Dopo svariati concerti con il Tributo dei Bon Jovi Giulio Garghentini decide di fare il grande salto nella musica originale e in questo nuovissimo "Believe" decide di mettere tutto se stesso per dimostrare di non essere solo un eccellente clone di qualcun altro.

Il lavoro contiene dieci tracce altamente competitive e con una qualità compositiva sicuramente superiore alla media. Nelle composizioni si riesce a percepire il grande amore per l'hard rock ottantiano con varie influenza blues che fanno di questo album un ottimo punto di partenza per la carriera di questo artista nostrano.

Il full length spalanca le porte alla prima canzone con un grandioso fraseggio di hammond nella rock romantica "No second change", un hard rock melodico dai ritmi californiani. Si procede con la radiofonica "I can't stand the rain" vero e proprio gioiello del disco che riporta nella mente il Bon Jovi di 'New Jersey' caratterizzato ancora dall'hammond suonato magistralmente da Mario Percurdani.

"My Jesus" è il momento più intenso del disco dove il pianoforte e la voce di Giulio Garghentini la fanno da padrone raggiungendo livelli di pathos e intensità altissimi. Una delle qualità maggiori di questo disco è la versatilità delle atmosfere abbinata alla compattezza compositiva e di esecuzione, questo giustifica la lunga gestazione di un album che è destinato a far parlare di se.

Momento di folk-rock divertente in "Rockstar" che permette alla band di sperimentare anche in altre situazioni esecutive. L'album si chiude con l'emozionante "So beautifull" che ci lascia tra le mani e le orecchie un album di un altissimo spessore destinato a tutti gli amanti della musica. Un album confezionato con il cuore.

Michelangelo Lubrano