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Recensione

Awareness

CROWNSHARD - Awareness

(2023 - Autoprodotto)

voto:

I Crownshard sono una death metal band dal gusto musicale di livello, Ne è la prova l'iniziale 'There Is nothing left', che passa da un inizio death a una parte quasi evocativa black, ad un assolo funambolico di pregevole fattura.

Sono una di quelle band di cui ti accorgi subito il livello, elevato in questo caso. Gusto musicale del death metal di un tempo, senza mai cadere nello scontato. Musicisti davvero bravi, la voce che io prediligo, old scream Ben fatto e calibrato.

Recensione

S/T

THE END OF SIX THOUSAND YEARS - S/T

(2023 - Hypershape Records)

voto:

Tornano dopo un silenzio durato circa un decennio i The End of Six Thousand Years, con una nuova formazione che conta membri da tutta Italia. Presentano un nuovo EP, che andremo insieme ad analizzare.

 

Recensione

Equilibrium

PLANETHARD - Equilibrium

(2023 - Rnc Records)

voto:

Sono arrivati a quasi venti anni di carriera (essendosi formati nel 2004) e dall'esordio nel 2008 con "Crashed On Planethard" hanno portato avanti la propria passione rendendola vieppiù seriosa; ed i risultati non si sono fatti attendere.

Recensione

Etp Live In Rome

ETPROJECT - Etp Live In Rome

(2022 - Autoprodotto)

voto:

Emiliano Tessitore, chitarrista di pregevole talento, è stato già recensito dal sottoscritto a fine dello scorso anno. Ebbene questi tre pezzi presentati in forma live, che provengono dall'ultima fatica dell'artista romano "Complex Melodies For Simple People", non fanno altro che andare a confermare l'opinione assolutamente eccelsa sulla preparazione tecnica e sulla bravura di esecuzione del Tessitore.

Recensione

Il Mattino Della Follia

ARS MANIFESTIA - Il Mattino Della Follia

(2023 - Fog Foundation)

voto:

Progetto solista. Al suo quinto full lenght.

I progetti solisti hanno, secondo me, un quid che spesso manca ad una vera e propria band: l'unicità e la personalità del lavoro. O meglio... l'intimità.

Certo, bisogna anche saperci fare. Ma quando trovi quello che ci sa fare, che lavora con attenzione, passione, cura dei particolari, l'intimità della proposta salta sempre fuori con una certa prepotenza.

Ed è esattamente il caso che ci occupa.

Gli Ars Manifestia si muovono sul terreno del black metal. Un black lento, sofferto, poetico, straziante, sfociante a volte in cavalcate terrificanti (come accade nel bel mezzo della titletrack).

Recensione

Angels' Twilight Odes

LATHEBRA - Angels' Twilight Odes

(2023 - My Kingdom Music/Sylphorium Records)

voto:

Nell’affastellarsi di uscite che caratterizza questo momento storico, per quanto fortunatamente nel mio compito di recensore io abbia trovato sempre proposte degne di considerazione, quella di cui parlo oggi è un unicum. “Angels' Twilight Odes” dei Lathebra è infatti il re-master del loro primo demo del 1997. Demo che ha riscosso all’uscita un consenso generale ma che, per vicende personali e artistiche, non ha avuto un seguito se non un promo di tre tracce destinato alle label (“Ebra”-2000).

Recensione

Invèrna (pt.1)

Invèrna - Invèrna (pt.1)

(2023 - Wanikiya Record )

voto:

 

Gli Invèrna sono una band progressive rock/progressive metal dalla Lombardia che debutta sulla lunga distanza con questo album omonimo per Wanikiya Record. Si tratta della prima parta di un progetto più ampio che si completerà con un altro album, la seconda parte appunto già in previsione per il 2023.

Recensione

T.R.E.S.

MALOMBRA - T.R.E.S.

(2023 - Black Widow Records)

voto:

Malombra per me è sempre stato sinonimo di turbamento, perché ho sempre associato questo nome ad un film erotico italiano degli anni '80: non tanto per averlo visto per interno, quanto perché, da allora più o meno innocente undicenne, mi ero imbattuto nel suo trailer per caso un pomeriggio, dato che allora negli "Appuntamento al cinema" venivano mischiati allegramente i Gremlins con Karate Kid, così come Creepshow con Paradise e appunto questo Malombra, che non ci incastrava niente con il romanzo da cui diceva traesse ispirazione, né tantomeno dalla omonima band che però, al pari di quel film un po' godereccio, mi smuove dentro meccanismi s

Recensione

667

PIER GONELLA - 667

(2023 - Diamonds Prod/MusicArt)

voto:

Da non confondersi con il famoso arbitro internazionale (ma in questo caso ultimo c'è una enne in più nel cognome) attivo per un decennio a cavallo fra gli anni sessanta e gli anni settanta, il talentuoso chitarrista chiavarese giunge qui al suo secondo album personale. All'anagrafe Pierangelo, sviluppa fin da ragazzo in adolescenza l'interesse per le sei corde, studiando chitarra jazz, classica ed elettrica. A fine del secolo scorso si diploma in teoria e solfeggio presso il Conservatorio di Genova. Dopo un breve periodo passato a farsi le ossa sui palchi di diversi locali dislocati fra Liguria e Piemonte, la prima tappa come esperienza in una band è rappresentata dal gruppo heavy metal Athlantis con il quale registrerà l'album omonimo.

Recensione

A Vivid Share On Misery

EMBRYO - A Vivid Share On Misery

(2023 - Rockshots Records)

voto:

Formatisi a Cremona esattamente nel 2000, gli ‘Embryo’ sono stati piuttosto prolifici nei successivi 23 anni, tra cinque LP, vari singoli, un EP e alcune demo.

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