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The Nosebleed Connection
Questa volta la nostra intervista riguarda i romani The Nosebleed Connection ci risponde Gianluca GLC (chitarra)
1) Raccontateci qualcosa di voi: come nasce il progetto, chi siete nella vita di tutti i giorni?
1) Il progetto nasce nel 2001 ma negli anni si è evoluto talmente tanto che i Nosebleed Connection del 2001 con quelli del 2011 c'entrano poco. Diciamo che ci siamo decisamente induriti! Nella vita di tutti i giorni siamo quattro persone che lavorano e si sbattono, litigano, sudano e si incazzano per suonare e portare in giro il proprio progetto.
2) Perchè avete scelto come nome The Nosebleed Connection?
2) Se te lo dico c'arrestano! ahahah
3) Come nasce un vostro brano?
3) Il nostro metodo compositivo non ha uno svolgersi regolare, l'idea può nascere a chiunque di noi e può essere sviluppato nei più diversi modi. Un pezzo può nascere in modo canonico e cioè da un riff di chitarra, ma può essere allo stesso tempo costruito e arrangiato partendo da un cantato, da un tempo di batteria e semplicemente solo da un'idea.
4) Quali sono i brani a cui siete più legati?
4) Come credo sia normale siamo sempre più legati ai brani più recenti, perchè è ovvio che rispecchiano di più il nostro pensiero, ma ognuno di noi ha un brano preferito da ogni album: per quanto mi riguarda prendo "Distances" da Hate For Free, "Vampires" da God The Loser e "Surface/Yourself" da Nosebleeders, quest'ultima principalmente perche mi ha dato la possibilità di girare un videoclip! (Cercatelo su Youtube!!!)
5) Musica e testo: 50 e 50? Oppure? Che peso date alle due componenti?
5) L'ascoltatore, dato il genere che suoniamo, di sicuro darà molta più importanza all'impatto sonoro, ma poi smaltita la sbornia penso che un'occhiatina ai testi (presenti nel booklet dell'album) dovrebbe darcela perchè definiscono al 100% il carattere dei pezzi.
6) Da quali band storiche siete influenzati? Tra queste c'è qualche nome italiano?
6) Guarda...di italiano poco, appreziamo molte band italiane (Extrema su tutte!), ma principalmente abbiamo preso spunto dai nostri ascolti di oltre oceano.
7) Raccontateci qualcosa delle vostre esperienze live: come vivete il palco?
7) Il palco è una dimensione che ci carica parecchio, puntiamo molto alla perfezione del livello escutivo, quando l'impianto lo consente, e cerchiamo di tradurre al meglio le nostre registrazioni.
Se solo in Italia ci fosse più spazio per il metal e dintorni...
8) In proposito avete aneddoti da condividere con i nostri lettori?
8) Te li racconterei ma poi ce arrestano pure qua! ahahah
Diciamo che quando siamo in giro non muoriamo esattamente di sete!
9) Come giudicate la scena metal in Italia?
9) La scena italiana ha molto da dire al più blasonato mondo americano o nordeuropeo, ma il problema è che nessuno dà la possibilità a queste band di esprimersi al meglio. Ci sono delle band, anche qui a Roma, che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Poi però accendi la tv o acquisti un giornale e vedi che in giro c'è certa roba...solo magari perchè la band come provenienza ha New York o la Bay Area.
10) Come è stato accolto dalla critica Nosebleeders?
10) Splendidamente direi. All'inizio la promozione l'ho curata io e ho spedito parecchie copie in giro, soprattutto per tastare il terreno. Ora se ne sta occupando Alex della Necrotorture Agency. Sono uscite parecchie recensioni e non siamo mai scesi sotto il 7,5! Credo che ci possiamo già ritenere molto soddisfatti.
11) Nosedbleeders è il vostro terzo lavoro, come si è evoluta la band negli anni?
11) Ne parlavo prima. La band ha subito qualche doveroso cambio di line up che ha potato i rami che la pensavano diversamente. Negli anni quindi si è mirato principalmente ad avere un coesione totale sul genere da suonare e sulle scelte da fare. Direi che musicalmente siamo maturati.
12) Internet: lo vivete come un'opportunità o come un ostacolo? Parlateci del vostro rapporto
con la rete
12) Internet è entrambi. Da una parte ti da la possibilità di farti sentire e di conoscere persone più facilmente, dall'altra però questa possibilità la dà a tutti e quindi si è creata una confusione immonda.
Basta dare un'occhiata a cosa è diventato Myspace: una caotica accozzaglia di profili che non guarda più nessuno.
13) In una scena musicale in cui tutto è già stato detto, scoperto e inventato, la critica più frequente che un gruppo si trova ad affrontare è il classico “manca di originalità”: quale è la vostra ricetta per tentare di allontanare lo spettro della banalità?
13) Distinguerei le cose. Una produzione può mancare di originalità ma diventare comunque un disco della madonna (vedi ultimi Slayer ed ultimi Machine Head per esempio), mentre la banalità è una cosa molto più difficile da sconfiggere. Secondo la mia opinione è banale chì copia e chi si finge qualcun altro.
In sostanza una band per non risultare banale dovrebbe avere personalità e carattere in ogni musicista che la compone. Non sono ammesse nè prime donne, nè cloni!
14) Progetti per il futuro?
14) Suonare il più possibile!
15) Un consiglio alle band giovani che tentano di proporsi sulla scena?
15) Tornando al discorso di prima: NON GUARDATE SOLO GLI ALTRI, siate voi stessi!
16) A voi la conclusione: lasciate un messaggio ai lettori di IdM...
16) Il msg è: veniteci a sentire, chiamateci a suonare che ne valiamo di sicuro la pena!
Intervista a cura di: Klaus Petrovic & Luy C.