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Recensione

Pause/Reeboot

NO ONE CARES - Pause/Reeboot

(2023 - QuaRock Records)

voto:

I No One Cares sono una band Toscana nata nel 2012. Un paio d’anni più tardi fanno il loro debutto con due brani all’interno di una compilation e, a distanza di un anno, ci propongono il loro primo album. Successivamente diversi cambi di formazione minano un po’ la stabilità del gruppo e ci vogliono otto anni prima di avere un successore nella loro discografia.

Recensione

Until The End

SACRO ORDINE DEI CAVALIERI DI PARSIFAL - Until The End

(2023 - Underground Symphony)

voto:

Veramente originale e particolare il nome della band che sto per recensire: Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal. Un nome che rievoca atmosfere magiche, incantevoli e misteriose come la Storia incarnata da questo affascinante nome. Parsifal fu un personaggio appartenente ai Cavalieri della Tavola Rotonda, e, in particolare, colui che riesce a recuperare il Graal. Le versioni medievali di questa leggenda variano l'una dall'altra ma pressoché tutte raccontano di un ragazzo nato e cresciuto nella foresta che si reca alla corte di Re Artù e diventa uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Parsifal è ammesso alla vista del Santo Graal perché il suo cuore è puro.

Recensione

Imilla

IL BACIO DELLA MEDUSA - Imilla

(2023 - AMS Records)

voto:

Quinto album in studio per i perugini Il Bacio della Medusa, realtà progressive rock estremamente raffinata e ricercata del panorama nazionale. 

“Imilla” è un concept album ispirato alle vicende di Monika Ertl (Imilla appunto, era il suo nome da combattente delle milizie Boliviane negli anni ’60-’70).

Un breve cenno sulla vicenda:

Recensione

Dove Sei Modena Sud?

RATS - Dove Sei Modena Sud?

(2023 - Bagana/B District)

voto:

E' passato un anno (era il novembre del 2022) dalla registrazione di questo concerto andato sold out con il quale il gruppo modenese celebrava il trentennio dell'uscita di "Indiani Padani"; un doppio album che contiene venti tracce nella versione in vinile, mentre sono 23 i brani contenuti nel formato digitale.

Per chi non conoscesse ancora il trio emiliano, questa è sicuramente una buona occasione per fare il pieno della maggior parte dei successi del loro repertorio che viene sintetizzato al meglio in questa seconda fatica live (la loro prima incisione, "Live", risale al 1989 ed è rimasto per tanti anni l'unica testimonianza delle loro performance on stage).

Recensione

Cult of the Ancestors

THANIT - Cult of the Ancestors

(2022 - Autoprodotto)

voto:

I Thanit, formatisi nel 2017, provengono dalla Sardegna e sono giunti al debutto discografico nel maggio 2022 con questa autoproduzione dal titolo “Cult of the Ancestors”. Come ricaviamo dalle note biografiche inviateci in redazione sono provenienti da diverse esperienze stilistiche e la loro proposta musicale si ispira a numerose band del panorama Rock e Metal degli anni 70’, 80’ e 90’ oltre all’amore per le composizioni classiche e soundtrack cinematografiche.

Recensione

Human Deception

METHEDRAS - Human Deception

(2023 - Autoprodotto)

voto:

'Human Deception' giunge a circa cinque anni di distanza dal precedente  “The Ventriloquist”.

L’album vede l’ingresso nella formazione di  Rex Caruso (ex I.R.A. e Node) alla voce e di Edo Sala dei Folkstone alla batteria.

Registrato presso i Fredman Studio di Goteborg da Fredrik Nordstrom, 'Human Deception' vede  anche la collaborazione di Francesco Ferrini dei Fleshgod Apocalypse e di Giacomo Gastaldi.

Recensione

The Highest Law

NECROART - The Highest Law

(2023 - Nova Era Records)

voto:

'The Highest Law’ è il quinto album in studio dei Lombardi Necroart, che ci deliziano il palato con un death metal con vaghi rimandi al black e forti richiami a un gothic vecchio stampo composto da arpeggi malinconici e giri di pianoforte dai sapori nostalgici. Il disco è composto da otto brani, ed è stato rilasciato nel 2023 dalla Nova Era Records.

Recensione

Pillole Di Inquietudine Sociale

ALMA IRATA - Pillole Di Inquietudine Sociale

(2023 - OverDub Recordings )

voto:

Sulle note dell'Internazionale si apre questo secondo lavoro dei romani Alma Irata, gruppo che si destreggia tra reminescenze punk, noise, alternative con discreta attitudine. Dieci i brani presenti, tutti con testi molto interessanti e dediti al sociale, in parte politicizzati come da tempo non mi accadeva di sentire.

Recensione

Italian Metal Heroes Vol. 13

AXE HERO - Italian Metal Heroes Vol. 13

(1984 - Aua Records)

voto:

Se non conoscete gli Axe Hero i discorsi sono due, o siete dei giovanissimi o della scena metal italiana non avete minima conoscenza. Tra i prime movers della stessa, in quanto fondati nell'ormai lontanissimo 1981 i vicentini Axe Hero (successivamente X-Hero) ci proponevano un metal bello robusto in linea con le aspettative dell'epoca. I brani qui proposti vengono estratti dai master originali delle demo prodotte tra il 1984 e il 1985 e rendono molto bene l'idea di cosa aveva in mente la band ed il loro potenziale, espresso con un attività live molto costante all'epoca.

Recensione

Hot Staff

POWERAGE - Hot Staff

(1985 - Aua Records)

voto:

Volume 12 per Italian Metal Heroes 1980-1990 dedicato agli aquilani Powerage, fautori di un classico heavy metal sparato a mille, diciamo pure sconfinante nello speed. Gruppo altamente sfortunato, che per le qualità messe in mostra avrebbe meritato ben altra carriera, ma questo è il destino di larga parte della scena metal di quegli anni, capitata in un paese con una cultura musicale veramente approssimativa.

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