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Rebirth
A REASON TO BEGIN - Rebirth
(2022 - Ad Noctem Records)voto:
Sembra ormai pacificamente accettato che le forze di un uomo solo non bastino a redigere la storia della musica. Diventa quindi difficile riuscire a carpire veramente le motivazioni stilistiche che hanno portato il combo piemontese a questo tipo di espressione musicale. Ma c'è da dire anche che non sono aumentate a dismisura soltanto le notizie, ma perfino le possibilità di ascolto e ciò consentirebbe condizioni privilegiate di lavoro quali un povero critico di fine Ottocento tale Ambros non poteva nemmeno immaginare.
Explanation To Failure
FIVE MINUTES HATE - Explanation To Failure
(2016 - Buil2Kill Records)voto: 5/10
Formatisi nel 2004 i Five Minutes Hate decidono di rifarsi alla scena di Goteborg e di suonare un Melodic Death Metal che però prende spunto anche da altri generi. Così la band piemontese fra concerti e cambi di line-up giunge all'incisione del primo disco, che solamente nel 2016 vede la luce.
Il disco si apre con 'Change your Life'. L'inizio è intrigante ma quando la voce entra in scena rimango basito.
Come se il cantante degli Hatebreed suonasse negli In Flames. Il ritornello è un copia e incolla noioso mentre nell'inciso sembra che l'afonia colpisca di colpo il vocalist della band.
Checkmate
INALLSENSES - Checkmate
(2016 - Club Inferno Ent.)voto: 7/10
Ritornano i Casertani Inalsenses a dar seguito al valido album del 2012 (“Hysterical Psychosys”) con questo EP digitale dal titolo “Checkmate” per Club Inferno Ent. sub-agenzia di My Kingdom Music.
Le coordinate generali si spostano dal death metal verso un thrash con influenze thrashgroove e metalcore, ma la band mostra una propria maturazione stilistica frutto del lavoro degli ultimi anni.
Gateway To Oblivion
BREATH TO DIE - Gateway To Oblivion
(2015 - The Crowns Studio)voto: 6/10
I Breath To Die, recentemente chiamatisi Drowning Thy Issues, sono una giovane band bellunese nata nel marzo del 2013. Alla fine dello stesso anno danno vita al loro primo EP dal titolo “In Your Face”.
Dopo alcuni cambi di line up, la band giunge nel 2015 al suo primo full lenght dal titolo “Gateway To Oblivion”.
Earthless
STRAIGHT TO PAIN - Earthless
(2015 - MYO Agency)voto: 7/10
Quando si parla di metalcore si tende spesso a perdere di vista il punto di partenza: ossia la fusione tra elementi metal ed elementi provenienti dalla scena hardcore. Col tempo il significato è stato distorto fino a indicare un genere a sé stante; ma gli Straight To Pain non si sono fatti fregare.
Prior
BRAID SKILL - Prior
(2015 - Autoprodotto)voto: 6/10
Potrò sembrare ripetitivo ma per me il metalcore nonostante un fiorire sempre più massiccio di gruppi, perlomeno qui nel belpaese, è un genere che è già morto e sepolto. Non un accenno a modificare qualcosa, canzoni quasi sempre indistinguibili l'una dall'altra, voci sempre uguali, insomma monotonia letale.
Redemption
GOT NO EGO - Redemption
(2015 - MYO Agency)voto: 7/10
Per capire se un prodotto è di buona fattura spesso bastano poche note, e questo è il caso dei Got No Ego (che avevamo già conosciuto anni fa con 'Where Is Your Light'). Di prodotti metalcore ne escono parecchi, ma non tutti dimostrano la stessa cura a livello di produzione, arrangiamenti e quant'altro.
Of Kings & Heroes
LET THEM FALL - Of Kings & Heroes
(2015 - Autoprodotto)voto: 6/10
Giungono al secondo ep i Let Them Fall, band metalcore animata da un'instancabile voce femminile. Voce che non è usata per creare partiture melodiche, come inizialmente temevo, bensì per dar vita a un potente scream, forse un po' piatto ma dal sicuro impatto. Ne escono impreziositi specialmente i (non frequentissimi) momenti di dualismo con l'altra voce, quella maschile di uno dei due chitarristi.
L'ep, nei suoi venti minuti di durata, si presenta nel complesso piuttosto scolastico ma sempre solido e intenso. Ho apprezzato in particolare la conclusiva 'Shape Of Glory', feroce nella prima parte, melodica in coda, e con un rallentamento assassino nel mezzo.
Code 301
L.O.V. - Code 301
(2015 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Album di debutto per i L.O.V., aka Loudness Of Violence, dediti a un metalcore/deathcore che suona indubbiamente maturo nei suoni e nelle architetture. 'Code 301' si snoda prevalentemente attorno a un ottimo impatto, coadiuvato da vocals acidule che fanno il loro sporco lavoro. Ma ad avermi piacevolmente convinto è per lo più un riffing che spesso va a sposare sonorità groove, creando così qualche punto di fuga dalla matrice melocore che anima il disco.
Monolith
THE EXPERIMENT ONE - Monolith
(2015 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Niente male per un ep concepito in nemmeno sei mesi dalla nascita della band. I The Experiment One propongono una musica che più che al metalcore si avvicina a un solido e roboante (post) deathcore, e riescono a non ristagnare nei canoni del genere adottando piuttosto soluzioni che sanno spaziare e rendere ben meno scontato questo prodotto.
Ne esce un disco vario, in cui risaltano soprattutto 'A Burning World' con un sound delle chitarre davvero glaciale, quasi black in alcuni punti (es. il riffing di apertura), e la title-track 'Monolith' che parte piano e man mano cresce nel suo incedere, melodica e al tempo stesso misteriosa.