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Ashent
Dopo l'ottimo disco "Inheritance" mi trovo a parlare con Titta (cantante) e Gilles (tastierista) dei lanciatissimi Ashent
01. Ciao, presenta gli Ashent a quei (pochi) lettori di Italia Di Metallo che ancora non vi conoscono...
Gilles e Titta: Ciao a tutti, intanto ringraziamo voi di Italia Di Metallo e tutti i lettori per il supporto che ci date da tutto questo tempo.
Gilles: Gli Ashent si son formati nel 2001 da una idea di Gianpaolo (bassista) e Onofrio (chitarrista). Dalla prima formazione ad ora, loro sono rimasti gli unici. Inizialmente la proposta musicale era caratterizzata da riff aggressivi e molti cambi di tempo, con testi decisamente introspettivi. Nel 2006, tramite Lucretia Record esce il primo cd, Flaw Of Elation che riceve ottime recensioni un po' ovunque. Dopo 2 anni viene realizzato il secondo album, Deconstructive, con canzoni a mio avviso molto più mature e un song writing più complesso. Il disco permette alla band di cambiare label e di entrare nel rooster di Lion Music che pubblica il disco, la cui uscita fa conoscere gli Ashent ad ancora più persone grazie anche ad un'accoglienza della critica davvero sorprendente. Per il terzo album, uscito il 21 settembre, c'è stato un gran cambiamento, sia musicale che di line up. Praticamente metà gruppo è cambiato, entro in gioco io alle tastiere, Alessandro Cossu alla chitarra e Titta Tani alla voce. La maturazione del gruppo e il cambio degli elementi si fanno sentire tantissimo in quello che sarà il terzo capitolo Ashent: Inheritance.
02. Inheritance è il vostro terzo disco, e segna probabilmente uno spartiacque fra passato e futuro. Cosa ci puoi dire di questo nuovo cd?
Titta: Questo disco rispecchia un cambio stilistico degli Ashent, che consiglio a tutti gli affezionati della band e non. Inforcate le cuffie ed immergetevi in Inheritance. Quello che noi abbiamo attraversato musicalmente in questi 3 anni di gestazione e di lavoro a distanza ha prodotto delle composizioni intense sia strumentalmente che liricamente.
Gilles: Bhè sai, cambiando metà gruppo, con infulenze molto diverse, si è riuscito a cogliere più lati sia compositivi che strutturali delle canzoni. Personalmente ho portato una nuova aria al reparto tastieristico: seppur prima le parti erano perfette per le tipologie di canzoni che si presentavano, ora siamo riusciti a dare più spazio a tutta la parte di suoni, effetti e quant'altro. Personalmente son molto legato sia alla musica degli anni '70, sia alle nuove proposte di musica elettronica. e tutto questo va ovviamnete ad influire sul mio lavoro per Inheritance.
03. Il disco risulta molto complesso ed articolato, tanto che in sede di recensione ho consigliato agli ascoltatori di ascoltarlo ripetutamente per assimilarlo appieno. Sei d'accordo o credi che ci siano chiavi di lettura più semplici che mi sono sfuggite?
Gilles: Diciamo che non è un disco da ascoltare mentre stai facendo la doccia. Seppur avendo canzoni molto varie e articolate, entrare in questo cd è molto complesso, sia per la varietà di atmosfere che si creano anche all'interno di uno stesso brano, sia per le tematiche dei testi.
Titta: come esposto nella domanda di cui sopra anche noi che l'abbiamo scritto, suonato e registrato troviamo ad ogni ascolto la conferma (opinione della band) di aver creato il disco che volevamo. Atmosfere eteree e ritmiche "straight in the face" si intrecciano in complessi arrangiamenti vocali a cura del sottoscritto che mi hanno fatto penare non poco durante la 3gg di piece de force ai New Sin.
04. Quale è la tua classifica delle canzoni contenute in Inheritance? Ci sono altre canzoni che avreste voluto inserire ma sono state tagliate?
Gilles: mi piace moltissimo Shipwrecked Affair, è molto varia: inizia con riff potenti per poi passare a una parte più elettronica con un solo di sax nel mezzo. Come secondo posto metterei Confessions Of Riemann, per poi addentrarmi nello strumentale La Danzatrice Scalza dove troviamo alla fine un solo di chitarra classica secondo me stupendo. Labyrinthique è una mia creazione e diciamo che come conclusione di un cd così articolato ci sta a pennello.
Titta: A me piacciono quasi tutte ma Confessions of Riemann, Spider's nest, Renaissance e The starving litany mi deliziano. Quest'ultima aiutata anche da delle influenze beatlesiane durante i chorus....ascoltatelo ragazzi.
05. Avere Titta Tani dietro al microfono è sicuramente una marcia in più per qualsiasi band, Mi racconti come è nato l'incontro con questo grande cantante?
Titta: Grazie troppo buono ma sono solo grande di etá lol.
Gilles: personalmente conoscevo Titta ancor prima del suo ingresso nel gruppo. lo seguivo da diverso tempo e ci siamo anche incontrati in alcune occasioni. Eravamo in un periodo di stallo con Steve soprattutto per un discorso di distanza, ed in parte anche stilistico. Il gruppo stava cambiando così Gian ha parlato con Titta della cosa, facendogli ascoltare i primi demo di Inheritance, ed ora siamo qui.
06. Quali sono i progetti per il prossimo futuro? Farete un tour di supporto? Avete già pianificato delle date?
Gilles: Il 21 settembre è uscito Inheritance, e ad accompagnarlo ci sarà anche il primo videoclip ufficiale degli Ashent, Magnification of a Daydream. Come primo live ci sarà il release party di Ineritance al Revolver Club di San Donà Di Piave (Venezia) il 6 ottobre. Ci stiamo poi concentrando sulla pianificazione di ulteriori live, soprattutto all'estero. Purtroppo il mondo dei live per gruppi emergenti sta diventando sempre più ostico. Sarà dura ma ce la faremo :D
07. Va tanto di moda al giorno d'oggi avere degli special guests. Se potessi sceglierne uno per il prossimo disco degli Ashent chi vorresti?
Gilles: personalmente non seguo la moda :D preferisco come ospite qualcuno magari di non troppo conosciuto nel "giro", ma che dia un vero valore aggiunto, piuttosto che chiamare il classico personaggio famoso che fa la sua "particina" tanto per rendere più noto il gruppo. In Flaws of Elation era presente un solo di Gianluca Ferro, in Deconstructive uno di Daniele Gottardo, ed in Ihneritance fa la sua apparizione Igor Madeyski con un assolo di chitarra classica stupendo.
Titta: quoto Gilles ed aggiungo che si, sarebbe stato bello avere Freddie Mercury nel disco ma sapete come é andata (long live to the queen mia totale ispirazione dal lontano 1979)..
08. Vi ringrazio per aver risposto alle nostre domande e grazie a nome dei lettori di Italia Di Metallo...
Gilles: grazie a te e a tutti voi. ricordate di supportare la musica indipendente. Qui in Italia ci son tantissimi gruppi validi che per mancanza di occasioni e spazi non riescono a uscire e farsi conoscere, quindi il vostro supporto è un'arma vincente.
Titta: grazie grazie ed ancora grazie. Il 2013 per noi sarà un anno fondamentale quindi ragazzi, forza seguiteci e nn vi deluderemo!!! Intanto venite, per chi può, al Revolver di San Donà di Piave il 6 ottobre per una serata all'insegna della musica originale....sarà con noi anche il mio amico Arthur Falcone (con cui ho registrato un suo disco) che suonerà poco prima di noi (purtroppo l'intervista esce in ritardo.n.d.Klaus). Vi ricordiamo i nostri canali interattivi www.ashent.net ed il nostro profilo facebook.
Intervista a cura di: Fabio Rancati
Foto: Valeria Battain Photography 2012