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Withering In Dust
HATEFUL DESOLATION - Withering In Dust
(2014 - Autoprodotto)voto: 7/10
Finalmente un prodotto in ambito depressive black metal che mi convince fin dal primo ascolto. Gli Hateful Desolation sono un progetto a quattro mani a cavallo tra Egitto e Italia: da un lato Void, già mastermind del progetto Frostagrath con cui ebbi a che fare tempo fa (seppur non su queste pagine per ovvie ragioni geografiche), e qui responsabile di tutti gli strumenti; dall'altro il nostro Gray Ravenmoon, appena sedicenne al momento delle registrazioni, dietro al microfono.
Fornost Erain
THE UNCHAINING - Fornost Erain
(2014 - Autoprodotto)voto: 7/10
È passato poco più di un mese da quando parlai (non troppo bene, ad onor del vero) di 'Ruins At Dusk' di The Unchaining ed eccolo qua di nuovo, pronto a riscattarsi col nuovo lavoro 'Fornost Erain' fresco fresco di pubblicazione: e basta un rapido ascolto per rendersi conto che la qualità è migliore rispetto all'episodio precedente, e di che tinta.
Ruins At Dusk
THE UNCHAINING - Ruins At Dusk
(2013 - Behemoth Productions)voto: 5.5/10
Quando si parla di black metal atmosferico, uno si aspetterebbe una produzione non dico cristallina, ma quantomeno abbastanza curata da permettere di valorizzare le sonorità proposte. Spulciando nella mia collezione per trovare un controesempio qualitativamente degno di interesse, devo tornare indietro fino al 2001: anno in cui i Wyrd diedero alla luce tale 'Heaten'. Rischiosa dunque la scelta dei The Unchaining, che per il loro nuovo lavoro 'Ruins At Dusk' optano per un suono acido e grezzo che si colloca a metà tra le cose più ruvide dei Darkthrone e i primi Ulver, quelli accusati di aver registrato in mezzo al bosco.
L'Infinita Vanità Del Tutto
COIL COMMEMORATE ENSLAVE - L'Infinita Vanità Del Tutto
(2014 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Forse per l'inclusione del termine Coil nel nome della band, forse perché questo prodotto è un concept album interamente incentrato su Leopardi, ma le aspettative che avevo riposto nei Coil Commemorate Enslave erano piuttosto alte. Aspettative che non sono state pienamente mantenute, nel senso che questo album non è proprio riuscito a coinvolgermi, neanche dopo ripetuti ascolti.
Nigredo
JANVS - Nigredo
(2014 - Avantgarde Music)voto: 8/10
I Janus (sì, in minuscolo si scrive normalmente con la u...) sono una delle certezze che il panorama black metal italiano ci ha offerto nell'ultimo decennio. Tuttavia, non siamo qui a parlare di un nuovo capitolo nella loro discografia, bensì della riproposizione del primissimo vagito, quella demo 'Nigredo' con cui nel 2004 tutto ebbe inizio. La stessa 'Nigredo' si presenta oggi a noi nell'abito buono, interamente rimaneggiata e riregistrata, caratteristiche queste che ci permettono di valutarne al meglio la componente musicale grazie a un suono all'altezza.
Vita?
VITA ODIOSA - Vita?
(2014 - Lupus Niger Productions)voto: 6.5/10
Lunghissimo nuovo lavoro per il progetto Vita Odiosa, oltre un'ora e mezzo di musica non a caso spalmata su due cd. Una durata che già in partenza potrebbe scoraggiare molti potenziali ascoltatori ma, si sa, il mondo del depressive black metal è spesso schivo e refrattario e questa è solo una delle svariate caratteristiche che lo rende tale.
Ora, sulla qualità del prodotto non ho molto da dire (salvo forse che ogni tanto si cade in qualche citazione magari involontaria ma comunque troppo evidente). Ci ho messo un po' ad assimilarlo, ma questo è normale. Ritmi molto lenti, con drumming davvero poco invasivo, e riffing protratto a oltranza vanno a costituire ben più che una solida base.
Psykhe Comatose Disorder
DORMIN - Psykhe Comatose Disorder
(2013 - Beyond Prod)voto: 4.5/10
Anche se è da un po' che non sono 'sul genere', ho deciso di seguire un poco le premesse autobiografiche preannunciate dai Dormin, band che ci rilascia il suo "Psykhe Comatose Disorder" rimarcandone il concept abbastanza 'sentito' del frontman.
E quindi il disco ci appare come 'dovere morale' dicono, qualcosa che indaga nei meandri umani e vuole trasporre in musica probabilmente emozioni o frammenti di vissuto.
Allora procediamo!
Throned Upon Ashes Of Dusk
ENTHRONING SILENCE - Throned Upon Ashes Of Dusk
(2013 - Dusktone)voto: 7/10
Considerando che gli Enthroning Silence sono in giro da oltre un decennio (il loro album di debitto risale al 2002), è difficile che passi inosservato il lungo silenzio a cui questo album pone finalmente la parola fine. Nove anni: tanto c'è voluto prima che 'Throned Upon Ashes Of Dusk', terzo episodio discografico della band, potesse vedere la luce. Ma adesso la frangia più depressiva e desolata del black metal italiano è pronta ritrovare uno dei propri precursori ed alfieri.
Demon's Tears
EK ERILAR - Demon's Tears
(2011 - Autoprodotto)voto: 5.5/10
Qualche tempo fa vi parlammo del progetto Ek Erilar, one mand band portata avanti da Marco Gamba, a proposito dell'album 'The Rune Wizard'.
Ascoltando questo breve demo, 'Demon's Tears', composto da tre tracce più intro ed outro, ci si ritrova al cospetto dell'embrione che ha portato alla concezione del succitato album.
Morning Dew
MORNING DEW - Morning Dew
(2011 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Devo ammettere che prima d'ora non mi era mai capitato un disco black metal dai colori di copertina così accesi: un buon 90% dei gruppi optano di solito per un classicissimo bianco e nero, e i restanti adottano comunque tinte cupe, plumbee, opprimenti. No, niente di tutto questo: per il proprio autointitolato debutto i Morning Dew scelgono un panorama in cui l'intenso verde di un paesaggio collinare va a contrastare con un cielo velato in cui una timida luce tenta di farsi strada tra le nubi. La primissima impressione che mi ha trasmesso è stata una sorta di “viandante sul mare di nebbia” seppur in versione (molto) meno tormentata e più luminosa.