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Horrend
KAIVS - Horrend
(2023 - Autoprodotto)voto:
I romani Kaivs, ci propongono il loro demo, ispirato al death metal dei primi anni 90. Da subito si capisce la passione per il sopracitato genere, 'Horrend' è diretta, come i vecchi Dismember. Senza orpelli musicali, macina riff distorti dal suono old school, struttura semplice ed efficace, voce perfetta per il genere proposto. Se proprio devo trovargli un difetto, a mio parere ci voleva qualche variazione in più, come il bel finale rallentato.
La devastazione sonora continua con 'Krushing all the Altars', anche qui assalto sonoro ben calibrato, i suoni del demo sono esattamente quelli che servono, qui ci sono accenni di stop and go, ma come il precedente rimane un po' piatto.
Front Toward Enemy
HUSQWARNAH - Front Toward Enemy
(2021 - Fuel Records (LP) / Reborn Through Tapes (MC))voto:
Se, nonostante la sua complessità, il nome “HUSQWARNAH” vi è familiare, probabilmente è perché deriva dalla storpiatura di quello della città svedese sede dell’omonima fabbrica della vostra motocicletta, motosega o elettrodomestico. Ma prima di questa riconversione civile, la Husqvarna Vapenfabrik, fin dal diciassettesimo secolo, produceva armi.
Dwellers of Apocalypse
DAEMONIAC - Dwellers of Apocalypse
(2020 - Xtreem Music)voto:
I Daemoniac sono una band old school death metal, di matrice svedese, formata da Max e Matt, ex membri degli Horrid.
Si evince subito il timbro della band, ispirata alla scena scandinava di inizio anni 90, l'album è quindi per appassionati del genere che meglio possono apprezzarlo più di tutti. Riconoscibilissimi i suoni editati da Sunlight Studios, adatti per il genere, calzano a pennello per l'intero album.
World of Chaos
ULVEDHARR - World of Chaos
(2019 - Scarlet Records)voto:
'World of Chaos' è il nuovo album degli Ulvedharr, roccioso come sempre, con il loro black death diretto e ben suonato.
Si parte subito in scioltezza con 'What We Have Done', da pogo scatenato, in cui si nota immediatamente la produzione di alto livello, i suoni perfetti e la sezione ritmica che martella come non mai. Il brano procede da tritaossa, senza compromessi, corredato da una voce possente, ritmo tra lo swedish e alcuni rimandi folkeggianti fino a un perfetto assolo di chitarra che rende il brano veramente appetibile per tutti i metallari.
Total War
ULVEDHARR - Total War
(2017 - Scarlet Records)voto:
Nuovo album per Ulvedharr, gruppo di Bergamo, che tramite Scarlet Records pubblica "Total War" album Death metal con forti influenze Thrash.
The Black River
HASTUR - The Black River
(2016 - Black Tears)voto: 7.5/10
Ci troviamo di fronte ad un album Death Metal dal sapore old school ma completo, che varia nella sua unità, un prodotto maturo e valido, sia per suono che per intenzione.
Nei riff si nota una certa maturità, quel gusto thrash portato però nel metal estremo, derivato da anni di attività.
Stiamo parlando di "The Black River" degli Hastur, gruppo genovese in piedi sin dal '93, in cui militò anche Trevor dei Sadist.
Negli anni subiscono tanti cambiamenti di lineup, tanto che oggi solamente il batterista Hayzmann fa ancora parte della formazione originale.
Endogena
DISTRUZIONE - Endogena
(2016 - Jolly Roger Records)voto: 7/10
A 20 anni dall'uscita di questo disco (1996 Polygram, solo in formato cd, ora introvabile), i Distruzione, dopo l'uscita del nuovo album "Distruzione" che celebra i loro 25 anni di attivita', decidono di ristampare in CD e per la prima volta in vinile "Endogena" con la Jolly Roger Records. Questo fù il primo album di una band death metal con testi in italiano, che come stile nel tempo e' diventato old school. Ci sono varie influenze che spaziano dal thrash/death metal fino all’ hardcore e al crust.
Black Chaos
PROFANAL - Black Chaos
(2012 - Iron Tyrant)voto: 8/10
Seguo i Profanal praticamente dagli esordi ed è dunque per un vero piacere recensire 'Black Chaos', primo album per la Death Metal band livornese. Ciò che apprezzo maggiormente del five piece toscano è il non aver mai mutato il proprio sound: partiti come band di Old School Death Metal, sono rimasti ben piantati in quel genere, sfoderando sempre e comunque buonissime produzioni.
Le sette canzoni (cui s'aggiungono un'intro e un'outro) che compongono 'Black Chaos', vantano una produzione che mette decisamente in risalto la potenza sprigionata dal quintetto capitanato dalla vocalist Rosy.