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Recensione

Mask Off!

GORILLA PULP - Mask Off!

(2023 - Ammonia Records / Tufo Rock Records)

voto:

 

Per secoli, poeti e cantori ci hanno spiegato, o hanno provato a farlo, qual è la sostanza di cui sono fatti i sogni e oggi, finalmente direi, i GORILLA PULP da Viterbo ci spiegano, appunto, la sostanza di cui sono fatti i gorilla. E lo fanno attraverso il potere (spesso salvifico) del rock n'roll, con una semplice equazione: 30% di sabbia del deserto di Palm Desert (California), 30% di hard'n'heavy inglese dei seventies, 30% di swedish sins e 10% di Lemmy (Jack & Cocacola).

Recensione

s_02 FREAKSHOW

SONS OF SHIT - s_02 FREAKSHOW

(2023 - Overdub Recordings )

voto:

Quartetto proveniente dalle umide terre mantovane i Sons Of Shit ci propongono un crossover tra rapcore venato di blues e metal, che alla fine dei 9 brani proposti lascia una ventata di aria fresca in un mondo musicale sempre più stagnante. Detto questo non è che siamo di fronte alla novità dell'anno, ma certamente questi 4 ragazzi, formatisi a cavallo tra le due ondate pandemiche, sanno il fatto loro e si dimostrano più maturi di tanti gruppi che hanno più anni di vita. Politicamente scorretti, lanciano diversi messaggi nei brani che si susseguono velocemente.

Recensione

Devilish Whisper

SUPERHORROR - Devilish Whisper

(2023 - Autoprodotto)

voto:

Questo disco sarà l’ultimo nella discografia dei Superhorror… Molte cose sono cambiate da quando, oramai quasi vent’anni fa, siamo morti e risorti in nome del Rock'n'Roll, e questa decisione è soltanto un ulteriore passo nella nostra evoluzione. Le sue motivazioni saranno contenute nel disco stesso, più o meno nascoste all’interno dei testi.

Recensione

Genetic Code

RUSTY WOUNDS - Genetic Code

(2023 - Autoprodotto/Superbia Music Group)

voto:

Fare un album di sole cover è decisamente un azzardo, ma Rusty, cantante dei Klogr, non si è posto il problema e si è cimentato su 10 canzoni, 5 in studio e 5 live, che da sempre ne accompagnano il suo percorso musicale (da qui il titolo 'Genetic Code') come fonti d'ispirazione. 

Recensione

The Day After

HEADCRASHER - The Day After

(2023 - Aua Records)

voto:

Eccoci dunque al 7° capitolo di Italian Metal Heros 1980/1990, è il turno dei calabresi Headcrasher che ebbi anche la possibilità di vedere nel famoso tour con Braindamege e Broken Glazz, oltre che in sala prove alla Dracma ai tempi in cui frequentavo Torino. La band fondata dal cantante Claudio Gentile e dal batterista Roby Vitari fece il suo esordio discografico nel 1986 con questa demo che oggi gli amici della Aua Records ripropongono in versione vinile 10".

Recensione

Ambàscia

THE VISCERAL MADNESS CONDITION - Ambàscia

(2023 - Autoprodotto)

voto:

I The Visceral Madness Condition sono una band formatasi a  Pescara nel 2017 grazie all’incontro tra musicisti attivi in band quali The Dirts, BTH, Process Mass Destruction, The Joker, Virgin Love Juice, Psychorifle, The Masturbones e Mantide

La loro passione verso vari generi (doom, punk, stoner e sludge) gli  ha permesso di pubblicare un singolo e un debutto molto apprezzato dagli amanti del genere. La band abruzzese ritorna con “Ambàscia”. Un disco molto riuscito e molto originale che sa unire, con grande intelligenza, molti generi musicali al suo interno.

Recensione

Metamorphosis

REMBRANDT OF CLOCKS - Metamorphosis

(2023 - Autoprodotto)

voto:

I Rembrandt of Clocks sono un trio alternative metal fondato ad Edimburgo nel 2017. La band si ispira liberamente ai Tool e al prog metal, oltre al thrash e heavy metal tradizionali, aggiungendo influenze alternative rock e sviluppando uno stile personale, non forzato da cliché di genere.

Recensione

Anime di Vetro

SCREAMING SUNSET - Anime di Vetro

(2023 - Autoprodotto)

voto:

'Screaming Sunset’ è un progetto nato nel 2010 dalla mente dei due chitarristi Stille e Vessiel, che si occupano praticamente di tutta la parte strumentale, mentre la voce è quella di Vessiel, che si propone anche come vocalist.

Recensione

Rod Sacred

ROD SACRED - Rod Sacred

(2023 - Aua Records)

voto:

Torniamo a recensire queste chicche dell'heavy metal italiano, facenti parte della collezione Italian Metal Heroes 1980/1990 edita in vinile 10" dalla Aua Records, con il sesto volume dedicato alla demo datata 1988 dei sardi Rod Sacred, istituzione della scena metal tricolore. Sfortunati con la scomparsa del chitarrista Paolo Bonilli dopo l'uscita di questa demo riuscirono poi a pubblicare l'omonimo esordio nel 1989.

Recensione

Chainsaw Nightmare

BRAIN DEAD - Chainsaw Nightmare

(2023 - M.A.Production)

voto:

Da non confondere con l'omonima e ormai suppongo disciolta band eporidiese, i Brain Dead provengono da Roma e ci propongono 8 brani di speed metal con impostazione vocale black. Registrazione in stile DIY e canzoni che si susseguono a tamburo battente. 

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