Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Facebreaker

TrackList
1. Xenophobic Branders
2. Mother
3. Violent Multi-Ejaculation
4. The Greed Killing
5. The Novice Butcher RMX
LAB ELEVEN - Facebreaker
(2014 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
<<Brutale e diretto>>
Il titolo di questo EP, che per il gruppo originario del pisano prende luce dopo il recente cambio di formazione, è "Facebreaker", e il titolo è più che azzeccato. Non appena si schiaccia play, passano forse 2-3 secondi di intro prima di essere assaliti con tutta la potenza di "Xenophobic Branders". Il brano si presenta come un buon brano che mescola il vecchio death/brutal metal americano con sonorità hardcore più moderne, ma che non essendo eccessive non rischiano di rovinare nulla. La voce cavernosa di Fabrizio Morgante la fa padrona. Il secondo brano, "Mother", non è da meno in quanto a brutalità, ma stavolta sono più chiare le influenze hardcore, arricchite da una seconda voce quasi in screaming e riff di chitarra che richiamano a tratti la Scandinavia; molto più incisivo, quindi, il lavoro di Paolo Oliveri e Nicolò Riccomi con le chitarre e di Daniele Belli al basso, e notevole dopo l'assolo lo stacco cacofonico con un'armonizzazione molto particolare (forse di sesta?).
Con "Violent Multi Ejaculation" veniamo inondati nuovamente da una scarica brutal/core, con pata-pata e blastbeat scaricati da Francesco Marcacci come se non ci fosse un domani; forse però proprio a causa della sua natura per buona parte estrema, risente di un mixaggio non proprio ottimo, in cui le chitarre scompaiono leggermente nei punti più "macellanti". "The Greed Killing" inizia invece con un intro dalle sonorità più aperte e più heavy, ma il pezzo si riporta subito sui binari anche se rimane un sapore leggermente più scandinavo rispetto ai brani precedenti, avvicinandosi quasi ai primi Dark Tranquillity. Discorso a parte per il brano di chiusura, "The Novice Butcher", che è un remix dubstep di un loro vecchio brano. Sicuramente i puristi del genere storceranno un po' il naso ad ascoltare questo pezzo. Trovo invece che l'idea sia interessante e soprattutto molto coraggiosa, data la distanza musicale e concettuale fra i due generi; il risultato non è dei migliori e il brano risente di problemi di dinamica e di fluidità, ma l'idea è da apprezzare senza dubbio.
In definitiva ci troviamo di fronte a un gruppo e ad un lavoro tutto sommato ben riuscito, con buone idee e centrate, ma che ha come pecca quello di mancare molto di originalità. Certo alcune chicche sparse qua e là ci sono e sono quelle su cui il gruppo dovrebbe lavorare in futuro. In ogni caso l'obiettivo di spaccare la faccia a chi ascolta è centrato in pieno!
Buon Ascolto!
Francesco Cacciante



