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BLUE
Gli "Eva" sono una delle band più importanti del panorama rock/aor italiano. Dopo la pubblicazione di “The One” nel 2001, esce questo gran disco (prodotto dalla Heart of Steel Records, nata sulle ceneri della Adrenaline/Steelheart records),”Blue”.
Il primo aspetto che mi ha colpito di “Blue” è stato la qualità del suono, composto da una bella e soffice chitarra, bei synth di tastiera 80’s style - alla british rock dei Night Ranger, per fare un esempio - e il tutto mixato in maniera impeccabile.
La prima canzone si intitola “Before I say Goodbye”: molto dolce, accordi minori e di settima accompagnano un’armonia molto ispirata, che si lascia trasportare, così come il cantante che con il suo timbro delicato entra nel pieno della melodia della canzone. La voce (decisamente “ruffiana” ehehe) è praticamente perfetta per il genere.
"Why don’t you Call Me” inizia con un giro di piano e una bella melodia della chitarra, (melodie gradevoli di chitarra sono presenti in tutto il cd) notevoli le sovra incisioni di strings e organo del tastierista, contribuiscono nel rendere l’ atmosfera più sensazionale.
In ”Do you Know (Love)” mi è piaciuto molto l’assolo di tastiera, supportato da una batteria in stile “beat”... ottima pensata.
”One Day without You”, la quarta, è dolcissima, emozionante, trasmette amore e passione… mi ha fatto rivedere il “film” degli anni '80 del rock che io purtroppo ho solo “visto” attraverso la tv e “vissuto” grazie amici più grandi, essendo nato in quegli anni (se potessi tornerei indietro per godermeli!).
Eccoci arrivati alla title track, ”Blue”, un po’ diversa dalle altre, si sentono influenze funky, latino americane in certi punti, il tutto musicato e creato alla perfezione. Ottime anche le dissonanze. Bel lavoro ragazzi!!
Anche le successive ”My home” e “Searchin” sono ottimi brani, mentre con “Day by Day” si ritorna un po’ sul funky anni 70: molto delicato, con chitarra e basso leggeri e stoppati, tempi con colpi in levare e terzine. Questo è il brano che più mi è piaciuto, ma la scelta tra tutte le canzoni è dura... notevole l’assolo bluesy del tastierista, colonna portante e fondamentale di questo gruppo, a mio parere. Bello anche l’assolo di chitarra.
Dopo le pregevoli “Dance of Love” e “Wings”, un altro brano che mi stupisce è l’ultimo : “Ready or Not”: brano completo, personale, con una bella ritmica e, immancabilmente, strings soft che rendono tutto più spettacolare.
Che dire... ennesima conferma della qualità made in Italy e sicuramente ennesimo successo all’estero di una band italiana, gli "Eva" sono un gran gruppo (che grazie allo Zio Klaus ho scoperto) completo, ineccepibile, musicalmente compatto. Nello scorrere dei brani c’è qualcosa che si ripete e di simile ma è trascurabile, perché tutto è svolto alla perfezione e non si può negare la personalità della band. I suoni sono perfetti e tipici dell’epoca... insomma, dopo tutti i vari e giusti apprezzamenti, un album fatto benissimo in tutti i sensi. Grandi Eva!
Daniele Vento