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Misery and Disgrace

TrackList
1. Bedlam
2. Once More Into The Fray
3. Misery and Disgrace
4. Rain Or Shine
5. Don't Stand By The Enemy
6. Once More Into The Fray Remix 2.0
AS LIKELY AS NOT - Misery and Disgrace
(2013 - The Execution Kollective)voto: 7/10
Gli As Likely As Not (nome curioso!!) sono un gruppo nostrano formatosi nel 2009 da 5 giovani ragazzi lombardi che cavalcano l'onda del momento inoltrandosi nel riuscitissimo ed amatissimo dalla gioventù italiana e non : il METALCORE.
Inoltre, scelta azzeccata è quella di intraprendere fin da subito il percorso internazionale sia in campo di produzione che tourneè. Infatti, sfornano il loro primo album “Stand Up e Nerve” in Svezia dai grandi Pelle Seather e Goran Finnberg (Dark Tranquillity, Arch Enemy...) dove si sono occupati sia del mastering che del mixaggio. Per di più, da citare la tourneè che ha portato a toccare Paesi come Russia, Ucraina ed altri Paesi dell'est riscuotendo molto successo!!
Fuori dalla chiusa Italia, I 5 ragazzacci agguerriti come non mai, si fanno da subito notare, tant' è vero che vengono contattati dalla loro attuale label The Execution Kollektive (USA) ed in data 15 Novembre esce il loro ultimo EP “Misery and Disgrace” composto da sei pezzi ed un video tratto dal secondo brano “Once More Into The Fray”.
La prima traccia dell'Ep che incontriamo è “Bedlam”, un inizio violento, pesante; il growl di Matteo alla Jamey Jasta crea fracasso e confusione nel cervello di chi sta ascoltando, riff pesanti di Teo e Chicco alle chitarre, vuoti ed assordanti associati a parti melodiche malinconiche.
Di seguito troviamo il pezzo scelto per il video “Once More Into The Fray”, molto accattivante ma, per i miei gusti, troppo lineare e senza caratteristiche particolari da rimanere impressa.
Sicuramente “Misery and Disgrace” è quella che preferisco, è da sottopalco e pogo violento!!! Esamina tematiche attuali, sofferenze che i nostri giovani hanno dentro di sè e che Fabio (Bass) e compagni riescono a vomitarle attraverso la propria musica. Strutturalmente parlando, questo pezzo si ispira molto ai noti Suicide Silence, chitarre opprimenti e violente, angoscianti.
Alla numero quattro ci si imbatte in un componimento un po' monotono, l'unica particolarità di “Rain or Shine” è l'inizio, un'imitazione di vinile che gira nell'ipotetico giradischi (robe da vecchi :-)), particolare ma non adatto al genere. Un' altra opzione non condivisa dalla sottoscritta è, come sesta ed ultima, la canzone del video in formato remix secondo me inutile vista la visibilità del buon video.
A tutti gli amanti del Metalcore ed Hardcore americano, dei suoni pesanti, delle accordature due/tre toni sotto, consiglio vivamente di prestare attenzione a questa produzione.
Stay Metal!
Erika LadyBass