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Double Trouble

TrackList
1. Drifter
2. Cute Evil Angel
3. Double Trouble
4. What Are You Looking For
5. Don't Be Afraid Of The Dark
6. Alone
7. I Just Got Scared
8. Time
9. Push To The Limit
GENERAL STRATOCUSTER AND THE MARSHALS - Double Trouble
(2013 - Red Cat Records/Audioglobe/The Orchard)voto: 7.5/10
Secondo lavoro per il supergruppo dei General Stratocuster and the Marshals a due anni di distanza dall'omonimo debutto.
Stavolta il cd esce per la Red Cat Records, giovane etichetta fiorentina che sta bruciando le tappe. Parlavo di supergruppo perchè come molti di voi sicuramente sapranno la band toscana annovera nelle proprie fila una delle miglior voci italiane Jacopo Meille (Tygers of Pan Tang, Mantra e mille altri progetti), il bassista Richard Ursillo (Sensation Fix, Campo di Marte, Sheriff), il chitarrista Fabio Fabbri (session man di comprovata fama e autore di un album solista nei primi anni '90) il batterista Alessandro 'Nuto' Nutini della Banda Bardò, e infine alle tastiere un altro componente della banda e cioè Federico Pacini.
Inutile dire che i rimandi sonori sono devotamente esposti agli anni '70, Led Zeppelin, Cream ecc. con buone dosi di blues, funk, rock, classic rock e un pizzico di metal.
Passando in rassegna i vari brani come non esaltarsi di fronte all'iniziale 'Drifter', lieve e potente allo stesso tempo che ricorda il dirigibile nei suoi momenti migliori specialmente nelle linee vocali, ossessiva e penetrante di buon auspicio per il resto dell'album. La produzione è molto seventies ricreando quelle magiche atmosfere. Ancor più avvincente 'Cute Evil Angel' col suo funky/blues che coinvolge mente e corpo in un trip puramente anni '70, episodio davvero di qualità purissima.
Più vivace ed elettrica la la nevrotica title track che vede ospiti Paolo Baglioni a congas e afuche e soprattutto il sax di Emiliano Tozzi che orna di classe il brano. E che dire di 'What Are You Looking For' che sembra uscire da un'assolata prateria texana, sporca di sabbia e polvere, con speroni e stivali in attesa di una birra ghiacciata mentre piano e chitarra duettano senza sosta.
Sinceramente più ascolto questo cd e più ne vengo ammaliato, sarà davvero dura stilare la top di questo 2013.
Mi coinvolge meno 'Don't Be Afraid of the Dark' ballad cupa e opprimente, si torna più western con 'Alone' altra ballad che risulta però più viva rispetto alla precedente e che intoduce la più classicheggiante 'I Just Got Scared' la quale vede ospite Andrea Orlandini alla chitarra (Banda Bardò) e che richiama momenti dei Rolling Stone più intimisti.
'Time' prosegue questo momento più spirituale grazie anche ad un refrain molto caldo e visibilmente adulativo delle band dei tempi che furono. Si chiude il tutto con 'Push To The Limit' che riporta al dirigibile con il suo sfrenato ritmo hard blues.
Diciamo che l'unica pecca che trovo a 'Double Trouble' sia un eccessivo uso di brani lenti che si sono raffinati e piacevoli, ma un pò ostacolano la vena più sleazy hard del gruppo. Detto questo torno comunque ad ascoltare 'Double Troble' perchè non ne posso davvero fare a meno.
Klaus Petrovic