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Hellcowboys
HELLCOWBOYS - Hellcowboys
(2016 - Autoprodotto)voto: 5/10
Come Hellcowboys sono al debutto, ma i più attenti di voi potrebbero ricordarsi di loro per un paio di album sotto il nome di Carton, collezionando così complessivamente una decina di anni di anzianità di servizio musicale.
Dopo una suggestiva intro dal sapore desert rock, il breve disco di sei pezzi si apre con il biglietto da visita “Hellcowboys”, che richiama nel titolo (e solo in quello) lo scomodo paragone coi Pantera adombrato dalla band romana anche nelle foto che la ritrae all’interno del libretto.
Modern Slavery
KEROSENE - Modern Slavery
(2016 - Holier Than Thou Records)voto: 6.5/10
Ecco dopo quasi cinque anni d'attesa dall'ultimo lavoro intitolato 'Face The Real' il nuovo lavoro dei ternani Kerosene.
Anatomy of a Freaky Party
RAGIN' MADNESS - Anatomy of a Freaky Party
(2015 - Autoprodotto)voto: 8.5/10
A pochi mesi dalla pubblicazione del loro omonimo EP già recensito e promosso a pieni voti su IDM, i veneti Ragin' Madness tornano alla ribalta con la pubblicazione del loro primo album 'Anatomy of a Freaky Party'.
Ragin' Madness
RAGIN' MADNESS - Ragin' Madness
(2015 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
I Ragin' Madness, quintetto dedito ad un classico hard rock con influenze southern (citano tra le loro influenze i gloriosi Black Stone Cherry e nel sound delle chitarre ci sono tracce piuttosto corpose del grande Zakk Wylde, soprattutto nell'utilizzo degli armonici), si presentano con un E.P. composto da tre soli brani che, malgrado la brevità, dà l'idea di una band con un sound definito e con ottime prospettive.
Orpheus
NIGHTGLOW - Orpheus
(2014 - Bakerteam Records)voto: 6.5/10
Dopo l’ ottimo esordio con “We Rise”, i Nightglow tornano a distanza di poco più di un anno con il loro nuovo disco, “Orpheus”, dimostrando che di idee e materiale in cantina ce ne sono a profusione.
Death and Love
INBOUND LEGACY - Death and Love
(2014 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Progetto concepito a Roma nel 2013, l’EP 'Death and Love' degli Inbound Legacy, vuole fare da preludio ad un album completo, strutturato sotto forma di concept. In effetti la band dichiara, fin dalle note biografiche, di non volersi limitare alla musica, ma di voler proporre un prodotto ben più ambizioso ed ampio, con appendici visive, teatrali e addirittura letterarie, con espresso riferimento ad un romanzo di prossima pubblicazione.
Signs Preyer
SIGNS PREYER - Signs Preyer
(2012 - Red Cat Promotions)voto: 8/10
Quando ti ritrovi ad ascoltare album come quello che sto andando a presentarvi, c'è solo da togliersi il cappello e godersi la musica che si sta ascoltando.
I Signs Preyer provengono da Orvieto e nascono nel 2006. Band molto attiva, sopratutto sul fronte live dove i Nostri hanno condiviso il palco con gente del calibro di Pino Scotto, Fuzz Fuzz Machine, Paul Di Anno, Corrosion Of Conformity, Trick Or Treat.
Alla voce troviamo Corrado Giuliano, alla chitarra Enrico Pietrantozzi (membri fondatori), al basso Andrea Vecchione Cardini e dietro alle pelli Giacomo Alessandro.