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Rupert The King
MORTADO - Rupert The King
(2019 - Blasphemous Records)voto:
Inspiegabilmente questo lavoro di esordio dell'ex vocalist dei nostrani Extrema, è rimasto negli archivi della nostra redazione per circa tre anni.
Cell XIX
BULLET - PROOF - Cell XIX
(2022 - Sleaszy Rider Rec.)voto:
Nasce tutto in famiglia (nella band sono presenti padre e figlio) e come nelle migliori tradizioni o forse nelle favole quelle più belle, il finale ed il risultato sono un qualcosa che si avvicina ad una dimensione di eterea celestialità, un happy ending degno della consueta e compassata cinematografia americana quella dai colori pastello.
La band bolzanina (con innesti oltreconfini) arriva qui alla terza fatica in studio in poco meno di dieci anni di vita; una carriera che ha ricevuto fin da subito gli elogi sia da parte della stampa specializzata che da un buon numero di persone amanti evidentemente di un robusto Thrash con ampie aperture a cambi di tempo e a momenti più melodici.
Kubark Project
D - TOX - Kubark Project
(2021 - Volcano Records & Promotion)voto:
Proviene da Roma questa band che si dedica ad un Thrash che trae spunto dalle memorie slayeriane arricchendole in determinati passaggi di sonorità decisamente più moderne, facendo l'occhiolino ad una band come i Nevermore e non dimenticando comunque un ripasso delle lezioni lasciate ai posteri dal gruppo precedente del compianto singer dalla lunga chioma bionda.
The Dawn Of Ares
XENOS - The Dawn Of Ares
(2021 - Iron Shield)voto:
Dopo tre mesi riusciamo a commentare il nuovo cd del trio siciliano, ma la mancanza atavica di gente non tanto competente quanto affidabile che riesca cioè a scivere due, e dico due, recensioni al mese, porta poi a questi incredibili ritardi di pubblicazione.
Sotto l'etichetta tedesca Iron Shield, Danilo Ficicchia (batteria), Ignazio Nicastro (voce e basso) e Giuseppe Taormina (chitarra), dopo un anno dall'esordio, propongono già un altro full lenght, segno che, oltre agli impegni con l'altra band gli Eversin, Nicastro e compari hanno una particolare e ricca vena creativa.
ENEMYNSIDE
Dopo aver recensito qualche settimana fa il loro 'Chaos Machine', il nostro Leonardo ha posto qualche domanda agli Enemynside, leggiamo cosa hanno da dirci.
Siete attivi da tanti anni, come vedete la scena attuale al netto della situazione legata al Covid-19?
Chaos Machine
ENEMYNSIDE - Chaos Machine
(2019 - Rockshots Records)voto:
I thrashers romani hanno registrato circa un anno fa la loro quarta fatica in studio, a corollario di una carriera pluriennale che ha visto gli albori circa 27 anni orsono. Nati per volontà del chitarrista/cantante Francesco Cremisi con il nome di Scapegoat, nel 1999 con un demo all'attivo, si decide il cambio nell'attuale moniker. Non propriamente un fiume in piena per quanto riguarda la produzione, il combo capitolino è stato molto attivo invece nel sapersi proporre on stage. Ha diviso il palco sul territorio nazionale con nomi del calibro quali Dismember, Tankard, Behemoth, per fare qualche esempio in ordine sparso.
Reborn
NETHERBLADE - Reborn
(2020 - Volcano Records)voto:
Dal titolo fortemente evocativo come se i nostri cinque amici lombardi, pur avendo una giovane età (ma esperienza già accumulata in grosse quantità), fossero già stati un tempo persone anziane, avessero già vissuto ed avessero attraversato un periodo oscuro; perchè il titolo sottende una fase di caduta, di riflessione, di oblio, di morte (non nel senso fisico) dalle quali situazioni si può soltanto risalire, rialzare la testa: chi impara ad amare impara a soffrire. Anche la copertina stessa volendo si può intendere in maniera ambivalente (...
Sect Of Faceless
REVERBER - Sect Of Faceless
(2020 - Punishement 18 Records)voto:
Una fabbrica di acciaio nelle campagne maremmane, una caldaia a pieno regime di una locomotiva a vapore lanciata a mille, un altoforno che pompa magma incandescente senza soluzioni di continuità, un pugno in faccia che questi quattro romani assestano dritto nelle vostre belle facce gaudenti.
Una lezione magistrale per chi professa sempre e comunque un approccio evoluzionistico allo stile compositivo; una sintesi di potenza, una dimostrazione di forza che non ha eguali, lasciate ogni speranza o voi accademici del pentagramma perchè per manifesta inferiorità sarete costretti a lanciare la spugna ed arrendervi.
The Will The Reason And The Wire
SHOCKPROOF - The Will The Reason And The Wire
(2020 - Time To Kill Records)voto:
Un dedalo ben congeniato questo terzo lavoro del trio romano. I muri di questo labirinto sono spessi, solidi, umidi al tocco; andrete cauti, passo dopo passo, con la vostra torcia accesa ben salda nella mano, attraverso i lunghi corridoi, stando ben attenti a non accostarvi troppo ai pertugi oscuri perchè rischiereste di perdervi. A parte la prima track che è un intro, sono pezzi questi che non vi lasceranno respirare a fondo, dovrete sempre tenere alta la concentrazione altrimenti, tali sono i cambi di direzione, che sarà facile perdere la bussola dell'orientamento musicale.
At Whores With Satan
SOFISTICATOR - At Whores With Satan
(2018 - EBM Records)voto:
C'è chi ha assurto la birra e le tematiche derivate dal suo uso, consumo ed abuso come musa ispiratrice ed in questo i tedeschi (chi se non loro) Tankard (ma ultimamente anche i toscani Tossic) sono maestri nel miscellare ironia e musica; non mancano variazioni sul tema (vedi Ozzy Osbourne ed il suo "wine is fine") e sottolineature sugli aspetti benefici della prodigiosa bevanda e fonte di verità tale è la sua forza disinibitrice; c'è chi ha portato avanti la pesantezza dell'incudine come proprio verbo (i canadesi Anvil su tutti); chi infine, in generale, ha narrato vicende legate alla triade esistenzialistica sex, drugs and Rock and Roll e ci ha costruito sopra la propria fortuna oppure ne è st