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Equilibrium Part II
GLACIAL FEAR - Equilibrium Part II
(2013 - Autoproduzione)voto: 9/10
È con grande piacere che salutiamo il ritorno di Glacial Fear, quartetto di Catanzaro tra i più validi qui in Italia nell'ambito di uno stile generalmente noto come deathcore (anche se nel loro sound confluiscono, come vedremo nel seguito di questa recensione, tante altre influenze).
Ignite The Revolt
KIJU - Ignite The Revolt
(2010 - Serpentine Records - Masterpiece Distribution)voto: 6.5/10
Terzo album per il quintetto toscano Kiju, a distanza di cinque anni dal precedente 'Demo(n)cracy', 'Ignite the revolt' ci presenta una band dedita ad un thrash-core molto feroce e violento, ben lontano dall'impostazione melodico-commerciale che il thrash metal ha assunto negli ultimi anni in relazione all'opera di bands quali i Trivium, e piuttosto incentrato sull'aggressione sfrenata tipica di un hardcore ai limiti del crossover- e qua viene naturale il nome degli Hatebreed.
Becoming the absolute
WRATH PROPHECY - Becoming the absolute
(2010 - Hot Steel Records/Andromeda)voto: 7.5/10
Estranei a qualsiasi moda, indifferenti ai clichès dell'heavy metal, pazzi al punto giusto: signore e signori... i Wrath Prophecy! I quattro ragazzi, poco più che ventenni e provenienti da Belluno, dopo 2 demo (2 Thousand and Hate e Try Thisillusion) entrano in studio e registrano il loro primo CD dal titolo Becoming The Absolute. Il disco è autoprodotto, ben registrato e con una bellissima copertina.L'urlo del vocalist Matteo apre le danze in Spaccio Pt.1 e si rimane subito storditi dalla follia schizofrenica del songwriting: la chitarra di Marco macina riff su riff sempre differenti con Francesco al basso e Gabriele alla batteria che si rincorrono in un susseguirsi di cambi di tempo progr, jazz, metalcore, math rock.
"Equilibrium Part I"
Glacial Fear - "Equilibrium Part I"
(2009 - Do It Yourself Conspiracy)voto: 9/10
Verso la fine del 2009, a un paio d’anni di distanza da Filthy Planet, il loro terzo lavoro sulla lunga distanza, i Glacial Fear sono tornati con una nuova (auto)produzione, a titolo Equilibrium Part I. Quattro brani ottimamente registrati al Soundfarm Studio di proprietà del chitarrista e membro fondatore Gianluca Molè, che ripropongono il quartetto calabrese ai vertici del metal italiano. Metal e non solo nella loro musica, tuttavia, in quanto i Glacial Fear hanno anche solide influenze hardcore, come dimostrano sia la scelta, molto originale, di coverizzare un brano dei Refused, sia l’impostazione vocale del cantante Peppe, di matrice screaming sulla falsariga di quanto proposto da Converge e Hatebreed, ad esempio.