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Night Dances

HI-GH - Night Dances
(2013 - L.A. Riot Survivor Records)voto: 7.5/10
Altra produzione proveniente dalla L.A. Riot Records questi romani HI-GH, che ci propongono il loro cd di esordio dal titolo "Night Dances", un concentrato sonoro di rabbia, che scaturisce in una fusione a caldo di sano speed metal con thrash, punk 77 e Rock 60/70! Inutile dire che essendo come ospite alla chitarra in "Faster, Faster, Faster" Angus Bidoli, gli HI-GH siano un pò musicalmente i figli legittimi e riconosciuti dei Fingernails, e questo per me è già sinonimo di grande band!
Il gruppo nasce dalle ceneri di tre thrash band romane, Hastighed, Reaktor e Hybrid Fear ed è composto da: Tommaso Slowly basso e voce, Marco Psyki lead and rhytm guitar e vocals, Marco RedEyes lead and rhytm guitar e background vocals e da Ovidio Smyley drum e vocals.
Detto questo spariamoci a tutto volume "Night Dances" (e questo avverrà diverse volte prima che io scriva la recensione n.d. Klaus), perchè a volume basso non ne varrebbe la pena.
Le notti danzanti partono con "Das Boot", che dopo una lunga intro strumentale classica, sbotta in una tellurica song dai contorni oscuri quasi a unire sonorità doom ad altre thrash con chitarre a tratti pulite a tratti perverse, come la musica stessa degli HI-GH.
La chitarra di mister Bidoli emerge subito invece nella sopracitata "Faster, Faster, Faster" che ovviamente ci porta su lidi consoni alla band madre, uno speed metal tiratissimo che coinvolge pienamente e fa partire il giusto headbanging! Devastante!
La title track invece viene aperta da rumori sinistri e voci d'oltretomba che sfociano poi in un ritmato metal d'annata, che a sua volta lascia spazio allo speed più tirato che mai, con un grande lavoro delle chitarre che sparano rasoiate indicibili. La voce sporca di Slowly colpisce nel segno.
Interessantissima "Zig Zag Shaped" con il suo ritmo serrato e motorhediano, coinvolgimento puro! Non da meno "501th Legion" che sembra proseguire sullo stesso stampo, grandi parti di batteria che pesta senza tregua.
"Hydra" è vivacità metallica allo stato brado, un pugno allo stomaco, diretto ed immediato che catapulta nell'oasi speedmetal della band!
Molto più sixties "Let Me Know" con il suo midtempo che emoziona e le chitarre quasi southern che avvinghiano ai coretti simil glam, decisamente positiva e che eleva la media dell'album, ovviamente si presenzia anche con influenze blues.
Non ho ancora parlato della produzione che risulta essere leggermente sporcata per rendere meglio le idee musicali degli HI-GH, ottima soluzione.
Terremotante "Unleash The Beast", a metà strada tra i Motorhead e i Fingernails, ma questo diciamo è il marchio di fabbrica dei ragazzi romani, quello che gli riesce indubbiamente meglio, come in "Freeway Madness" altro terremoto musicale dal ritmo pazzesco!
E non ci si smentisce neppure su "You're Going Down", anzi casomai si produce un ulteriore sforzo di velocità, con una chitarra bellissima che cuce scale di note uniche.
Più serrata con rasoiate di chitarra e coro ossessivo è "HI-GH (Can You Roll It For Me?)", mentre la sorpresa avviene con la conclusiva "Mind's War and Peace", oscura, psichedelica, con tanto di hammond, criptica e assolutamente fuori dagli schemi fin qui sentiti. Esperimento o voglia di nuove sonorità riconducibili ai trip musicali degli anni '70? Il tempo ci dirà cosa passa per la mente di questi scatenati ragazzi romani. Per adesso siamo contenti così, gran bell'esordio!
Klaus Petrovic