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Feed Me More
FEED ME MORE - Feed Me More
(2013 - Autoprodotto)voto: 7/10
Esplosivi, intrepidi, grintosi. In generale si tratta di una band dal buon sound d'insieme. Loro sono i Feed Me More e con questo lavoro ci presentano un'autoproduzione ben curata non solo nella parte musicale, ma anche nei testi e nella grafica. Musicalmente parlando nelle registrazioni non è facile renderere in maniera ottimale un sound che va da sé è fatto per essere suonato live e senza storpiature non è semplice. Loro invece si sono mantenuti così come sono e ci sono riusciti benissimo.
Feed Me More rappresenta quindi un primo ed importante tassello di un cammino in ascesa per questa band di recente formazione ed alla sua prima raccolta. Anticonformismo è la parola d'ordine per interpretare ed ascoltare tutte d'un fiato le tracks di questo Ep, di cui una scelta originale quella di avere una voce femminile. E' la voce decisa, piena, di Martina, che interpreta magistralmente i brani intonando perfettamente le derivazioni dell'hardcore, passando con voce duttile e senza troppi sforzi dal grind al crust, a sonorità più estreme con elasticità e padronanza.
Questo modo di fare energico, dirompente, provocatorio lo si può tradurre in un'nterpretazione personale e differente per ogni singola track. Si inizia con 'Bars', una ventata di potenza allo stato purissimo: batteria per iniziare e poi tutta d'un fiato con chitarre e voce per proseguire con la seconda track sulla stessa lunghezza d'onda, come 'Technoculture' dove emerge la personalità di ognuno. Una canzone da 'pogo' praticamente adatta per un live da guerriglia urbana. Come il tema che viene affrontato nella track conclusiva: 'Pavlov's Dog'. E' la canzone che mi ha convinto di più perché non solo il ritmo è vertiginoso che racconta metaforicamente, attraverso l'esperimento di Pavlov sul riflesso condizionato, la manipolazione negativa dei media nei confronti della new generation. Una società in cui i cliché del consumismo ci bombardano ogni giorno con cartelloni pubblicitari, spot televisivi che ogni giorno ci ricordano l'epoca materilista e praticamente priva di valori in cui viviamo. Ma questo i Feed Me More ce lo spiattellano davanti in quattro track convincenti, attraverso i loro post sulla pagina di facebook e sui loro canali. E' un modo in musica per gridare al cambiamento e riflettere.
Una band che ce la sta mettendo davvero tutta e che inizia bene, con un mini tour in Francia e in Spagna. Continuate così. E soprattutto, brava Martina.
Ilaria Degl'Innocenti



