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Hate Tyler
Poco tempo fa vi abbiamo parlato del loro album 'Vidia', oggi siamo qua a scambiare qualche chiacchiera con gli Hate Tyler, a cui lasciamo subito la parola.
Salve ragazzi,direi di rompere il ghiaccio con una breve bio delle band...
(Luca) Salve a tutti! Gli HateTyler nascono dalla voglia di approfondire l’impronta “aggressiva” mia e di Marco in modo parallelo e indipendente dagli altri nostri progetti musicali. Dopo primo album, The Great Architect pubblicato nel 2012 per l’etichetta This Is Core Records, forti già della presenza di Federico alla chitarra e grazie all’alchimia che si è venuta a creare dal cambio di line-up, avvenuto poco dopo l’uscita del full lenght, il sound della band si è evoluto verso sonorità Djent, come testimoniato dai brani di Vidia. Verso metà 2013 abbiamo concretizzato presso il Domination Studio di Simone Mularoni la nostra esperienza ed evoluzione musicale nella sessione che ha portato alla luce il nuovo album, pubblicato sotto SG Records nel mese di Marzo di quest’anno.
Passiamo a " Vidia", vostro lavoro in studio. Vi andrebbe di descrivere questa vostra fatica?
(Stefano) Come possiamo descriverti Vidia? Questo album è il secondo della band e il primo con me e Erik (alla batteria) nella formazione. Per certi versi è molto più maturo e sperimentale rispetto al suo precedente. Abbiamo lavorato molto nei dettagli per renderlo innovativo e originale. Anche se non è propriamente un concept album ascoltandolo attentamente potrai trovare un filo conduttore che tiene assieme tutte le singole tracce del disco. Ma ritengo che il metodo migliore per descrivere il disco sia invitare ad ascoltarlo.
Il vostro sound è un mix di death metal,metalcore e sound "elettronico". Quali sono le vostre principali influenze? C'è qualche elemento esterno all'heavy metal che vi ha influenzati ?
(Luca) Tutti noi abbiamo un rapporto “onnivoro” verso la musica, personalmente non sono mai stato fossilizzato nell’ascolto di un solo genere. Questa è la nostra forza, ed è la chiave della nostra sperimentazione. Certamente siamo stati influenzati in modo decisivo da alcune band della scena contemporanea, cito i Periphery e i Tesseract. Ma se volessimo uscire dall’ambito dell’heavy metal siamo stati colpiti, in modo eterogeo tra di noi, da generi diversissimi tra loro, come la Dubstep, il Post-rock e il Jazz.
"Vidia" è uscito su Sg Records e spulciando la vostra bio online, ho letto che avete degli endorser a supporto della vostra musica. Parlateci di queste collaborazioni!
Si diamo notevole importanza alle collaborazioni, e poterci affiancare a ditte o produttori esterni porta notevole e mutuo beneficio.
(Stefano) Attualmente Marco, Federico e Luca utilizzano Schecter, corde Rotosound e plettri artigianali Devil Picks, mentre Marco utilizza come testata la BlackStar. A me personalmente piacerebbe essere endorser di qualche produttore di birra ;-)…
Quanta importanza date al live? In che modo approcciate al palco e con chi viene a vedervi?
(Luca) Ritengo che oggi la sede live sia determinante per una band, sia per ottenere visibilità sia per poter crescere musicalmente. A me piace pensare che la scena sia il luogo in cui vive il momento più intenso della nostra musica il cui centro e nodo nevralgico sta nel pubblico.
Come sapete, Italia di Metallo da principalmente spazio (se non per tutto) alla musica Italiana. Quanto pensate sia importante il lavoro ed il supporto di una webzine come la nostra?
(Stefano) Fondamentale! Infatti voglio cogliere l’occasione ancora una volta per ringraziare la tua redazione e tutte le webzine che si occupano come voi di diffondere questa cultura.
Quali sono, secondo voi, le migliori 5 band Italiane attualmente in circolazione?
(Luca) Elvenking, Lacuna Coil, Destrage, DGM, Fleshgod Apocalypse
Progetti per il futuro e sogni nel cassetto?
Ovviamente portare la nostra musica il più lontano possibile!
(Stefano) Adesso siamo presi dal tour di supporto di Vidia ma presto torneremo in studio per gettare le basi per il prossimo album…e ne sono già entusiasta!
Lascio a voi le ultime parole famose...
(Stefano) Grazie per questa intervista e per lo spazio concessoci, colgo questa occasione per invitare i vostri lettori a dare un’ascoltata a questo album e a continuare a seguirci live e sui nostri canali! Ci vediamo on stage!
Intervista a cura di Federico Falcone