracce che rappresentano le tappe di un viaggio, non solo geografico ma anche interiore, in cui la ricerca di senso si intreccia con la sofferenza, la redenzione e la speranza. L’incipit, ‘1075 A.D.‘, con campane monastiche e cori gotici e gregoriani, immerge l’ascoltatore in un’atmosfera solenne e misteriosa, che si dipana lungo tutto l’album attraverso testi in inglese e latino, rafforzando l’impronta epica e spirituale del concept.

Hyde e Stone danno vita ad sorprendente varietà di generi. La scrittura resta ancorata alla forma canzone, non ci sono cambi di tempo, mini-suite o strutture complicate e imprevedibili, ma ogni brano è trattato con sfumature differenti: dal metal sinfonico di ‘Through the Gates‘ al progressive thrash di ‘Sinner‘; dal doom di ‘Isabel‘ ai momenti acustici di ‘To the Cathedral‘ e della conclusiva ‘The End of the World/Finisterre‘ passando per le atmosfere prettamente progressive di ‘Days of Redemption‘ e ‘Gloria‘.

Parris Hyde si occupa di voce, chitarre, basso, pianoforte e orchestrazioni, mentre Mark Stone contribuisce con voce, chitarre acustiche e classiche. Completa la formazione il batterista Georg Ghiuzzy.

La curata produzione ci consegna un lavoro maturo, ambizioso e profondamente personale, che riesce a fondere la tradizione hard’n’heavy con una narrazione musicale e lirica ricca di sfumature. Verso Finisterre.

 

Filippo Marroni

 

Tracklist:

 

  1. 1075 A.D.
  2. Through the Gates
  3. Sinner
  4. The Fourth Way
  5. Days of Penance
  6. Isabel
  7. Mystic Journey
  8. The Indulgence
  9. To The Cathedral
  10. Days of Redemption
  11. Gloria
  12. The End of the World (Finisterre)

 

  • Anno: 2024
  • Etichetta: Free Mood Promotions/Heavy Load
  • Genere: Progressive Metal

 

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