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Orietur In Tenebris Lux Tua
NAZGUL RISING - Orietur In Tenebris Lux Tua
(2014 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
I Nazgul Rising sono una band attiva dal 2001 e ci propongono un bel black sinfonico di tutto rispetto.
Dopo un intro battagliero, i nostri cominciano a scagliare tutta la loro violenza nell'opener 'Battlefield of Desolation', black tradizionale che si mischia alle atmosfere dei Dimmu Borgir.
I ragazzi pestano, bravi nelle esecuzioni e ottimi i suoni. Se proprio vogliamo andare a trovare il pelo nell'uovo, la voce è sempre uguale (volutamente credo) senza troppe variazioni e registrata a mio parere ad un volume troppo basso rispetto al resto.
Excision
ÆGRE - Excision
(2014 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Tra una storia e l'altra è da oltre un decennio che gli Ægre sono attivi, per quanto inizialmente sotto un altro nome; ma questo lungo arco di tempo li ha visti dare alla luce un solo ep. Finalmente oggi siamo qui a parlare del primo album vero e proprio, la cui uscita è prevista per il 3 di aprile.
Funeral Nation MMXII
HORTUS ANIMAE - Funeral Nation MMXII
(2012 - Thrash Corner Records)voto: 6/10
Grande opera di ripescaggio storico per gli Hortus Animae, che in un colpo solo ci ripropongono in un box di due cd tutti e tre i full-length pubblicati nell'arco della propria carriera. Difficile sarebbe, adesso, recensire singolarmente ciascuno dei tre album in maniera accurata; approfitterò dunque dell'uscita di 'Funeral Nation MMXII' per fare una rapida carrellata sulle fasi discografiche della band, tanto più che prima d'ora non la conoscevo affatto.
Beneath A Bleeding Sky
SILENCE OATH - Beneath A Bleeding Sky
(2010 - Autoprodotto)voto: 5/10
Silence Oath, è la one man band project di Filippo T. da Verona chitarrista e cantante della power metal band Soul Guardian, progetto musicale che attesta questo "Beneath a Bleeding Sky" del 2010 su una sorta di black sinfonico, dove la modernizzazione la fà da padrone tra sinth e drum
Ruchus
TYRANTS - Ruchus
(2011 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
La proposta musicale dei Tyrants, two-men band che vanta ormai un decennio sulle spalle, è sempre stato un black metal sinfonico pieno zeppo di aperture melodiche. Solo di recente, tuttavia, è stato deciso di abbandonare le tipiche produzioni black, optando per un suono più nitido e pulito in grado di evidenziare meglio i vari arrangiamenti e armonizzazioni. Per questo nel nuovo album 'Ruchus' convivono nuove song e pezzi vecchi riproposti in una nuova veste. Purtroppo non ho a disposizione le due demo da cui questi provengono ('Tyrants', del 2006, e 'Beyond Death', successiva di un anno) dunque mi limiterò a valutare la resa attuale senza potermi lanciare in paragoni o confronti.
Aedera Obscura
AEDERA OBSCURA - Aedera Obscura
(2011 - Autoprodotto)voto: 6/10
A distanza di ben quattro anni dalla demo 'The Tree And The Rope', datata 2007, tornano sulle scene con il loro primo full-lenght gli Aedera Obscura.
Difficile definire in poche parole la proposta di questo sestetto: l'idea di base avrebbe dovuto essere un black metal arricchito con inserti sinfonici di tastiera, ma a quello che sento le svariate influenze sono talmente marcate da fare perdere di vista i punti di partenza: non mancano infatti inserti riconducibili a panorami ben più melodici quali ad esempio il gothic.
I Soldati della Croce
EXULTET - I Soldati della Croce
(2010 - Autoprodotto)voto: 7/10
I siciliani Exultet (nome che viene da un canto liturgico propio della religione Cattolica che viene cantato durante la liturgia di Pasqua) sono una band a dir poco particolare. Nati nel 2003 in quel di Palermo, i nostri hanno debuttato discograficamente con Urbs Felix (del 2004), un concept in cui si parlava della guerra in Sicilia fra Saraceni e Normanni a cavallo dell'anno 1000. Il genere, allora, era un Black influenzato da sonorità medievali ed arabe.
Sound che viene lasciato nel seguente lavoro, Requiem of a Dream, che comprendeva tracce scritte antecedentemente al disco d'esordio, e che come sonorità si avvicinava più al classico Symphonic Black di Cradle of Filth e Dimmu Borgir.
Assassine
DARK END - Assassine
(2010 - Crash & Burn Records)voto: 6.5/10
Niente, questo genere non riesco proprio a farmelo piacere. Però!!!, devo ammettere che i reggiani Dark End hanno fatto un netto passo avanti rispetto al deludentissimo debut album Damned Woman and a Carcass, già recensito per queste pagine…. Non più di 5 minuti fa. Rimane un po’ quel senso di ripetitività che pervade un po’ tutto il Symphonic Black, ma è molto, ma molto meno palese rispetto al predecessore.
Damned Woman and a Carcass
DARK END - Damned Woman and a Carcass
(2006 - Autoproduzione)voto: 4.5/10
Dopo tanti anni, io ancora non riesco a capacitarmi sul come mai una band assolutamente mediocre come i Cradle of Filth abbia un così immenso seguito, fra fans e bands che traggono da loro ispirazione. Per l’amor di dio (o di chi ne fa le veci), i primissimi lavori non erano nemmeno malaccio tutto sommato, ma alzi la mano chi non trova gli ultimi lavori di Nano Filth e compagni commercialotti ed insipidi. Ecco, lo sapevo: sono sempre poche.