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Nebra
OMEGA - Nebra
(2021 - Dusktone)voto:
Gli Omega nascono nel 2012 come un progetto parallelo dei Deadly Carnage (Post-Black dall’Italia) con cui condividono tre membri (Alexios, Adres, Marco). La volontà di questo progetto è creare un sound oscuro, opprimente e intricato tramite brani estremamente lunghi che fondono snorità Black, Doom e Dark Ambient.
Così si autodefiniscono gli Omega, combo di Rimini che mi ha convinto in pieno.
Iniziamo col dire che il quarto componente è Mike Crinella (Chitarre, Synth, Piano) che neanche a dirlo sa ben inserire parti di piano dal sapore jazz e synth atmosferici claustrofibici.
Niger
MOMBU - Niger
(2013 - Subsound Records/Goodfellas)voto: 9/10
Di Mombu abbiamo già parlato diffusamente due anni fa (cfr. questa recensione), quindi non mi dilungherò oltre. Niger è il secondo lavoro del duo romano formato da Luca T. Mai (Zu) al sax baritono e da Antonio Zitarelli (Neo) alle percussioni.
Songs Of Faint And Distortion
PSYCHOFAGIST |W/ NAPALMED - Songs Of Faint And Distortion
(2013 - Memorial Records / Fobofile Productions)voto: 9/10
Gli Psychofagist sono impressionanti.
Punto.
Il trio di Novara ha sfoderato un altro capolavoro al nome di "Songs Of Faint And Distortion". In questo disco si sono fatti supportare dai Napalmed, trio Ceco dedito alla sperimentazione sonora e al rumorismo più assurdo e non convenzionale.

K2
ADIMIRON - K2
(2011 - Bakerteam Records)voto: 9/10
Sondando in lungo e in largo gli umori della piazza metallara, si percepisce con assoluta limpidezza come quella appena conclusasi sia stata certamente un'annata molto proficua per la scena italiana. Ebbene, allo stesso modo e con altrettanta fermezza, si può affermare che gli Adimiron rappresentano l'ennesima, graditissima conferma in tal senso. Senza alcun dubbio.
Rotten Light
LAETITIA IN HOLOCAUST - Rotten Light
(2011 - Autoprodotto)voto: 7/10
Si definiscono black metal a livello spirituale piuttosto che musicale i Laetitia In Holocaust, e a conti fatti questa descrizione riassume nel miglior modo quella che è la proposta della band. Non si può parlare di black metal, perché il suono delle chitarre è sempre pulito, seppur pieno di effetti; non si può parlare di shoegaze, perché parti rabbiose con un drumming martellante come l'incipit di 'Black Ashen Autora' o la fase finale di 'The Inaccessible Door' risalgono chiaramente ad un altro tipo di tradizione, come pure le linee vocali; e nemmeno di ambient, visto che le parti puramente atmosferiche, pur presenti in buona quantità (si senta 'Dialogue With The Sun' in proposito) non costituiscono certo il nucleo della situazione.
Mombu
MOMBU - Mombu
(2011 - Subsound Records)voto: 9/10
Diciamo subito, per chiarezza, che questo NON è un album metal, anche se, qua e là, si possono cogliere vari frammenti metallici impazziti tra le pieghe degli otto brani che vi sono contenuti. Mombu è un progetto parallelo che vede coinvolti Luca Mai degli Zu (sassofono e strumenti tradizionali africani) e Antonio Zitarelli dei Neo (batteria e percussioni), coadiuvati da alcuni ospiti, tra i quali Stefano Ferrian, uno dei più valenti chitarristi della scena avantgarde nazionale.
Sunya
TALISMANSTONE - Sunya
(2011 - Graveyard Confessional/Alkemist Fanatix)voto: 8/10
Gruppo particolare e sicuramente atipico per le pagine di Italia di Metallo, i TalismanStone vengono da Ravenna e sono in tre, con ben due bassisti in formazione (Andrea ed Erica) e nessun chitarrista. La formazione è completata da un'altra fanciulla, la batterista Lucia, e i nostri ricorrono anche a strumenti che esulano dai canoni ortodossi del rock, quali sitar, synth e tabla. Sunya è il loro album d'esordio e non è di semplice catalogazione, muovendosi in modo serpeggiante tra cupezza doom, rigore math, suggestioni psichedeliche e attitudine industrial.
