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Adamanthya
Italia di Metallo ha incontrato per voi gli Adamanthya, in occasione del live intitolato Dark Metal Fest Voices From The Soul a Stazione Birra. E per quanto li riguarda, la Dark Metal Fest è stata un'occasione importante, perché ne hanno approfittato per presentare la loro nuova veste. Prima si chiamavano Burning Tears Of Glory, ma dal 12 maggio 2013, si sono rinominati Adamanthya. Sono Crystal Laura Emiliani, Sandro Cicerchia, Fabrizio Cicerchia, Alessandro Tocci, Andrea Didomenicantonio.
Salve ragazzi, e grazie per questa chiacchierata con Italia di Metallo. Parliamo di questo cambiamento, che sancisce un taglio con il passato da Bunring Tears of Glory. Diteci di più su voi stessi, sul rapporto con la musica.
Questa sera, per la prima volta, ci presentiamo sotto il nome di Adamanthya. La band aveva prima un altro nome, Bunring Tears of Glory, appunto. Laura Crystal Emiliani è la nostra nuova cantante da circa un mese. Abbiamo avuto vari assestamenti nella line up, adesso, con questo nuovo nome, non solo ci chiamiamo in maniera diversa, ma questa nuova veste apre un altro cammino. Abbiamo introdotto nel nostro sound contaminazioni di vario genere.
Qui a Stazione Birra c'è in contesto veramente professionale in cui confrontarsi, si sono esibiti nel corso dell'anno tantissimi artisti importanti. Che effetto vi ha fatto?
E' una situazione particolare. Sono più veloci, professionali, migliori rispetto al resto dove ci sono sempre cose da rivedere all'ultimo minuto.
Adamanthya è un nome molto... epic Metal! E' corto e suona bene...
Avevamo bisogno di voltare pagina, dare una ventata di novità al progetto, anche perché se ci pensiamo bene, Burning Tears of Glory era non solo un nome lungo da pronunciare, ma anche difficile da memorizzare. Abbiamo deciso così un nome non solo che suonasse bene e che fosse di facile pronuncia , ma che ci rappresentasse a livello sonoro.
Nel vostro EP, chi è che compone i testi?
E' Laura, ha carta bianca, ha carta bianca, poi li riguardiamo tutti insieme. L'espressione ha la sua importanza, nel senso che devono rispecchiare la personalità di tutti. C'è democrazia, oguno inserisce del suo in ogni brano, lavoriamo come se fossimo una famiglia.
E' bello sentirvi dire che lavorate in democrazia e sentirvi parlare di famiglia. Per quanto riguarda i vostri testi, vi ispirate alle vicende storiche, come avviene per Walls of Jericho. Perché?
Diciamo che i nostri brani, volutamente prendono spunto da eventi storici, e anche il sound è elaborato, come ad esempio avviene in Odyssea, un brano che racconta appunto questo grande poema epico greco di Omero. Non è semplice traslare tutto in musica, cerchiamo di fare del nostro meglio comunicando.
C'è un brano molto particolare, si chiama Walls of Jericho. Si svolge in tre tempi, ognuno dei quali presenta una pausa e racconta appunto le fasi del combattimento. Diteci di più...
Abbiamo reso in musica in vari tempi quella che è stata l'essenza della battaglia, del combattimento esaltando le gesta di colui che ha vinto, attraverso musica e testi.
Ultima domanda, molto scontata, ma nesesaria. Progetti futuri?
Abbiamo partecipato a diversi contest e si è trattato anche di belle esperienze. La nostra meta adesso è suonare, suonare, suonare. Fare live per promuovere la nostra musica nel circuito di Roma e non solo.
Grazie agli Adamanthya e stay rock ;)!
Intervista a cura di Ilaria Degl'Innocenti