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Born To Rot In Hell
RAZGATE - Born To Rot In Hell
(2023 - Punishment18 Records)voto:
Come i demoni e le creature tremebonde escono dall'addome del malcapitato metallaro protagonista della copertina del presente 'Born To Rot In Hell' dei toscani Razgate, così il loro thrash "de panza" viene proprio da lì, senza fronzoli o orpelli inutili, senza troppe elucubrazioni e lì va a picchiare duro, smontando qualsiasi artificioso estetismo. Attenzione però: il sound della band è tuttaltro che scarno e il songwriting è particolarmente ispirato, pur muovendosi nel ristretto campo di un genere affrontato e sviscerato in tutti i modi possibili e immaginabili.
Imposing Truck
MASS CRYSIS - Imposing Truck
(2023 - The Goatmancer Records)voto:
C'è un tir che si muove inesorabile sulle polverose highway dell'america thrashabonda, quella dei numi tutelari Hetfield e Mustaine; somiglia un po' a quello di Duel, celeberrima opera prima di quel geniaccio di Steven Spielberg e somigia un po' (troppo, forse) a un disegno di Eddie The Head di cui avevo una t-shirt dai tempi del Real Live One a Firenze, non serve che vi dica di quale gruppo, ma viaggia spedito e sferragliante, pronto a schiacciarvi senza pietà alcuna.
36 Ways To Die
REJCTION - 36 Ways To Die
(2023 - Art Gates Records)voto:
In base allo stereotipo che abbiamo di Napoli o più in generale del Sud d'Italia, siamo portati a pensare alla gente meridionale come persone allegre, solari, spensierate ed infinitamente accoglienti. Nulla di più vicino se ci accostiamo alla musica dei partenopei Rejction: già il titolo del loro debutto vi fa intuire che ben poco c'è da scherzare con questi quattro tipi.
L'etichetta spagnola ha accettato di buon grado di immettere nel proprio roster questo quartetto affezionato ad atmosfere molto accomunabili con un certo Thrash anni 80.
Entry Descent Annihilate
REIONIZED - Entry Descent Annihilate
(2022 - Autoprodotto)voto:
Otto pezzi scarni, diretti, freddi, in pieno stile Voivod quelli però fino alla pubblicazione del terzo album, il monumentale "Killing Technology".
Sintetica ed essenziale anche la biografia di accompagnamento: si legge che la band in realtà è un duo formato da Andrea (alla batteria) e da tale Cal (alla chitarra e voce), che si è costituito nel 2019 ed ha pubblicato il qui presente full - length di debutto dopo un ep dato alle stampe nel 2020.
Kingdom Of Madness
BRAINDAMAGE - Kingdom Of Madness
(1989 - Aua Records)voto:
Grazie al lavoro della Aua Records, di Gianluca Sinicco e di Marco Gulino potete trovare le ristampe in vinile sul sito Auashop.com e potrete godere appieno di quello che succedeva in Italia a fine degli anni 80, chiaramente del secolo scorso.
Still Alive.. And Now?
EXPLORER - Still Alive.. And Now?
(2022 - Iron Shield Records)voto:
In quasi vent'anni di carriera sono arrivati con questo "Still Alive... And Now?" alla quarta incisione dopo il debutto nel 2010 tramite split targato già dalla stessa etichetta discografica. Dopo l'uscita del primo album, datato 2011, la band compie un bel balzo in avanti riuscendo a condividere il palco con bands del calibro di Strana Officina, Raw Power, Sabotage, Exumer.
Wrapped Renaissance
DOSGAMOS - Wrapped Renaissance
(2022 - Autoprodotto)voto:
Fango, sudore, rabbia, urla lancinanti, pogo violento, teste vuote ossa rotte (scusate la citazione), benvenuti nell'Inferno personale della band parmense. Formatisi nel 2018 e fermi per forza di cose a livello di live, hanno sfruttato il periodo di blocco totale delle uscite perfino nel giardino di casa (!), per incidere il loro lavoro di esordio.
Rupert The King
MORTADO - Rupert The King
(2019 - Blasphemous Records)voto:
Inspiegabilmente questo lavoro di esordio dell'ex vocalist dei nostrani Extrema, è rimasto negli archivi della nostra redazione per circa tre anni.
Cell XIX
BULLET - PROOF - Cell XIX
(2022 - Sleaszy Rider Rec.)voto:
Nasce tutto in famiglia (nella band sono presenti padre e figlio) e come nelle migliori tradizioni o forse nelle favole quelle più belle, il finale ed il risultato sono un qualcosa che si avvicina ad una dimensione di eterea celestialità, un happy ending degno della consueta e compassata cinematografia americana quella dai colori pastello.
La band bolzanina (con innesti oltreconfini) arriva qui alla terza fatica in studio in poco meno di dieci anni di vita; una carriera che ha ricevuto fin da subito gli elogi sia da parte della stampa specializzata che da un buon numero di persone amanti evidentemente di un robusto Thrash con ampie aperture a cambi di tempo e a momenti più melodici.
Kubark Project
D - TOX - Kubark Project
(2021 - Volcano Records & Promotion)voto:
Proviene da Roma questa band che si dedica ad un Thrash che trae spunto dalle memorie slayeriane arricchendole in determinati passaggi di sonorità decisamente più moderne, facendo l'occhiolino ad una band come i Nevermore e non dimenticando comunque un ripasso delle lezioni lasciate ai posteri dal gruppo precedente del compianto singer dalla lunga chioma bionda.