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No Pain No Gain

TrackList
01. N.U.S.U.
02. Sex Machine
03. Last Night
04. Bad Dogs
05. Drinkin' My Brain Off
06. Snakehead
07. Edge Of Youth
08. The Pit
09. Bite You Down
10. Zombietown
BASTARDOGS - No Pain No Gain
(2013 - Street Symphonies Records / Andromeda Dischi.)voto: 8.5/10
I Bastardogs nascono da un'idea di Andy (Lead Guitar), Bonne (Rythm Guitar/Vocals) e Atta (Drums).
Nell'estate del 2010 il gruppo cerca di trovare una formazione decisiva ed entra in studio per registrare le prime tre canzoni da inserire nel demo: "The Pit", "Reality" e"BadDogs". La formazione attuale vede Bonne - vocals, rhythm guitar , Andy K. - guitar , Cosme - bass e Atta - drums , dopo un lavoro in studio nasce "No Pain No Gain", pubblicato lo scorso Dicembre per la Street Symphonies Records / Andromeda Dischi.
Iniziamo alla grande con N.U.S.U, energica e grintosa. Timbro e linea vocale molto interessanti, tonalità acute abbracciano riff orecchiabili e ritmi coinvolgenti. Molto bella la fase solistica con due chitarre prima e con un assolo intenso poi.
Un riff abilmente ripetuto introduce Sex Machine. Qui, oltre le caratteristiche precedentemente descritte, a spiccare è maggiormente la parte solistica: articolata, veloce, dinamica e ben strutturata seguita poi, da una linea di basso piacevolmente messa in rilievo. Accordi liberi fanno da struttura portante alla linea vocale durante strofe, mentre il riff centrale, che viene ripetuto in momenti strategici lungo tutta la traccia, la rende di immediato impatto.
Bad Dogs inizia con un dirompente assolo, supportato da un crescendo dietro le pelli, fino a raggiugere la prima strofa. Il refrain ripetitivo si memorizza dopo il primo ascolto e in generale tutta la traccia mantiene un ritmo molto coinvolgente. Drinkin’ My e Last Night differiscono rispetto alle precedenti in quanto più “sporche” ed aggressive, soprattutto per il massiccio il riff iniziale e la parte strumentale molto più grezza in entrambe.
Snakehead è la traccia che ho apprezzato maggiormente, la ritmica iniziale accompagna la voce, che tiene stavolta tonalità più basse. Anche qui il ritornello è molto coinvolgente ed orecchiabile, risulta comunque molto meno aggressiva rispetto alle altre già ascoltate ma pur sempre molto fluida.
Edge of Youth e The Pit riprendono quei riff grezzi e potenti che abbiamo lasciato all’inizio, e vi assicuro che dalle prime note, viene voglia di scatenarsi completamente, soprattutto con l’intro della seconda.
Bit you Down è una traccia strutturata in maniera differente, troviamo infatti delle accelerazioni esplosive alternate a momenti abilmente rallentati. Chiudiamo l’ascolto con Zombie Town, anche qui troviamo le stesse caratteristiche precedentemente descritte, un piccolo appunto va fatto soprattutto per la parte solistica molto ben riuscita.
Per i Bastardogs spicca fortemente l’influenza di band come Motley Crue, W.A.S.P., Wrathchild e glam/sleaze ‘80 in generale. Nulla di innovativo quindi, ma sicuramente quello che fanno lo sanno fare molto bene, le idee non mancano e le mettono in pratica abilmente. L’album scorre velocemente e in modo veramente piacevole, non ci sono tracce che rendono meno di altre, infatti è tutto abbastanza omogeneo ; anche la qualità del suono in generale, è davvero molto buona. Se riescono a trasmettere grinta ed energia in sede live, tanto quanto riescono con l’ascolto individuale dell’album, sicuramente sarà molto interessante vederli dal vivo.
Micaela Kiske Messina