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Rudyscave
Incontro i Rudyscave a distanza di qualche mese dalla pubblicazione della loro recensione, per una chiacchierata su Skype. Ecco a voi il risultato...
Come, dove e quando nascono i Rudyscave? Da cosa deriva il vostro nome?
(Damiano) La band nasce ufficialmente a Sarsina nell'autunno 2013 da un'idea mia, di Marco e Carlo (chitarre e basso) ai quali si sono aggiunti in seguito Gianmaria e Pasty (voce e batteria), quando praticamente il nostro primo album “Rust” era in gran parte pronto.
Il nome è dato da una sorta di omaggio a colui che ci ha fornito un “covo” nel quale poter provare, esercitarci e comporre senza limiti di tempo e, soprattutto, senza dover mai pagare nulla. Per una band emergente è una cosa estremamente importante e una fortuna che hanno in pochi.
Come componete i pezzi?
(Marco) Partiamo generalmente da un riff di chitarra, al quale se ne aggiungono altri che vanno a creare il pezzo. In seguito ci si lavora insieme per cercare di portarlo avanti e in modo che ognuno possa dare il proprio contributo.
Musica e testi: qual è il peso delle due componenti? Le canzoni sono connesse tra loro per quanto riguarda i testi?
(Gianmaria) Le due cose contribuiscono alla naturale crescita del brano: emozioni, idee, parole, pensieri che vengono ispirati dalla musica. Il filone unico è dato dal fatto che il lavoro è stato fatto in tempi brevi, avendo trovato praticamente i pezzi pronti solo privi di linee vocali e testi, e quindi sono ispirati dalle emozioni personali di quel periodo.
Qual è il vostro rapporto con il palco?
(Pasty) Abbestia!!! E' una figata dall inizio alla fine, indipendentemente dalle dimensioni del palco e dal numero di persone presenti, che siano venti o duecento. Ovviamente un palco importante, un buon impianto, uno spazio privato dove potersi rilassare e concentrare prima dello show aiutano a vivere meglio la serata. In ogni caso diamo sempre il 100%.
A chi vi ispirate o da chi siete stati influenzati?
(Tutti) Veniamo tutti da esperienze diverse e da generi diversi: blues, metal, punk. Siamo tutti amanti di musica in maniera eterogenea e molto aperti a ogni tipo di contaminazione. La maggiore ispirazione ci è stata data sicuramente dai gruppi grunge di Seattle in tutte le loro sfumature. Nella fase compositiva ci approcciamo a quel sound. Anche il nostro produttore ha influito in modo determinante consigliandoci al meglio.
Quali sono i brani che il pubblico mostra apprezzare maggiormente del vostro album?
(Gianmaria) Durante i live i pezzi che hanno maggiore riscontro sono sicuramente quelli con più tiro come “Gale”, “Offering”, “Locis Pybe”, che hanno un riscontro più immediato. Anche pezzi più tranquilli come “Runlet” e “Levitare” sono apprezzati ma in modo diverso e, magari, dopo più di un ascolto.
Che importanza date allo studio della musica e dello strumento?
(Damiano) Tantissimo. Se hai passione cerchi sempre di migliorare ed evolvere, anche se credo che scrivere dei buoni brani fa parte del gusto musicale: a volte la tecnica non è fondamentale e credo che la semplicità vinca su tutto.
(Carlo) E' come il lavoro di un pittore: anche con pochi colori può dipingere un quadro bellissimo ma, se ne ha di più, ha la possibilità di creare cose diverse, abbellirle, arricchirle di particolari.
Ci sono stati momenti che hanno messo alla prova la voglia di continuare con la band e se si cosa vi ha convinto a continuare?
(Marco) Dal punto di vista musicale le discussioni sono poche perchè ci troviamo molto d'accordo. Ovviamente a volte gli scazzi ci sono, come quando c'era da prendere delle decisioni per il video o per la composizione di qualche brano: è molto difficile mettere d'accordo cinque cervelli diversi, sia dal punto di vista professionale che umano. Quello che ci ha convinto ad andare avanti con il nostro progetto è che crediamo fermamente in quello che facciamo e siamo convinti di fare un buon lavoro insieme, come confermato anche dalle recensioni.
Progetti per il futuro?
(Damiano) Per il momento vogliamo dedicarci completamente alla promozione del nostro album “Rust” cercando di tirarne fuori il meglio, perchè siamo convinti che sia un lavoro molto valido. Nel frattempo buttiamo giù qualche idea per nuovi pezzi: comporre è uno stimolo per andare avanti.
Benissimo, la nostra intervista è finita. Se volete lasciare un messaggio ai nostri lettori fate pure.
(Tutti) Vorremmo ringraziare tutti coloro che ci sostengono e ci seguono nel nostro viaggio musicale, e invitare tutti quelli che ancora non ci conoscono a dare un ascolto alla nostra musica. ROCK ON!!!
Intervista a cura di Christiane TNT