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Lucia Rehab (Betty Poison)
Torna a farci visita Lucia Rehab, carismatica leader dei Betty Poison, dopo l'uscita dell'ottimo "Beauty is Over"!
Ciao Lucia! Bentornata sulle pagine di Italia Di Metallo!
1. Passiamo subito ad una delle liete novità che abbiamo appreso dalle vostre pagine facebook ,myspace ed altri networks: il tour in Giappone. Vorresti raccontarci come si è arrivati a questo eccezionale risultato?
1. Avevamo da tantissimo tempo il "pallino" del Giappone, che ci affascina sotto innumerevoli punti di vista, ma devo dire che la realizzazione concreta di questo progetto è stata incredibilmente rapida. In un momento in cui stavamo sbrogliando un po' di matasse legate ai mille aspetti della nostra attività ed eravamo un po' con le mani in mano nelle more dell'attesa ci siamo detti "Perchè no?". E insieme ai Pandora abbiamo proposto la nostra musica a locali e promoter. Siamo piaciuti e partiremo tra qualche giorno. La cosa bella è che capiteremo lì proprio durante il mese dei fiori. Il Giappone sarà un esplosione di pura e violentissima bellezza.
2. Purtroppo non sarà della partita il vostro (ex) batterista Mirko. Puoi accennarci il perchè di questo split alla vigilia di un tour così importante?
2. Perchè si è dimostrato l'esatto opposto di come si era presentato e l'esperienza ci ha insegnato, sia sul lavoro che nella vita, che perdere subito un dito in cancrena è meglio che morire marci. Quanto al tour giapponese non ne risentirà assolutamente, perchè suonerà con noi uno dei batteristi migliori dell'underground europeo, Roman Grochol dei Pandora.
3. La vostra realtà musicale è in continua ascesa. Oltre alla già citata Terra del Sol Levante e alla Germania, state programmando nuove date in altre nazioni o in paesi europei quest'anno?
3. A settembre siamo al Dunckerclub di Berlino, ma in generale dopo l'estate ci trasferiremo proprio in Germania. Logisticamente è il posto migliore da usare come base per suonare in tutta Europa senza quelle spese che invece sosteniamo muovendoci tutte le volte da Roma. E poi la qualità della vita è meravigliosa, i circuiti underground sono pieni di gente bellissima e non sentiremo così spesso la puzza di tutte le "next big things" stagionali del peggior circuito indie italiano... una cosa che personalmente mi uccide.
4. In passato avete suonato negli Stati Uniti, un sogno che numerose band hanno nel cassetto...ti andrebbe di condividere qualche ricordo con noi di quella esperienza?
4. C'è solo l'imbarazzo della scelta! Se guardo indietro mi vengono in mente tanti flash... ho dormito in piedi in una vetrina a Queens, ho suonato ad Harrisburg con una giacca della Marina Militare e davanti a un crocifisso fatto di materiale luccicante, ci siamo fatti un bagno di folla nel Vermont, praticamente una riserva hippy piena di figli dei figli dei fiori, a Pittsburg abbiamo eletto "alternative Papa" il cantante del gruppo spalla, a Washington D.C. ci stavamo avvelenando con la salsa Mad Dog, in Virginia ci siamo esibiti in un locale in cui un cartello proibiva "Profanity and vulgarity" sin dal 1800, in Pennsylvania abbiamo suonato in una delle più antiche birrerie dello stato, nonchè luogo che dicono infestato dai fantasmi, a Manhattan abbiamo posato davanti a una delle chiese più antiche della città per una bravissima fotografa newyorkese... faceva freddissimo, ma noi non avevamo i cappotti e dalle foto non si nota neanche tanto qaunto stessimo soffrendo! E' stato tutto semplicemente meraviglioso. L'unica nota inquietante fu una strage in Arizona commessa proprio in quei giorni da un killer ventiduenne. Ricordo che i giornali non facevano che ricamare sul fatto che fosse un fan di Philip K.Dick, un appassionato di teorie complottistiche e sul fatto che ascoltasse heavy metal (e ti pareva!)
5. Avete aperto per le Hole nel febbraio 2010, dev'essere stata un esperienza memorabile, siete ancora in contatto con loro?
5. Abbiamo aperto il concerto degli Hole sia ai Magazzini Generali di Milano che all'Atlantico live di Roma ed abbiamo toccato con mano la bellissima sensazione dello "scavallamento della transenna", dividendo il palco con una band che ha inciso almeno tre album che non ci stanchiamo mai di riascoltare al massimo volume possibile. Ogni tanto ci scriviamo con i ragazzi. Sono davvero persone molto carine. E facciamo il tifo per i nuovi progetti di Courtney, che sappiamo al lavoro su nuovo materiale.
6. Passiamo ai progetti futuri della Band. Avete qualcosa in cantiere? Magari un altra "incursione" nel mondo cinematografico come avvenne per il film "2012 - L'avvento del Male"?
6. Mai dire mai, di sicuro ci piacerebbe moltissimo interagire con il cinema, ma anche intrecciare la nostra musica ad altre espressioni dell'umano talento, come è successo quando Anton Perich, fotografo storico di Andy Warhol e membro insigne della celebre Factory newyorkese, ha riattivato per la prima volta dagli anni settanta la sua "painting machine" e ha dato vita nel suo studio di new York a una performance che ha avuto come colonna sonora la nostra "Time". Il tutto è stato documentato da un bellissimo video della Minimal Cinema, proiettato in seguito in tutt'Europa.
7. Siete onesti e genuini. Purtroppo l'industria musicale è circondata da artisti o gruppi costruiti a tavolino. Hanno successo a discapito di band con le palle che non riescono a trovare spazio per farsi conoscere. Dopo diversi anni passati on the road ed in studio, cosa pensi dovebbe fare una band per cercare di far valere la propria musica?
7. Tocchi un tasto che mi fa letteralmente saltare in aria e ti ringrazio per avermi dato la possibilità di ribadire quello che penso sul punto. Come ti anticipavo, trasferirci in Germania, oltre che rispondere ad esigenze concrete e a soddisfare il nostro personale piacere, mette la giusta distanza tra noi e una caterva di stronzate pianificate a tavolino a latitudini che si vorrebbero "alternative" e che invece stanno ragionando con le stesse logiche della discografia di massa degli ultimi tempi, della serie: prendiamo uno, due, tre o un numero di fighetti a piacere, mettiamoci d'accordo con una serie di addetti ai lavori perchè se ne parli un po' nei canali giusti prima ancora che emergano e poi lanciamoli sul mercato, appioppandoli a masse di seguaci abituate a farsi indottrinare dai cosiddetti guru dell'indie. Dopo minimo sei mesi, massimo un paio di anni, il "lancio" esaurisce la sua gittata, perchè non parliamo di artisti, ma di pupazzi senza alcun valore, e via con nuove infornate di merda! Negli ultimi cinque anni ho assistito con orrore all'avvicendarsi di diversi "fenomeni" di settore e la cosa agghiacciante è che ad ogni "novità" il livello era più basso e scandaloso... parliamo di gente che non sa comporre, non sa cantare, non sa suonare, non sa dire niente di interessante e che ristagna nel brodo limaccioso delle peggiori trovate modaiole. Non sono queste le band che rispetto, non sono questi i circuiti in cui mi fa bene respirare, se la devo dire tutta mi fanno schifo al cazzo. Si può dire "schifo al cazzo" su Italia Di Metallo? Sono sicura di sì!
8. Con quali artisti vi piacerebbe collaborare in futuro per scrivere insieme buona musica o per condividere un palco?
8. In parte già lo facciamo con i Luminal o la band belgotedesca Pandora, con cui abbiamo il piacere di collaborare a più livelli e che sono, ognuno nell'ambito del suo genere, band che veneriamo artisticamente ed umanamente. Ci piacerebbe molto anche collaborare con Alec Empire, anzi...se lo vedi diglielo!
9. Al di là dell'aspetto musicale, siete coinvolti in altre attività magari di livello artistico od intellettuale? Te lo chiedo perchè sulla vostra pagina Facebook c'è un bellissimo post sull'importanza del "leggere" e di divulgare questa passione a chi ci è vicino.
9. Personalmente sono dipendente dalla buona letteratura da quando ho cominciato a leggere qualcosa di più complesso del sussidiario e quindi da prestissimo. Sono voracissima e affascinata dal potere della parola, quando non venga usata solo per areare la cavità orale. I miei scrittori preferiti sono Kafka, Mishima e Poe, ma adoro anche Zola, Carver, Queneau, McEwan, Kawabata, Miller, Bukowski, Buzzati, Bradbury, Bulgakov e moltissimi altri, numerosi quanto una folla a una fiera, ma non quanto le stelle in cielo: mi piacciono solo gli scrittori di talento, che sono tanti, ma non tantissimi! Un'altra mia mania, stavolta recente, è l'Opera. Non so quando esattamente sia scattata questa molla, ma sono caduta con tutte le scarpe nel baratro di questa fascinazione antica e viscerale. Il mio compositore preferito è Verdi, ma adoro anche Puccini e Mascagni. Infine amo andare alle mostre e in giro per le chiese di tutta Europa, soprattutto quelle gotiche.
10. Il mondo sta cambiando, probabilmente in peggio. Non si fa altro che leggere di catastrofi ambientali, drammi familiari, crimini vari, crisi economiche e politici allo sbando. Qual'è la vostra opinione a riguardo a tutti questi temi e quanto v'ispirano nella scrittura delle vostre canzoni?
10. Ho lo stato d'animo che avevo quando da piccola ascoltavo la sigla iniziale di "Ken il guerriero", vale a dire un senso di apocalittico sconforto. Non so quanto questi singoli temi si riflettano nella nostra musica, diversi brani dei Betty riguardano argomenti socialmente rilevanti e in generale siamo pubblicamente molto esplciti, quando si tratta di esporci per valori in cui crediamo, ma direi che lo facciamo in modo più chiaro e sistematico quando smettiamo di suonare. Anche perchè i nostri testi sono più istintivi e visionari che descrittivi e lucidi.
11.Se potessi scegliere una parola per descrivere la vostra musica, quale sarebbe?
11. Bastarda?
12. Siamo giunti alla conclusione...ti lascio carta bianca per salutare e dedicare un pensiero ai nostri lettori, vai!
12. Grazie a Italia di Metallo per lo spazio e a tutti voi per l'attenzione. Ci vediamo sui nostri spazi, se vi va! Rock on!
Intervista a cura di Daniele Orlandi