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Vestigium Mortis
NOTT - Vestigium Mortis
(2018 - Obscvrvs Records )voto:
Tributo alla Morte sin dal titolo, quello che il nostro Mortifero, con questo ultimo lavoro fa senza troppi fronzoli e senza risultare banale, né ripetere ciò che ci aveva proposto nel precedente “Disfacimento”.
5 brani di black metal tirato, ma mai buttato via a casaccio, racchiusi da intro e outro in latino, che vedono la partecipazione di Noctuaria, così come avviene ormai anche in sede live.
Deception's End
HERUKA - Deception's End
(2018 - Narcoleptica Productions)voto:
Parlare di questo lavoro del combo romano Heruka, non é assolutamente un'impresa semplice. Non lo é per svariati motivi che contrastano pienamente con la proposta in se. Un lavoro che per un ascolto veloce parrebbe scarno e privo di fondamenta ma che in realtá, nonostante tutto, ha tanto da dire e mettere in mostra. Il fatto che i nostri abbian presentato ben sedici brani in questa loro opera farebbe suonare un campanello d'allarme che indicherebbe una band troppo indulgente nel sfornare brani o al contrario una che sa dove andar a parare senza timore di fare una figuraccia e sembrare troppo spavalda.
Dodekaprofeton
PROFEZIA - Dodekaprofeton
(2018 - Moribund Records)voto: 8/10
Finalmente é arrivato il nuovo lavoro di Profezia, gruppo ormai storico dell'underground italiano (prima one man band ed ora con una lineup vera e propria) e spesso lontano da copertine e proclami sul web nonostante i suoi venti anni - quasi - di attività. Eppure, va detto, questo nuovo lavoro va assolutamente complimentato e con "Dodekaprofeton" la band italiana ha finalmente raggiunto un livello di "perfezione" che non puó piú essere ignorato.
Altar of Fear
LILYUM - Altar of Fear
(2017 - Vacula Productions)voto:
“Altar of Fear” è il nome dell’ultima creazione dei LILYUM, band torinese attiva dal lontano 2002.
D’annata 2017 invece, questo lavoro pare segnato dalla volontà di inserirsi in quella lunga tradizione black metal old school a cui appartengono svariati gruppi che il mio giovane cuore ama ancora (Bathory, Darkthrone, Gorgoroth – per citarne una manciata).
In questo caso, mi trovo davanti 7 tracce abbastanza genuine e senza troppi fronzoli in cui dominano i blast beats e riffs di matrice nordica, sui quali si incorniciano le liriche distruttive di Lord J. H. Psycho.
Gaerea
GAEREA - Gaerea
(2016 - Everlasting Spew Records)voto:
I Gaerea sono un gruppo misterioso e decisamente occulto, che preferisce non far parlare di sè come musicisti ma piuttosto far parlare la musica.
I quattro componenti incappucciati (scelta non troppo originale) debuttano con questo omonimo Ep composto da cinque brani molto validi in cui il gruppo crea un percorso vario che si avvicina al black metal d'avanguardia sviluppato in Islanda senza però dimenticare di onorare la tradizione della nera fiamma.
Transcendence Hymn
DAMNATION GALLERY - Transcendence Hymn
(2016 - Masked Dead Records )voto: 6.5/10
Quando si ascolta un disco, di qualsiasi genere esso sia, bisognerebbe che la sua anima entrasse dentro l'ascoltatore e che l'atmosfera dell'opera riesca a colpire nel segno lasciando un alone di curiosità. In alcuni generi musicali (Prog, Dark, Doom in primis) l'Italia è sempre stata molto avanti rispetto alla scena estera.
De Sanguni Tintu
ACCABBADORA - De Sanguni Tintu
(2016 - Autoprodotto)voto: 8.5/10
'De Sanguini Tintu' è il debutto dei sardi Accabbadora, band nata nel lontano 2007, che giunge a noi dopo una lunga gestazione e diversi cambi di line up.
La lunga attesa però è stata ripagata dall'altissima qualità dei brani proposti dal gruppo, arrangiati in maniera superba e ricchi di dettagli e sfumature.
Nemo Optavit Vivere
INSONUS - Nemo Optavit Vivere
(2016 - Autoprodotto)voto: 7/10
Il neonato progetto Insonus è un duo dedito a un raw black metal di stampo nichilistico, fatto di brani dalle strutture tutto sommato lineari e dai ritmi piuttosto sostenuti e aggressivi. Pochi sono ad onor del vero i rallentamenti, per lo più concentrati in ‘Bury Me’.
Quello che personalmente reputo uno dei difetti principali della scena black metal odierna, ossia il massiccio e assolutamente sproporzionato utilizzo della voce, non sfiora assolutamente la ricetta degli Insonus: il grosso della proposta è strumentale, il cantato compare di tanto in tanto con brevi urla peraltro tenute in secondo piano rispetto alle chitarre anche in quanto a volume.
East Coast Annihilation
GOAT VOMIT NOISE - East Coast Annihilation
(2015 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Ok, lo confesso. Vedendo il nome della band ho pensato «ok, questi sono i soliti cazzoni che fanno casino e basta; ascolto il disco una volta, tanto saran tutti brani corti, diciamo 25 minuti in totale, lo stronco e me la cavo abbastanza in fretta». E invece.
E invece ‘East Coast Annihilation’, il primo episodio sulla lunga distanza dei Goat Vomit Noise, è tutt’altro che un disco da cazzoni. Siamo in presenza di un lavoro di ottima fattura, pieno di rimandi alle colonne portanti del black metal dei tempi migliori, e da cui emerge chiaramente un notevole impegno profuso nella fase compositiva.
Randir
TAUR IM DUINATH - Randir
(2016 - Depressive Illusions Records)voto: 8/10
Esordio per il progetto campano Taur Im Duinath, one man band guidata dal polistrumentista Francesco Del Vecchio, musicista già attivo in altri gruppi della zona.
"Randir", nonostante sia solo una demo, è un disco prodotto molto bene con ottimi suoni e ogni singolo aspetto risulta molto curato, a partire dalla bellissima copertina raffigurante un viaggiatore immerso nella natura.
Il nome del gruppo, che significa terra tra due fiumi, e il nome dell'album "Randir", che significa viaggiatore, derivano dall'universo di Tolkien.