Otto brani strumentali che fin dai accordi in minore della opener fanno capire che si spazierà in tutto ciò che rimanda ad una dimensione onirica, spaziale, eterea, un conflittuale confronto con una dimensionalità che esula dai concetti canonici della fisica moderna. Dario Orsini al basso e Matteo Kape alla chitarra è un duo livornese che è lontano, musicalmente parlando, dalla sonorità solari labroniche che spesso sono svagate e spensierate; in questo nuovo lavoro trovano luogo in termini valoriali le periferie, le tristezze, le vite consumate nei casermoni dell’edilizia popolare, una esistenza sospesa, travagliata e molte volte rabbiosa. I due toscanacci hanno mischiato sonorità, dinamiche, generi proprio come può succedere nella vita di ognuno di noi dove viviamo diverse situazioni emozionali; ci possiamo trovare distaccati dalla mondanità e l’unica testimonianza di questo allontanamento è rappresentato dal grigiore freddo e solitario di un rifugio tecnologico (“Echos Of Technology” è fra i Prodigy, i Tangerine Dream e i Mass Hysteria), dove, ancora, la disperazione è espressa in loop con accordi minori distorti a dovere, e la cieca rabbia viene delineata da un riffing di chitarra per certi versi molto simile a quello usato da tante band dedite al Black Metal.

Probabilmente questo “Tejat” non è propriamente per  tutti.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Through The Cosmic Silence
  2. Mu Geminorum
  3. Tejat B
  4. Echos Of Technology
  5. Dust, Chains And Trust
  6. Beneath The Machine
  7. Black Hole Architects
  8. The Looping Singularity
  • Anno: 2025
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Post Metal Electronic Dark

 

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