La musica è considerata un’arte come le altre, e in un’epoca ancora presente alla coscienza di oggi ha maturato la pretesa di una sua autonomia estetica. Se però il tipo di coloro che intendono la musica come passatempo è di gran lunga più diffuso e si preoccupa ben poco della esigenza della autonomia estetica, ciò significa esattamente che una zona quantitativamente assai rilevante della cosiddetta vita spirituale ha una funzione sociale fondamentale diversa da quella che le aspetterebbe per il suo carattere specifico. Avvertire che questa funzione sarebbe quella appunto del passatempo non basta; la proposta del quartetto si può accostare al concetto di autonomia in un senso quasi avanguardistico del termine: il linguaggio artistico autonomo della musica rimanda ad una questione ontologica contenutistica ed una diatriba soggettiva sulla percezione della forma e della espressione. La scelta di esprimere i propri contenuti esperienziali (sia diretti che indiretti), al netto dei propri gusti personali, è totalmente a carico dell’autore e quindi anche la consapevolezza che certe forme “artistiche” potrebbero risultare ostiche alla medietà degli ascoltatori. Ma qui sta la fermezza di questo “Perpetual Imbalance“: come se non ci fosse altra soluzione, altra scelta stilistica così estrema per poter incarnare e far emergere certi concetti divenuti vieppiù nitidi e definiti nella mente di chi li ha concepiti.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Prelude To Failure
  2. Man Is Overrated
  3. Heavy Burned
  4. The Great Decay
  5. Endless Nightmare
  6. Scorn
  7. A New Famine
  8. Price To Pay
  9. Nowhere To Hide
  10. Abused By Life
  11. Disguise
  12. Total Indifference
  13. The Last Era
  14. Black Lungs
  • Anno: 2025
  • Etichetta: Time To Kill Records
  • Genere: Grindcore

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