Seppur in forma di demo, è tempo di debutto per i Demons Come Out At Night. Non siamo in presenza della solita band scontata: i quattro pezzi contenuti in 'Cemetery' mettono in luce una proposta, quasi interamente strumentale, che ingloba al proprio interno vari dettami stilistici apparendo piuttosto interessante.

I ragazzi parlano di math-progressive, ma vediamo perché dobbiamo prendere con le molle questi termini. Math di per se sarebbe ok, nel senso che i tempi non sono quelli classici, pari e lineari: se provate a “battere il quattro” vi troverete immediatamente spiazzati. Ma rispetto al math rock classico la sensazione di non linearità non è invadente, forse attutita dalla profonda attitudine melodica che rende i brani meno spigolosi. Progressive è più fraintendibile, e in questa circostanza credo voglia significare la ricerca di qualcosa che non coincida con gli standard. La musica dei Demons Come Out At Night si articola tra brusche sferzate thrash e dolci farneticazioni armoniche quasi di derivazione post-rock, in cui però non è la melodia a piegarsi al ritmo ma viceversa.

Il lavoro svolto, per quanto quantitativamente scarno, come dicevo sa mostrarsi efficace: per essere una demo non c'è male. Peccato per un (evidente) problema di volumi in 'Lullaby For A Lifeless Girl' (ma la band mette le mani avanti al riguardo, e si tutela sottolineando l'artigianalità della produzione), che comunque non va ad inficiarne il gusto. Personalmente trovo che una proposta di questo tipo possa funzionare, tanto più che percorre una strada non certo nuova ma finora neanche troppo “frequentata”.

Francesco Salvatori