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MORTUALIA NOCTURNUM

TrackList
01. Malvagis Noctluca (Intro)
02. Hymn to the Eternal Night
03. Crucified by your God
04. Bleeding Sheep Mutilated
05. Black Evil Sky
06. Lux Exanimis (outro)
07. Blood of God on White Herd
08. Obscure Satan’s Kingdom
09. The Night of Damned Moon
EXM93 - MORTUALIA NOCTURNUM
(2008 - Vomit Arcanus Prod)voto: 7/10
Lo devo ammettere, questa è forse, biograficamente parlando, la recensione più difficile nella mia decennale carriera di recensore. Questo perché questa band nasce nel 1993 col nome di Mortuarium (a rigori di cronaca, il primo nome è stato Takabriga), scissi in seguito in due bands a nome Mortualia Nocturnum e gli EXM93, nome di quest’ultima incarnazione, il cui significato semplicemente è Ex Mortuarium 93.
Questo loro primo full, “Mortualia Nocturnum”, altro non è che l’unione del demo “Lux Exanimis” dei Mortualia Nocturnum e di “The Return of Unded” dei Mortuarium (e adesso capirete come mi son incasinato per dare un senso temporale e grammaticalmente corretto di tutti questi passaggi!). Più semplice, per fortuna, parlare dello stile e delle tematiche della band di Milano: presentati semplicemente come Thrash/Black Metal, gli EXM93 vanno decisamente oltre, con lavori che, dato forse il fatto che sono di anni fa, suonano decisamente d’altri tempi; a mia memoria, credo sia la prima volta che ascolto un lavoro che ricorda molto da vicino, come stile e produzione, quella sorta di mix Thrash/Death all’apice della nascita del Black Metal che si può ascoltare, ad esempio, in “Deathcrush” dei Mayhem.
Le tematiche, invece, vertono su patriottismo, fascismo (eh, sì, son di destra; e basta guardare la foto della band su Metal-Archives per esserne totalmente certi), onore, guerra… ed alcool! Non viene risparmiato nemmeno il classico tema satanista, ovviamente, andando quindi ad abbracciare tutto ciò che era il Black a metà anni ’90.
Da vocalist, vi dirò che è proprio il lavoro vocale della coppia Umbra Lugubris (chitarra) e Malum Tenebris (batteria) ad aver esercitato una certa attenzione da parte mia: scream e growl si susseguono senza sosta, a seconda di ciò che il pezzo richiede e con una grandissima naturalità.
E questo è quanto, dunque, Per la maggior parte degli ascoltatori, ci sarebbe da superare la solita diffidenza quando si parla di una band politicamente schierata (ed il discorso fascista dell’intro “Malvagis Noctiluca” lascia ben poco spazio all’immaginazione). Vero è che, se siete di destra, il problema non si pone proprio. A tutti gli altri consiglio di fregarsene delle etichette politiche: se vi piace il vecchio Black Metal (ripeto, sullo stile di “Deathcrush” dei Mayhem), allora prendete ad occhi chiusi questo lavoro. Se invece continuate ad avere il classico prosciutto davanti agli occhi, tanto peggio per voi.
Daniele Ogre