La Cuenta è un interessante progetto toscano (FI), dedito al lato più inquieto e inquietante dello sludge core, che, seguendo traiettorie per forza di cose oblique e non euclidee, dagli Swans e dai Neurosis discende fino a gente come Sunn O))) e, in Italia, Ufomammut e Lento.

“Litanie Divorate” rappresenta la terza uscita firmata da Matteo Gigliucci (chitarra) e Nicola Savelli (batteria, droni, noise), che, dopo i buoni responsi ottenuti con “La Gentilezza Del Serpente” (2010), mostra di non essere affatto sazio di sperimentazioni stilistiche apocalittiche e anticonvenzionali.

Le due parti di cui si compone il lavoro, “Litanie” e “Della Madre Divorata”, sono due veri e proprio trip allucinatori, mastodontici affreschi iperdistorti, in cui la voce urlata di Andrea Bertelli (Spettro) non fa che acuire il senso di tribolazione e afflizione sapientemente evocato dagli strumenti della band.

In quanto a struttura, svolgimento e durata questi due brani non hanno assolutamente niente da invidiare ai prodotti di nomi ben più affermati e blasonati in campo drone doom metal, una nicchia stilistica che annovera sempre più esponenti di qualità (anche nel nostro paese), habitat naturale de La Cuenta, come dimostra la competenza e la coesione che fanno da cardine costante in questa mezzora dal lento ma inesorabile incedere, ricco di rumorismi, pattern ricorsivi e pesantissimi riffoni saturi di rabbia.

Un ascolto quindi certamente consigliato a tutti gli appassionati del genere.

Alekos