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Game Over
INFERNO - Game Over
(2023 - Autoprodotto)voto:
Deve essere uno scherzo, un po' come quello che tre studenti universitari livornesi tirarono a tutta l'Italia intera nel lontano 1984 facendo credere che la testa ritrovata nei fossi della città labronica fosse un'opera dell'artista Modigliani; oppure questo cd deve essere considerato come una sorta di boutade musicale, una enorme presa in giro di tutto il pentagramma ed uno sberleffo irriverente a tutto l'impegno profuso in ore ed ore di studio da parte di chi la musica intende prenderla molto seriamente.
Dreams For Sale
HOCCULTA - Dreams For Sale
(2022 - Underground Simphony)voto:
La band milanese proviene dal profondo delle viscere del Metal anni 80: l'esordio su vinile è datato 1984, ma è con "Back In The Dark" dato alle stampe dalla Metal Master quattro anni più tardi, che raggiunge una certa notorietà a livello nazionale (la seconda uscita era in bella mostra fra gli scaffali del principale negozio di dischi della mia città).
Breakout
IRONWILL - Breakout
(2021 - Autoprodotto)voto:
Si nota subito che dietro a questo progetto c'è tantissima serietà, passione, impegno ed una costante volontà di cercare di portare a quante persone più possibili il proprio messaggio. Questo concetto viene spiegato molto bene nelle note di accompagnamento per la presentazione del singolo, corroborato dal video annesso, della title track: con questo album, si legge, la band vuole trasmettere un messaggio preciso per portare le nostre anime ad un risveglio dalle insidie del labirinto delle incertezze umane. Il capo progetto ci spiega che dovrebbe essere, questo risveglio, la meta di ognuno di noi ed anche l'inizio di un nuovo viaggio evolutivo.
Antropocene
NORAM - Antropocene
(2020 - Wanikiya Rec)voto:
Formatisi nel 2018 i napoletani, qui all'esordio con questo EP di cinque pezzi, propongono un Heavy Metal tendenzialmente classico, senza sbavature, con dei richiami comunque a sonorità decisamente moderne, più attuali e alternative ma non sconfinati nelle terre del Nu Metal.
Rage Of Bleeding Society
NIGHTGLOW - Rage Of Bleeding Society
(2019 - LogiIlLogic)voto:
Quasi un'ora di musica per questo prodotto inviatoci dall'etichetta Logillogic che ci presenta questi baldi giovani provenienti da Sassuolo, i quali formatisi più di dieci anni orsono, passando anche per una tribute band dei Manowar, arrivano dignitosamente a questa prova che oserei definire maschia, diretta senza tanti fronzoli.
Witness
FAKE IDOLS - Witness
(2016 - Scarlet Records)voto: 8.5/10
Un meteorite che si scaglia direttamente contro ogni forma di ipocrisia...ecco come definire il dinamitardo "Witness" dei Fake Idols.
Il quintetto friulano sforna un album metal moderno con vene stradaiole, strizzando l'occhio ad una sorta di glam alla ennesima potenza. "Out Of The Gear" apre con le potentissime chitarre di Ivan Odorico e Cristian Tavano, mentre il vocalist Claudio Coassin sfoga tutta la sua rabbia con una performance carismatica.
Segue un altro cavallo di battaglia da cui è stato tratto un video ufficiale, "Mad Fall": qui figura la comparsa speciale di Phil Campbell.
Welcome Aboard
SAIL AWAY - Welcome Aboard
(2016 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Il Piemonte non tarda a proporre una delle band emergenti più interessanti del 2016, i Sail Away si affacciano sulla scena metal con il loro primo album "Welcome Aboard". Nonostante si tratti di un lavoro autoprodotto, possiamo assaporarne le potenzialità.
Orpheus
NIGHTGLOW - Orpheus
(2014 - Bakerteam Records)voto: 6.5/10
Dopo l’ ottimo esordio con “We Rise”, i Nightglow tornano a distanza di poco più di un anno con il loro nuovo disco, “Orpheus”, dimostrando che di idee e materiale in cantina ce ne sono a profusione.
Signs


SKW - Signs
(2014 - Bagana Records)voto: 8.5/10
'Signs', il nuovo lavoro del 2014 degli SKW, è sotto molti punti di vista il loro miglior disco, dove spiccano gli ottimi arrangiamenti e soluzioni tecnico compositive, che sono esaltate al meglio dall'ottimo impegno in fase di produzione.
Asylum
KPANIC - Asylum
(2013 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Album di debutto per questa band perugina di recente formazione. I Kpanic propongono un genere abbastanza originale che, più che rifarsi al nu metal e al crossover (come la stessa band dice), è invece catalogabile come 'alternative rock/metal' a tutti gli effetti con innegabili influenze grunge e new wave. Infatti, anche a livello di sound, ciò che ascoltiamo è essenzialmente diverso dal nu metal e crossover a cui siamo abituati ma molto più vicino alle sonorità grezze e 'vintage', tipiche del grunge e, a tratti, dello stoner e del post-punk.