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Nhorizon + Black Rain Theory at The Pit
02 Febbraio 2013 - 03 Febbraio 2013
The Pit, Siena
E' sempre un grande piacere assistere ad un live, quando le band sul palco sono di alto livello... E tra gli emergenti ce ne sono di gruppi validi; ammetto poi che è un piacere ancora maggiore quando le formazioni in questione sono due bellissime realtà del panorama senese, che mi sta a cuore come nessun altro, per quanto piccolo e raccolto possa essere.
Il 2 febbraio al The Pit, presso il Palace Hotel Due Ponti, i Nhorizon hanno presentato il loro ultimo EP, introdotti dai Black Rain Theory, dando vita ad una serata intrisa di ottimo rock e di altrettanto ottimo metal. Chi orbita intorno a Siena conosce sicuramente i due gruppi di cui stiamo parlando, anche perchè nelle loro fila militano i principali esponenti della Rock Factory, anima rock della città. Nonostante la mancanza di ambienti adeguati, nonostante le limitazioni implicite della zona poco colonizzata da questi generi musicali, la Rock Factory svolge un ruolo fondamentale per la crescita del popolo rock e metal locale, frequentata e voluta da musicisti e da studenti che hanno veramente preparazione e talento da vendere.
Non bisogna essere dei grandi esperti per rendersi conto delle potenzialità di questi ragazzi; anche ad essere del tutto digiuni in materia, sarebbe bastato osservare i presenti alla serata per percepire la natura trascinante della loro musica e la loro capacità di stare sul palco, in grado di creare un clima denso di energia e di passione. Al di là delle piccole imperfezioni nell'esecuzione, imputabili forse all'emozione che sempre accompagna la presentazione pubblica del proprio lavoro, i Nhorizon così come i Black Rain Theory sono riusciti a trasmette al pubblico tutta la loro vitalità ed il loro spirito, rock fino al midollo.
I primi a salire sul palco sono stati appunto i Black Rain Theory, che hanno proposto una scaletta incentrata sul loro ultimo lavoro "Road To Nowhere", pubblicato nel 2012; la voce precisa e raffinata di Camilla Lombardi ha saputo conquistare da subito il pubblico, mentre la batteria senza tregua di Senio Firmati ha mantenuto pressante il ritmo della performance, sostenuta passo dopo passo da Riccardo Buti (chitarra), Matteo Bernetti (basso) e Simone Biserni (tastiere), sempre bravissimi ad amalgamare ed a sottolineare ogni passaggio. Di grande effetto l'"Intro", inquietante e cupa, perfetta rampa di lancio per i pezzi successivi tra cui non è mancata qualche cover di spessore, quale "Peruvian Skies" (Dream Theater), incastonata tra le notevoli “Introducing Dorian C.” e “The Garden”, una delle mie preferite assieme a “All The Things You Fear” e “Gates Of Hell”.
Terminata l'esibizione dei Black Rain Theory, i Nhorizon si sono impossessati senza pietà del palco e del pubblico; il loro nuovo EP “Nightstalkers”, composto da tre brani completamente differenti l'uno dall'altro, è il perfetto riassunto di ciò che la band è in grado di fare. Miscelati con brani nati dalle loro precedenti produzioni e con alcuni pezzi storici del rock internazionale riproposti alla loro maniera, le tre songs dell'EP hanno convinto tutti i presenti che sono stati trasportati senza scampo dall'atmosfera elettrica e potente generata dai Nhorizon.
Del nuovo lavoro, il primo brano eseguito è stato proprio la title track, “Nightstalkers”, che ha chiarito oltre ogni dubbio l'essenza metal della band; i cinque ragazzi, capitanati da Fabrizio Muratori alle tastiere e da Giacomo Paradiso alla chitarra, si sono scatenati fin dalla prima nota, supportando e completando la voce corposa di un Alessandro Buzzo particolarmente dark.
La componente ritmica della band poi, con Simone Cantini al basso e Giacomo Tomei (attualmente ex della band) alla batteria, non ha sbagliato un colpo. Il secondo pezzo dell'EP, preceduto dal tuffo nel anni '80 della cover "Rebel Yell” (Billy Idol), è stato "Sequel", controverso ma secondo me riuscitissimo esempio della possibilità di un ponte tra l'elaborato ed il "commerciale".
"Sequel" è davvero una bellissima "ballad", radiofonica al punto di aver conquistato uno dei best of di Su La Testa, trasmissione di Rocknrollradio.it dedicata agli emergenti, capace di parlare sia ai metallers più navigati che ai meno avvezzi al genere. Attraverso un sali-scendi continuo di ritmiche e di sonorità, i Nhorizon hanno presentato il terzo ed ultimo brano del nuovo EP, “Restless”, da molti ritenuto il migliore del disco. In chiusura, la band ha salutato un pubblico caloroso e partecipe fino alla fine con "Skydancer", pezzo cult della propria produzione.
Io non posso fare altro che augurarmi di ritrovare presto in live questi due bei gruppi senesi, che meritano veramente di sperimentare nuovi palchi da cui diffondere la loro musica, sicura che sapranno crescere ancora. Bravi.
A cura di: Ella May
Foto di: Caterina Salvo